Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia
Domenica, 28 Luglio 2013 23:59

Lipu Young

Hai meno di 30 anni? Sei appassionato di natura? Ti piacciono gli animali ? In molte strutture e sezioni Lipu ci sono attività organizzate proprio per te!

Per ragazzi dai 15 ai 30 anni

Puoi partecipare a varie attività della Lipu, osservare molti animali da vicino, conoscere ragazzi con i tuoi stessi interessi e imparare cose bellez singolari, interessanti sulla natