Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia
Venerdì, 23 Novembre 2018 16:56 Scritto da

Stai per fare una scelta speciale.

Il ricavato di ogni pacco di Natale della Lipu aiuta gli animali e la natura. In questa pagina puoi attivare il tuo buono-donazione e decidere dove far arrivare questo aiuto, scegliendo la tematica che ti sta più a cuore. Questi sono i progetti che puoi sostenere con la tua scelta:

Centri Recupero

I Centri recupero della Lipu sono veri e propri ospedali per animali selvatici che ogni anno curano oltre 20.00 animali vittime dei fucili dei cacciatori, delle trappole dei bracconieri, avvelenati, investiti dalle auto, ustionati dai fili elettrici o caduti dal nido. Ma non curano solo uccelli, tra i pazienti ci sono anche ricci, scoiattoli, uccelli, volpi, tartarughe. La Lipu li cura per ridare loro la libertà.

Oasi e Riserve

Da più di 50 anni la Lipu lotta per salvare angoli di natura incontaminata dalla cementificazione e preservare l'habitat della nostra fauna. Oggi le Oasi e le Riserve Lipu sono luoghi di natura preziosa che ospitano più di 5.000 specie animali e vegetali, un vero patrimonio naturale che si estende per migliaia di ettari sul terriotorio italiano.

Educazione ambientale

Vivere la natura, non solo osservarla. La Lipu è stata tra le prime associazioni in Italia ad entrare nelle scuole con progetti di educazione ambientale. Oggi facciamo educazione in tanti modi: incontrando studenti e ragazzi, discutendo, lavorando assieme, creando situazioni che permettano loro di vivere appieno la natura.

E’ il momento di esprimere la tua scelta. Compila il form qui sotto, la natura ti ringrazia

Scegli il progetto da sostenere

Sabato, 17 Novembre 2018 09:46 Scritto da

Questo Natale regala una sorpresa diversa: tre selezioni gourmet di prodotti biologici che aiutano la Lipu a difendere la natura e gli animali

Clicca e scegli un regalo davvero buonoI pacchi regalo gourmet e solidali della Lipu sono due volte buoni perché contengono prodotti da agricoltura biologica e sostengono progetti a favore degli animali e della natura.

Scegli le scatole regaloaiuta gli animali e la natura

Con i 3 box regalo della Lipu puoi far vivere tre diversi momenti di festa. Contengono prodotti biologici e solidali che, oltre ad essere buonissimi, aiutano gli animali e la natura.

Pensa a tutti quelli a cui vuoi fare un regalo, quale esperienza vorresti fargli provare? Un momento di festa da condividere con gli amici, un pranzo tradizionale in famiglia, una cena per festeggiare con le persone che ami di più.

Selezione "Occasioni Speciali"

regali solidaliregali solidali

Perché una bottiglia di vino accompagna le occasioni più speciali. Attenzione: la scatola gufo è esaurita. Al suo posto,  proponiamo la scatola Pettirosso con una confezione da 500gr di Penne di semola di grano duro (essiccate a bassa temperature e trafilate al bronzo) e una confezione da 250 gr di lenticchie piccole di montagna. Entrambe da agricoltura biologica italiana, prodotte da La Terra e il Cielo. Una bottiglia di Nero d'Avola/Syrah “Supèrbio” della Vinicola Decordi.

Selezione "Il sapore della tradizione" edizione 2023

scatola natale solidale scatola natale solidale

Perché la tradizione non stanca mai, ma accompagna i più gustosi pranzi in famiglia o con amici. La scatola Pettirosso quest'anno si arricchisce di due gusti nuovi: una bottiglia di Passata di pomodoro da 700gr e una confezione di Fusilli di semola integrale di grano duro biologico da 500gr. Insieme a questi due prodotti, le tradizionali Penne di semola di grano duro  (essiccate a bassa temperatura e trafilate al bronzo) da 500gr e le Lenticchie piccole di montagna da 250gr. Tutti questi prodotti de La Terra e il Cielo provengono da agricoltura biologica italiana.

Selezione “Insieme con gusto”

regali solidaliregali solidali

Perché con tante ricette diverse e sfiziose è possibile accontentare i gusti di tutti. Attenzione: gli Strozzapreti di farro sono terminati. Attualmente la scatola Upupa contiene: una confezione di Penne di semola di grano duro (essicate a bassa temperatura e trafilate al bronzo) da 500gr, una confezione di Lenticchie piccole di montagna da 250gr, una confezione di Fusilli di semola integrale di grano duro biologico da 500gr, una confezione di Farro perlato e una di Ceci entrambe da 500gr. Prodotti da La Terra e il Cielo, provengono da agricoltura biologica italiana. 

 

La donazione minima consigliata per i box è 14€. 

I regali della Lipu aiutano gli animali e la natura 

Con questi regali solidali sostieni i progetti della Lipu. Puoi salvare le specie in pericolo, proteggere gli habitat più preziosi, sostenere le nostre attività di educazione ambientale. Inoltre scegli la buona tradizione agricola che rinuncia all’uso di pesticidi, all’eccessivo sfruttamento dei terreni e fa bene all’uomo, agli animali, all’ambiente.

Le selezioni gourmet della Lipu sono pensate per chi ama mangiare bene

Sono ideali per chi cerca un regalo buono, di qualità, solidale, che aiuta la natura e gli animali. I prodotti biologici de La Terra e il Cielo e il vino "Supèrbio" dell’azienda Vinicola Decordi mettono tutti d’accordo: il buongustaio, l’amante della buona cucina tradizionale e chi vuole semplicemente assaggiare qualcosa di delizioso.

 

Per verificare la disponibilità dei prodotti e ordinare le confezioni di Natale, contatta l'Ufficio Soci allo 0521 1910777. La spedizione avverrà dopo il 2 gennaio con corriere GLS entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta.

 

Benefici fiscali

Sulle donazioni PER LE PERSONE FISICHE Le erogazioni liberali in denaro per un importo non superiore a 30mila euro a favore della Lipu (Organizzazione di Volontariato) consentono una detrazione dell’imposta lorda pari al 35% della donazione effettuata (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 primo comma), oppure, inalternativa, sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma).

PER LE SOCIETÀ O GLI ENTI Le liberalità in denaro o in natura erogate da enti soggetti all’imposta sulle società (I.Re.S.) in favore della Lipu sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma).La detrazione/deduzione è consentita a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale. Per usufruire delle detrazioni è necessario conservare: l'estratto conto per donazioni con carta di credito, assegno, bonifico o domiciliazione bancaria la ricevuta di versamento per donazioni con conto corrente postale. ATTENZIONE: le donazioni in contanti NON sono deducibili.

 
 
 
 
 
 
 
Martedì, 13 Novembre 2018 11:56

Grazie per aver firmato la petizione.

Scritto da

Grazie, il tuo gesto è importante. Con la tua firma chiederemo al Governo e al Parlamento che sia introdotto e immediatamente applicato il divieto di attività venatoria in seguito ad atti di caccia illegale.

Insieme possiamo far sentire la nostra voce, diffondi la petizione sui social e chiedi ai tuoi amici di firmare e condividere la petizione. Per fermare questa violenza stupida e gratuita passaparola sui social. Fai conoscere a tutti quello che sta succedendo

Per fermare la violenza della caccia illegale passaparola sui social. Fai conoscere a tutti quello che sta succedendo

CONDIVIDI
su FACEBOOK

Chiederemo un provvedimento che, nel caso di ferimento o uccisione di animali appartenenti a specie protette, fermi per molti mesi la caccia in tutta l’area interessata, introducendo il principio della responsabilità oggettiva per gli istituti che gestiscono le attività venatorie. Troppi reati sono stati commessi perché non si agisca con fermezza, subito

Per maggiori informazioni sulla Lipu e le sue attività, contattaci: Lipu Onlus - BirdLife Italia - Sede Nazionale - Via Udine, 3/A - 43122 Parma - Tel. 0521 273043 

 

Giovedì, 02 Agosto 2018 11:26

Grazie per il tuo aiuto

Scritto da

Clicca sul pulsante centrale e goditi questa clip, è dedicata a te che lo hai reso possibile!

Solo grazie al sostegno dei nostri Soci e dei nostri donatori possiamo continuare a curare gli animali selvatici per riportarli in natura.

Da gennaio ad oggi, siamo riusciti a curare e liberare in natura centinaia di animali, tra questi aironi cenerini, caprioli, pipistrelli, rondini, rondoni, ma anche civette, barbagianni e altri bellissimi rapaci.
Abbiamo potuto acquistare cibo e medicine (in situazioni di emergenza anche un semplice antibiotico può fare davvero la differenza), apparecchiature mediche e materiali per esami molto delicati come le radiografie o gli esami del sangue, voliere per la riabilitazione, essenziali perché gli uccelli possano acquisire sicurezza e tornare a volare liberi.

Continua a sostenere il lavoro dei Centri recupero della Lipu, puoi farlo anche con una donazione continuativa, che diventerà ogni mese la certezza di cibo, medicine e cure: clicca qui

 

 

Lunedì, 30 Luglio 2018 00:00

Storie dai Centri Recupero

Ogni persona che salva un animale ha una bella storia da raccontare, una storia di amore. Ne abbiamo raccolte alcune

I Centri recupero della Lipu non si fermano mai. Nei nostri speciali ospedali per animali selvatici arrivano continuamente ricci, civette ma anche pipistrelli, volpi, tassi. Arrivano qui feriti, malati, a volte solo spaventati, e non avrebbero nessuna possibilità di salvarsi senza l’aiuto di chi decide di fermarsi, raccoglierli, prestare loro soccorso e portarli nei Centri recupero, dove possono essere curati per poi ritornare in natura.

Valentina e la cornacchia grigia

Spesso le persone che soccorrono un animale ferito non sanno bene cosa fare, ma non è il caso di Valentina. Valentina ha solo 10 anni e arriva al Centro Recupero Lipu di Roma accompagnata dai genitori. Ha raccolto una piccola cornacchia grigia ferita, racconta dettagliatamente come l’ha nutrita per un giorno e una notte, la sua mamma fa presente che è stata sua figlia Valentina a dire cosa doveva mangiare la cornacchia e come dovevano comportarsi perché loro non ne sapevano niente. Valentina è stata bravissima perché tutto quello che ha fatto era giusto e la cornacchia ora aspetta solo di poter tornare a volare libera.

Due casi difficili

Al Centro Recupero La Fagiana di Milano arrivano due casi “difficili”. Il primo paziente è una cicogna trovata grazie al prezioso intervento dei volontari della Lipu di Lodi e Milano. La cicogna già dalla prima visita manifesta gravi problemi di salute, non riesce neanche a reggersi in piedi sulle zampe, le lastre però non evidenziano niente, probabilmente è vittima di un’intossicazione. Grazie alle cure del Centro pian piano torna ad alzarsi e a mangiare da sola. Ora si trova nella voliera all’esterno dove presto ricomincerà a volare, pronta per essere liberata in natura. Poi ci sono dei pulcini di gallinelle d’acqua. I piccoli delle gallinelle sono molto difficili da curare in un Centro recupero e spesso, in assenza di fratelli e mamma, vanno incontro a stato di stress emotivo che li può persino portare alla morte.

Ma questi piccoli sono fortunati, appartengono a nidiate diverse, ma sono stati ritrovati a breve distanza di tempo e si possono tenere compagnia per combattere la paura di un luogo diverso dal loro ambiente naturale. I volontari del Centro le curano con tantissima pazienza prestando molta attenzione alle più piccole esigenze. Il lieto fine: dopo qualche bagno in una piscinetta artificiale le gallinelle d’acqua sono state liberate nel loro ambiente, un bellissimo stagno nel Parco del Ticino.

Stefania, Caterina e gli altri

C’è un’emozione grande, difficile da raccontare: è quando per la prima volta ti rendi conto che con il tuo aiuto, con le tue mani, puoi salvare una vita. Da qualche mese ai volontari e operatori dei nostri Centri recupero per animali si sono uniti i ragazzi del progetto Life Choose Nature! Sono i giovani volontari del Corpo Europeo di Solidarietà che con la Lipu stanno imparando a prendersi cura di animali in situazioni di emergenza. In questa foto Stefania tiene tra le mani un cucciolo di volpe appena arrivato al Centro recupero fauna selvatica Lipu di Roma.

Il Gufo e la tempesta

Il 5 maggio a Ostia c’è un temporale molto forte, con pioggia e vento. Un gruppo di cittadini che passeggiano nella pineta trovano un gufo comune, a terra, stremato. I soccorritori sono bravissimi, fermano i loro cani per evitare che si scaglino sull’animale e poi decidono di agire, al più presto, chiamando il Centro Habitat Mediterraneo della Lipu. Il gufo viene raccolto, è molto bagnato e debilitato, viene portato immediatamente al Centro recupero di Roma. La guarigione del gufo non è veloce, rimane ricoverato per quasi due mesi, curato e rimesso in forze. Appena è fuori pericolo viene spostato nelle voliere esterne del Centro per un periodo di riabilitazione. Il 23 giugno è una giornata speciale, al Centro Habitat Mediterraneo di Ostia c’è un evento dal titolo “Il canto degli animali” con il celebre musicologo Paolo Isotta, ed è proprio in questa occasione che il gufo viene liberato nella sua pineta davanti agli occhi meravigliati di decine di persone.

Pronto soccorso per lo scoiattolo rosso

Al Centro recupero Lipu La Fagiana, vicino Milano, arriva un cucciolo di scoiattolo rosso di soli 50 grammi con una profonda ferita al ventre. Lo scoiattolo rischia la vita, ma è fortunato perché è stato soccorso subito e al Centro ha ricevuto le prime, importantissime, cure di pronto soccorso. Per tre settimane i volontari del Centro recupero se ne prendono cura ogni giorno e lo allattano. Lo scoiattolo si rimette in forze e supera anche la fase di svezzamento. Comincia a mangiare frutta, nocciole, raddoppia il suo peso, si nasconde nel suo nuovo nido artificiale. Presto sarà trasferito in una voliera esterna per riprendere confidenza con la natura e sarà rilasciato nel Parco del Ticino.

Messaggi per Flipp

Ilaria e Flavia arrivano al Centro recupero di Roma con una rondine ferita, le hanno dato un nome: per loro è Flipp. La visitiamo e la ricoveriamo. Dopo un paio di settimane le due bambine tornano al Centro, portando disegni e regali per il loro amico Flipp, e chiedono come sta e se ce la farà. Francesca, la responsabile del Centro, spiega loro che la rondine sta bene e tra qualche giorno tornerà a volare. Ilaria e Flavia non riescono a contenere la loro gioia perché è questa la cosa più bella che possa succedere ai pazienti dei nostri ospedali: tornare a vivere nel loro ambiente naturale.

 

Il piccolo gheppio imparerà a volare

Una mattina di giugno al Centro recupero La Fagiana arriva un Socio della Lipu con un pullo di gheppio, cioè un pulcino che non ha ancora lasciato il nido. Il piccolo era ormai solo da 24 ore, i genitori infatti non erano più tornati a portargli cibo. Per fortuna il nostro Socio, che conosce molto bene questa specie, che ogni anno torna a fare il nido vicino alla sua abitazione, ha deciso di intervenire e portare il pulcino al Centro recupero. Il piccolo gheppio era fortemente debilitato ed è stato subito visitato dal veterinario. Ora mangia regolarmente, si sta riprendendo piano piano e presto potrà passare alla voliera, per fare pratica prima di tornare in natura. Il grande momento è vicino.

Claudio l’angelo di Ostia

A Ostia non esiste un Centro recupero per gli animali, ma per fortuna c’è il Centro Habitat Mediterraneo che, oltre ad essere una delle più frequentate Oasi della Lipu, accoglie anche animali feriti che vengono trovati dalle persone. Questi animali però devono poi raggiungere, il prima possibile, il Centro Recupero Fauna Selvatica a Villa Borghese (Roma), dove possiamo ricoverarli e curarli. Ma il vero problema è il trasporto: il Chm di Ostia e il Centro recupero di Roma distano 40 chilometri e gli operatori del centro non possono abbandonare i pazienti per andare a recuperarne altri. Per fortuna c’è Claudio, un volontario della Lipu di Ostia che si occupa del trasporto degli animali feriti e percorre questo tragitto utilizzando i mezzi pubblici. Claudio infatti non ha un’automobile e raggiunge l Centro a piedi, carico di buste e scatole, arrivando a trasportare anche quindici animali feriti tutti in una sola volta. Claudio è l’angelo degli animali feriti di Ostia, e per fortuna non è il solo. Ogni volontario della Lipu è speciale e tutti insieme formano una rete, una staffetta solidale che è il vero motore che muove i Centri recupero e le Oasi della Lipu.

Lunedì, 09 Luglio 2018 12:50

Cookie Policy

Il presente documento è redatto dal titolare del trattamento (di seguito “TITOLARE”), in qualità di titolare del trattamento dei dati personali derivanti dalla navigazione all’interno del presente sito web (di seguito il “Sito”). La Lipu Onlus intende informare l’utente che il Sito utilizza cookie tecnici per garantire un’ottimale esperienza di navigazione. La presente policy sui cookies (“Policy sui Cookies”), che deve essere letta ad integrazione delle informazioni rese nella Privacy Policy, serve per descrivere i tipi di cookies e altre tecnologie usate sul Sito, nonché i motivi e le condizioni di utilizzo dei cookies. Informiamo che alcuni cookies sono necessari per consentire la corretta navigazione del Sito e continuando a navigare si acconsente all’utilizzo di tali cookie. L’Utente può comunque evitare l’installazione di cookie configurando le impostazioni del suo browser oppure disabilitando l’uso dei siti tramite il browser direttamente, come specificato nel dettaglio di seguito.

Uso dei cookie


l "Sito" utilizza i Cookie per rendere i propri servizi semplici e efficienti per l’utenza che visiona le pagine di lipu.it. Gli utenti che visionano il Sito, vedranno inserite delle quantità minime di informazioni nei dispositivi in uso, che siano computer e periferiche mobili, in piccoli file di testo denominati “cookie” salvati nelle directory utilizzate dal browser web dell’Utente. Vi sono vari tipi di cookie, alcuni per rendere più efficace l’uso del Sito, altri per abilitare determinate funzionalità. Analizzandoli in maniera particolareggiata i nostri cookie permettono di:

  • memorizzare le preferenze inserite;
  • evitare di reinserire le stesse informazioni più volte durante la visita quali ad esempio nome utente e password;
  • analizzare l’utilizzo dei servizi e dei contenuti forniti da lipu.it per ottimizzarne l’esperienza di navigazione e i servizi offerti.

Tipologie di Cookie


Cookie tecnici

Questa tipologia di cookie permette il corretto funzionamento di alcune sezioni del Sito. Sono di due categorie: persistenti e di sessione: persistenti: una volta chiuso il browser non vengono distrutti ma rimangono fino ad una data di scadenza preimpostata di sessione: vengono distrutti ogni volta che il browser viene chiuso Questi cookie, inviati sempre dal nostro dominio, sono necessari a visualizzare correttamente il sito e in relazione ai servizi tecnici offerti, verranno quindi sempre utilizzati e inviati, a meno che l’utenza non modifichi le impostazioni nel proprio browser (inficiando così la visualizzazione delle pagine del sito).

Cookie analitici

I cookie in questa categoria vengono utilizzati per collezionare informazioni sull’uso del sito. Lipu.it userà queste informazioni in merito ad analisi statistiche anonime al fine di migliorare l’utilizzo del Sito e per rendere i contenuti più interessanti e attinenti ai desideri dell’utenza. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull’attività dell’utenza e su come è arrivata sul Sito. I cookie analitici sono inviati dal Sito Stesso o da domini di terze parti.

Cookie di analisi di servizi di terze parti

Questi cookie sono utilizzati al fine di raccogliere informazioni sull’uso del Sito da parte degli utenti in forma anonima quali: pagine visitate, tempo di permanenza, origini del traffico di provenienza, provenienza geografica, età, genere e interessi ai fini di campagne di marketing. Questi cookie sono inviati da domini di terze parti esterni al Sito.

Cookie per integrare prodotti e funzioni di software di terze parti

Questa tipologia di cookie integra funzionalità sviluppate da terzi all’interno delle pagine del Sito come le icone e le preferenze espresse nei social network al fine di condivisione dei contenuti del sito o per l’uso di servizi software di terze parti (come i software per generare le mappe e ulteriori software che offrono servizi aggiuntivi). Questi cookie sono inviati da domini di terze parti e da siti partner che offrono le loro funzionalità tra le pagine del Sito.

Cookie di profilazione

Sono quei cookie necessari a creare profili utenti al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall’utente all’interno delle pagine del Sito. Lipu.it, secondo la normativa vigente, non è tenuto a chiedere consenso per i cookie tecnici e di analytics, in quanto necessari a fornire i servizi richiesti. Per tutte le altre tipologie di cookie il consenso può essere espresso dall’Utente con una o più di una delle seguenti modalità:

  • Mediante specifiche configurazioni del browser utilizzato o dei relativi programmi informatici utilizzati per navigare le pagine che compongono il Sito.
  • Mediante modifica delle impostazioni nell’uso dei servizi di terze parti
Entrambe queste soluzioni potrebbero impedire all’utente di utilizzare o visualizzare parti del Sito.

Siti Web e servizi di terze parti

Il Sito potrebbe contenere collegamenti ad altri siti Web che dispongono di una propria informativa sulla privacy che può essere diverse da quella adottata da lipu.it e che quindi non risponde di questi siti.

Elenco cookie

Il sito non fa uso di cookie di profilazione ma utilizza solo cookie tecnici e di sessione come indicato nella seguente tabella. Ci riserviamo di aggiornare ed integrare tale tabella nel caso dovessimo utilizzare ulteriori cookies.


 


Come disabilitare i cookie mediante configurazione del browser

Se desideri approfondire le modalità con cui il tuo browser memorizza i cookies durante la tua navigazione, ti invitiamo a seguire questi link sui siti dei rispettivi fornitori.

Mozilla Firefox https://support.mozilla.org/it/kb/Gestione%20dei%20cookie
Google Chrome https://support.google.com/chrome/answer/95647?hl=it
Internet Explorer http://windows.microsoft.com/it-it/windows-vista/block-or-allow-cookies
Safari 6/7 Mavericks https://support.apple.com/kb/PH17191?viewlocale=it_IT&locale=it_IT
Safari 8 Yosemite https://support.apple.com/kb/PH19214?viewlocale=it_IT&locale=it_IT
Safari su iPhone, iPad, o iPod touch https://support.apple.com/it-it/HT201265

Titolare del trattamento

Titolare del trattamento dei dati è Lipu Onlus.

Ultimo aggiornamento 07 maggio 2018

Mercoledì, 20 Giugno 2018 13:36

7 specie in grave pericolo

Scritto da

Vogliamo cancellare dalle specie cacciabili la pernice bianca, l’allodola, la tortora selvatica, la coturnice, la pavoncella, il moriglione e il tordo sassello.

Dobbiamo essere rapidi e agire subito perché già tra giugno e luglio verranno decisi i prossimi calendari venatori. Queste 7 specie sono minacciate dai cambiamenti climatici e dalla perdita degli habitat causata dall’uomo: la caccia le sta condannando ad un rapido declino. Non possiamo permetterlo.

SALVIAMO QUESTE SPECIELa pernice bianca, l'allodola, la tortora selvatica, la coturnice, la pavoncella, il moriglione e il tordo sassello. Per difenderle dalla caccia, dai cambiamenti climatici, dalla perdita di habitat basta una piccola donazione.

DONA ORA
Salva le 7 specie

Vogliamo fare pressione sui nostri parlamentari, sulle autorità europee e le regioni perché escludano le 7 specie dai calendari venatori. Chiederemo una politica agricola migliore, capace di favorire gli uccelli che vivono in campagna.

Difenderemo queste specie tutelando e recuperando i loro habitat agricoli e acquatici, coinvolgeremo i nostri sostenitori, la gente, i mezzi di informazione, con campagne mirate, perché le nostre azioni possano essere più forti ed efficaci.

[No form id or name provided!]

Per le donazioni alla Lipu sono previsti questi benefici fiscali

La pernice bianca

Foto: Alessandro RossiniFoto: Alessandro Rossini

La pernice bianca è uno dei simboli delle nostre montagne. Bianca come la neve durante la stagione invernale, bruna come il terreno durante l’estate. La pernice bianca sta già soffrendo molto a causa dei cambiamenti climatici. Non permettere che la caccia cancelli definitivamente questa specie dalle nostre montagne. Dona ora.

L'allodola

Foto: Michele MendiFoto: Michele Mendi

L’allodola è la “messaggera del mattino”. Il suo volo verticale e il canto che intona al sorgere del sole, in primavera ed estate la rendono speciale e molto amata dalle persone. La caccia e la cattiva agricoltura sono le minacce principali. Aiutaci a difenderla con una donazione.

La tortora

foto: Sergey Dereliev UNEP-AEWAfoto: Sergey Dereliev UNEP-AEWA

La tortora selvatica possiamo avvistarla al mattino in collina, in pianura lungo i fiumi,tra gli alberi, dove usa dormire, e nei campi di granaglie, dove va a mangiare. La tortora selvatica soffre molto a causa della caccia, soprattutto nel periodo post-riproduttivo che corrisponde alla migrazione autunnale. Dona ora per impedirne la caccia.

La coturnice

foto: Luigi Sebastianifoto: Luigi Sebastiani

La coturnice resiste ancora sulle montagne italiane in quel che resta del proprio habitat riproduttivo. Il 25% delle coturnici nidificanti in Europa vive in Italia. Dona per cancellarla dalla lista delle specie cacciabili.

La pavoncella

foto: Luigi Sebastianifoto: Luigi Sebastiani

La bellissima pavoncella è sempre più minacciata. Il motivo è semplice: stanno diminuendo i prati stabili ed i medicai, aree agricole che nel primo caso ospitano molte specie erbacee utilizzate per il foraggio bovino e gestite in maniera spontanea attraverso la concimazione naturale. L’intensificazione delle pratiche agricole ha fatto diminuire l’habitat naturale della pavoncella mettendo la sua sopravvivenza a rischio. Eppure si continua a cacciarla, aggravando così le sue già forti difficoltà. Dobbiamo impedirlo, aiutaci con una donazione.

Il moriglione

foto: Luigi Sebastianifoto: Luigi Sebastiani

Il moriglione è una splendida anatra tuffatrice presente soprattutto nell’Alto Adriatico e in Pianura Padana. Purtroppo il moriglione soffre la cattiva qualità delle acque ed è oggetto di una forte pressione venatoria, legale e illegale. Aiutaci a contrastarla con una donazione.

Il tordo sassello

Foto: Luigi Sebastiani Foto: Luigi Sebastiani

Il tordo sassello è il più piccolo dei tordi europei. All’arrivo dell’autunno, parte dal nord Europa per migrare soprattutto verso le regioni Mediterranee come l’Italia. Purtroppo ad attenderlo al suo ritorno nel nostro Paese c’è una brutta sorpresa: è oggetto di caccia, anche nella fase delicata della migrazione pre-riproduttiva, che avviene già in gennaio. Aiutaci a difenderlo con una donazione: vogliamo che il tordo sassello non sia più cacciabile.

 

A differenza della quota di iscrizione, la quota di donazione alla Lipu è deducibile/detraibile.

PER LE PERSONE FISICHE
Le erogazioni liberali in denaro per un importo non superiore a 30mila euro a favore della Lipu (Organizzazione di Volontariato e Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale) consentono una detrazione dell’imposta lorda pari al 35% della donazione effettuata (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 primo comma), oppure, in alternativa, sono deducibili fi no al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma).

PER LE SOCIETÀ O GLI ENTI
Le liberalità in denaro o in natura erogate da enti soggetti all’imposta sulle società (I.Re.S.) in favore della Lipu sono deducibili fi no al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma). Per usufruire delle detrazioni è necessario conservare: • l’estratto conto per donazioni con carta di credito, assegno non trasferibile, bonifi co o domiciliazione bancaria. • la ricevuta di versamento per donazioni con conto corrente postale.

 
 
 
 

Candida come la neve durante l’inverno e scura come la terra durante l’estate. La pernice bianca, con la sua straordinaria capacità di cambiarsi d’abito a seconda delle stagioni, è da sempre uno dei simboli della bellezza delle montagne italiane, ma oggi “rischia le penne” soprattutto a causa dei cambiamenti climatici e della caccia.

La Pernice bianca vive nelle praterie alpine, anche oltre i 2mila metri, in zone impervie e rocciose, tra le pietraie e le vette innevate dove crescono i germogli e i frutti delle piante erbacee e dei piccoli arbusti di cui si nutre, come i mirtilli e il rododendro. Il suo volo è elegantissimo, un veloce frullo di ali seguito da una spettacolare planata ad ali tese, vicino al suolo. La pernice bianca può essere considerata insieme all’aquila reale la regina delle montagne italiane.

La pernice “piede di lepre”

Il nome scientifico della pernice bianca è Lagopus muta. “Lagopus” in greco significa piede di lepre, un appellativo che nasce dalle particolari caratteristiche di questa specie che ha le zampe coperte di piume. Il termine “muta” invece è riferito al particolarissimo canto del maschio, un rauco "kroo rr kkkk" che può apparire strozzato ed è molto riconoscibile quando riecheggia nel silenzio degli alpeggi.

Uno spettacolare mimetismo

Ma la particolarità che rende davvero unica la pernice bianca sta nella sua capacità di “cambiarsi d’abito” a seconda delle stagioni per mimetizzarsi con l’ambiente circostante e sfuggire così alle attenzioni dei suoi predatori naturali come l’aquila reale, la volpe o il corvo imperiale. Durante l’estate i maschi presentano l’intera parte superiore del corpo (dalla testa al petto) picchiettate di marrone-nero, mentre il resto del corpo si presenta in genere di colore chiaro.

SALVIAMO LA PERNICEl'allodola, la tortora selvatica, la coturnice, la pavoncella, il moriglione e il tordo sassello: per difenderle dalla caccia, dai cambiamenti climatici, dalla perdita di habitat basta una piccola donazione.

DONA ORA
Salva le 7 specie

La femmina invece presenta un piumaggio più articolato, tendente al rosso. Con l’arrivo dell’autunno la pernice bianca comincia la sua trasformazione e sia il maschio che la femmina diventano grigi per poi assumere durante l’inverno un piumaggio candido che li rende praticamente invisibili sulla neve. Persino il becco, corto e robusto, partecipa a questa straordinaria trasformazione stagionale e passa dal marrone estivo al nero invernale. Gli unici dettagli che non cambiano mai nel corso di questa sorprendente muta sono la caratteristica fascia nera intorno all’occhio e al becco, tipica dei maschi, e l’estremità scura delle timoniere.

La pernice bianca è un campanello d’allarme dei cambiamenti climatici

La pernice bianca fino a pochi anni fa era ritenuta in un buono stato di conservazione; oggi è invece inserita in Italia nella lista rossa delle specie a rischio di estinzione come specie "Vulnerabile". Anche a livello europeo oggi rispetto al passato è classificata come Spec 3 (specie in declino, ma non concentrata in Europa), un dato allarmante evidenziato dalla terza edizione di Birds in Europe pubblicata nel 2017 da BirdLife International. La pernice bianca è l’esempio più allarmante di come i cambiamenti climatici abbiano una conseguenza diretta sugli uccelli selvatici e sui loro habitat.

Oggi questa bellissima specie è già praticamente scomparsa dalle prealpi, spinta a quote sempre più alta dagli inverni “caldi” e senza neve, condizioni necessarie perché avvenga la caratteristica muta. Sono numerose le minacce alla sopravvivenza della pernice bianca sulle nostre Alpi, dove vive e si riproduce in aree aperte e a quote elevate, e che negli ultimi 15 anni ha fatto registrare, a livello nazionale, un trend negativo delle popolazioni pari al 30%

Le cause principali di questa situazione critica sono il riscaldamento globale, la riduzione dei pascoli ad alta quota in cui la pernice bianca da sempre si nutre e si riproduce, ma anche un turismo spesso non sostenibile che disturba questi splendidi animali nel loro habitat naturale, sia d'inverno che in estate. Ultima, ma non meno pericolosa, la caccia: la pernice bianca infatti in Italia è ancora tra le specie cacciabili nelle regioni alpine.

Fermiamo la caccia alla pernice bianca

I dati sono allarmanti. Il futuro della pernice bianca è a rischio: è quanto emerso dal convegno che la Lipu ha recentemente organizzato al MUSE di Trento. (a questo link gli atti del convegno) Per questo è assurdo che oggi la pernice bianca sia una specie cacciabile. E non è la sola, il suo destino è condiviso da altre 6 specie che, nonostante siano a rischio, sono ancora nella lista delle specie che possono rientrare per legge nel mirino dei cacciatori.

Vogliamo presentare una proposta di legge che escluda dalle specie cacciabili la pernice bianca e con lei l’allodola, la tortora selvatica, la coturnice, la pavoncella, il moriglione e il tordo sassello.

Tutte specie che già sono in uno stato di sofferenza che la caccia può solo aggravare. Nel frattempo lavoreremo anche per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni coinvolgendo le amministrazioni delle regioni dell’arco alpino per un programma di piena tutela della pernice bianca. Lavoreremo per ottenere una politica agricola migliore, che favorisca gli uccelli che vivono in campagna. Faremo pressione sui nostri parlamentari, sulle autorità europee.

SALVIAMO LA PERNICE BIANCA e le altre 6 SPECIE. Per aiutarci a difenderle basta una donazione

[No form id or name provided!]

 

A differenza della quota di iscrizione, la quota di donazione alla Lipu è deducibile/detraibile.
PER LE PERSONE FISICHE Le erogazioni liberali in denaro per un importo non superiore a 30mila euro a favore della Lipu (Organizzazione di Volontariato e Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale) consentono una detrazione dell’imposta lorda pari al 35% della donazione effettuata (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 primo comma), oppure, in alternativa, sono deducibili fi no al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma).
PER LE SOCIETÀ O GLI ENTI Le liberalità in denaro o in natura erogate da enti soggetti all’imposta sulle società (I.Re.S.) in favore della Lipu sono deducibili fi no al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma).
Per usufruire delle detrazioni è necessario conservare: • l’estratto conto per donazioni con carta di credito, assegno non trasferibile, bonifi co o domiciliazione bancaria. • la ricevuta di versamento per donazioni con conto corrente postale.

Un volo spettacolare caratterizzato da veloci ascensioni, picchiate spericolate e improvvisi attacchi alle prede, una vista acutissima, un profilo maestoso ed elegante. Non c’è da stupirsi se l’aquila reale è stata amata e venerata dall’uomo in ogni epoca e cultura

Fin dalla notte dei tempi l’uomo è affascinato dalla natura e dagli animali, li utilizza per cercare di capire meglio il mondo facendoli diventare protagonisti di miti, leggende, poesie, romanzi. Tra tutti gli animali l’aquila reale, considerata la “regina del cielo” è da sempre uno degli uccelli più ammirati, amati, persino adorati.

L’aquila è un rapace da record

L’aquila reale è uno dei rapaci diurni italiani più affascinanti. Pesa in media tra i 4 e i 7 chilogrammi e per una lunghezza tra gli 83 e i 92 cm (dal becco alla coda). Facile da riconoscere per le sue grandi dimensioni e per la silhouette caratteristica, l’aquila reale ha un piumaggio bruno castano che solo sul capo presenta bellissime striature dorate che svelano l’origine del suo nome scientifico Aquila chrysaetos che letteralmente significa “Aquila d’oro”.

Ma il dato più sorprendente sull’aquila reale è la sua apertura alare che spesso tocca i 2,4 metri. Queste ali da Guinness dei primati, unite a una muscolatura potente, sono il vero segreto della straordinaria abilità di volo dell’aquila che può superare in picchiata i 200 chilometri orari ed è capace di acrobazie aeree impressionanti come picchiate e virate improvvise.

Uccello del Tuono e Regina di tutti gli uccelli

Animali maestosi, liberi di volare verso l’alto, tra le vette delle montagne, nella vastità del cielo. Per questo nella mitologia antica l’aquila è spesso associata al sole ed è considerata, a seconda delle diverse culture, una manifestazione dello spirito divino o una messaggera degli dei. Nella tradizione greca e romana l’aquila è il simbolo di Zeus e, come il padre degli dei, è portatrice di fulmini e immagine di grande potenza.

Ami la natura?Se ti piace immergerti nello spettacolo di un volo o osservare gli uccelli tra i rami, puoi conoscere sempre di più sul loro mondo. Come stanno le rondini, i falchi, le cicogne? Scoprilo iscrivendoti alla Lipu con 25 euro e aggiungendo una donazione a partire da 30 euro. Riceverai il nuovo affascinante libro "Conoscerli, proteggerli", frutto di oltre 10 anni di studio su 250 specie che nidificano in Italia.

ISCRIVITI
Ricevi il libro "Conoscerli, proteggerlI"
Ricevi il libro Conoscerli, proteggerliRicevi il libro Conoscerli, proteggerli

Anche nella cultura dei nativi americani le aquile sono gli uccelli dei fulmini o meglio ancora “Uccelli del tuono”, incarnazione del Grande Spirito e per questo adorate e rispettate. Piume di aquila, totem e maschere con le sembianze di aquila erano molto comuni nei riti sciamanici Sioux. “Vola in alto per potere abbracciare con lo sguardo una visuale più ampia sulle zone sottostanti. Ed è per questo che gli uomini dicono dell'aquila che, fra tutti gli uccelli, è l'unico a essere divino” (Aristotele).

Nell’antica Babilonia, Ningirsu, dio delle tempeste e della fertilità, era impersonificato da un’aquila bicipite ovvero con due teste che guardavano in direzione opposta. Nelle fiabe, così come negli antichi bestiari medievali, se il leone è il re degli animali sulla terra l’aquila è considerata la regina di tutti gli uccelli. Nella simbologia cristiana l’apostolo Giovanni è spesso rappresentato sotto forma di aquila, con volto o ali di aquila sono spesso raffigurati gli angeli. Tra i vari attributi legati alla figura dell’aquila c’è anche quello dell’intelligenza tanto che, ancora oggi, di una persona non molto sveglia si usa dire “non è un’aquila”.

L'aquila reale: uno spietato rapace o una madre amorevole?

Spesso i rapaci sono associati a un’immagine aggressiva e per niente amorevole, ma osservare l’aquila reale nella sua vita di coppia può aiutare a sfatare questo falso mito. Le aquile infatti, una volta formata la coppia, rimangono fedeli per tutta la vita.

Il maschio e la femmina si scelgono con uno spettacolare rito nuziale che avviene in volo.

A prima vista potrebbe essere scambiato per una battaglia tra due esemplari della stessa specie, invece si tratta di una danza di corteggiamento tra i più elaborati di tutto il regno animale. Anche nella costruzione del nido e nelle cure parentali le aquile si dimostrano molto più attente e affettuose di come spesso la tradizione popolare le ha dipinte.

Il fascino dell'aquila reale nell'arte

Ratto di Ganimede, Correggio, 1531 - 1532. Donatello, rilievo con simbolo dell'Evangelista Giovanni - Basilica del Santo Padova. Fibula a forma d'aquila, Domagnano (500 circa) foto Sailko. CC BY-SA 3.0Ratto di Ganimede, Correggio, 1531 - 1532. Donatello, rilievo con simbolo dell'Evangelista Giovanni - Basilica del Santo Padova. Fibula a forma d'aquila, Domagnano (500 circa) foto Sailko. CC BY-SA 3.0Anche la storia dell’arte dimostra il fascino che gli uomini hanno nutrito nei secoli per questi animali straordinari. Nell’antico Egitto, l’anima veniva spesso rappresentata sotto forma di un’aquila; ecco allora che talismani a forma di aquila venivano nascosti tra le bende delle mummie per permettere all’anima di liberarsi dal corpo e volare nell’al di là dopo la morte.

Ami la natura?Se ti piace immergerti nello spettacolo di un volo o osservare gli uccelli tra i rami, puoi conoscere sempre di più sul loro mondo. Come stanno le rondini, i falchi, le cicogne? Scoprilo iscrivendoti alla Lipu con 25 euro e aggiungendo una donazione a partire da 30 euro. Riceverai il nuovo affascinante libro "Conoscerli, proteggerli", frutto di oltre 10 anni di studio su 250 specie che nidificano in Italia.

ISCRIVITI
Ricevi il libro "Conoscerli, proteggerlI"
Ricevi il libro Conoscerli, proteggerliRicevi il libro Conoscerli, proteggerli

Uno dei più bei gioielli di tutto il medioevo europeo è proprio una “fibula” d’oro con la forma di un'aquila, ritrovata nella Repubblica di San Marino è parte del celebre Tesoro di Domagnano (V-VI secolo) e oggi conservata a Norimberga. Pittori di tutte le epoche hanno reso immortale attraverso dipinti e sculture il mito di Ganimede, il giovane e bellissimo coppiere degli dei, rapito da Giove sotto forma di aquila.

 

Proteggiamo l’aquila reale

In Italia l’aquila reale è presente sulle Alpi, sugli Appennini e sulle isole maggiori. Per sopravvivere ha bisogno di pareti rocciose per nidificare e ampi territori di caccia con un’alta percentuale di aree aperte costituite da praterie alpine, roccia nuda e radi cespuglieti, dove poter trovare le prede di cui si nutre.

Oggi l’aquila reale è considerata in uno “stato di conservazione inadeguato”, confermato dal fatto che anche nella Lista Rossa Italiana degli uccelli nidificanti la specie è considerata ancora a rischio nella categoria Near threatened (NT). L’aquila infatti, come altri grandi rapaci, non riesce sempre a riprodursi a causa soprattutto del disturbo provocato dall’uomo. Un turismo più consapevole e un’adeguata regolamentazione delle attività sportive di alta montagna (come l’arrampicata sportiva) possono essere buone pratiche per garantire la sopravvivenza di questa straordinaria specie.

Giovedì, 08 Febbraio 2018 11:22

Uccelli ed emozioni

Nelle poesie più belle, nelle preghiere e nei romanzi d’amore. Fin dall’antichità gli uccelli sono stati scelti dall’uomo come metafore di sentimenti potenti, perché è convinzione diffusa che provino emozioni. Ma è davvero così?

LA NATURA È PREZIOSAIl papavero, la rosa selvatica, la cincia e il codirosso. C'è natura preziosa tutto intorno a noi se sai vederla. Proteggi questa bellezza.

ISCRIVITI ALLA LIPU
e ricevi le stampe d'autore

La scienza non si è ancora espressa in modo univoco sul fatto che gli uccelli possano provare davvero sentimenti, sebbene studi e pubblicazioni anche recenti, come il fortunato Bird Sense di Tim Birkhead, non hanno smesso di interrogarsi su un simile, affascinante quesito. Trovare una risposta definitiva non è semplice. Gli uccelli non comunicano sentimenti esplicitamente e molte loro espressioni possono essere oggetto di interpretazioni ambigue. Inoltre non è del tutto chiaro se molte manifestazioni, che possono sembrarci espressioni emotive, non siano altro che retaggi ancestrali e biologici da riferirsi dunque all’istinto.

Negli uccelli selvatici si possono osservare molti comportamenti che possono sembrare espressione di emozioni e sentimenti simili ai nostri. I complessi e spesso colorati rituali legati al corteggiamento, infatti, ma anche le dinamiche di coppia che portano alla costruzione dei nidi e all’allevamento dei pulcini, fanno intendere che molte specie interagiscono fra di loro in modalità che sfuggono alla semplice necessità di procreazione.

“Amore nel mio cuore fa sempre il suo nido” Ovidio

Condividere il proprio cibo con la compagna desiderata o pulirsi le penne a vicenda sono atteggiamenti che potrebbero evidenziare una sfera emotiva più evoluta rispetto alle semplici tecniche di avvicinamento a scopo riproduttivo.

Fedeltà e dedizione, persino più dell’uomo

Alcune specie, poi, in particolare i rapaci come i barbagianni o i falchi pescatori, si accoppiano per la vita, dimostrando fedeltà e dedizione che spesso superano persino quelle umane. Ma anche in questo caso l’istinto naturale si mescola alle convenienze emotive: avere una coppia stabile e duratura, infatti, permette di controllare territori più estesi e più a lungo; soprattutto consente alla prole un tempo di allevamento più avanzato, accoppiandosi prima avendo già il compagno designato.

Commovente a riguardo è la storia di Nigel (riportata da diversi testate tra cui La Repubblica) un solitario esemplare di sula australiana attirato sull’isola neozelandese di Nara dalle statue dei suoi simili, predisposte per attirare proprio questa specie e ripopolare l’habitat; scelta una compagna statua e costruito accanto a lei un nido, Nigel le è rimasto accanto per ben tre anni, non allontanandosi mai nemmeno all’arrivo di altri esemplari veri. E proprio accanto alla compagna è rimasto fino alla morte.

Paura, rabbia, gioia e canti festosi

Gli uccelli in ogni caso sembrano in grado di dimostrare una gamma molto ampia di emozioni o di comportamenti facilmente assimilabili ad esse: ad esempio, quando hanno paura scappano velocemente o si immobilizzano sul posto, spalancano gli occhi o lanciano versi di allarme e richieste di aiuto. Se invece provano rabbia, molti esemplari gonfiano il piumaggio o emettono versi intimidatori; d’altro canto riescono anche a manifestare gioia o contentezza con canti festosi non finalizzati necessariamente all’accoppiamento oppure, soprattutto nel caso dei corvidi, impegnandosi in attività che ricordano quelle dei piccoli giochi.

LA NATURA È PREZIOSAIl papavero, la rosa selvatica, la cincia e il codirosso. C'è natura preziosa tutto intorno a noi se sai vederla. Proteggi questa bellezza.

ISCRIVITI ALLA LIPU
e ricevi le stampe d'autore

Ma ciò che più avvicina alcuni tipi di uccelli allo spettro emotivo che potrebbero provare gli esseri umani è la loro capacità di manifestare il dolore, la tristezza e il lutto. Si è notato, ad esempio, che molti esemplari vanno alla ricerca dei compagni di stormo o dei loro piccoli che si sono perduti. Inoltre, le reazioni alla perdita di esemplari vicini possono essere molto diverse: in alcuni casi si nota che l’intero gruppo smette di mangiare per alcuni giorni, anche se ciò è motivato più che altro dalla cautela necessaria a individuare l’origine della minaccia; in altri ancora, per superare il lutto, gli uccelli aumentano le relazioni fra di loro, quasi a compensare la perdita, come mostra quest’interessante ricerca dell’Università di Oxford.

La veglia delle gazze

Fra le altre cose, l’etologo Marc Bekoff nel suo La vita emozionale degli animali ha notato un atteggiamento molto particolare nelle gazze che, alla morte improvvisa di un loro simile, si radunano attorno a esso: a turno ognuno degli uccelli gli si avvicina e gli picchietta il corpo con il becco per poi volar via e tornare con un mazzetto d’erba da depositare vicino al cadavere. In altri casi atteggiamenti analoghi si sono osservati in uccelli che rimangono a vegliare i compagni dimostrando una particolare “attenzione”, beccando il corpo o il becco, oppure lisciandogli le penne.

E l’amore?

Empatia, altruismo, consolazione, vanità e riconoscenza: anche queste sono emozioni che in un modo o nell’altro sono state attribuite a diverse specie di uccelli. E poi l’amore, con tutto il fascino che suscitano i corteggiamenti con i colori più vistosi o le movenze più spettacolari o le immagini ancestrali degli uccelli adulti che accudiscono i piccoli nel nido.

“Le ali dell’amore muoiono se imprigionate o ingabbiate, solo libero si può librare senza freni”, scriveva il poeta ottocentesco Thomas Campbell facendo coincidere la situazione romantica ideale con il volo libero degli uccelli. Uccelli ed emozioni. Chissà dunque se anche gli uccelli riescono ad amare, o non siamo noi esseri umani a volerlo immaginare per meglio rispecchiare i nostri sentimenti.

Utilizziamo cookie per favorire l'utilizzo del sito e ottimizzarne l'esperienza di navigazione. Continuando la visita del sito l'utente accetta l'utilizzo dei cookie. Maggiori informazioni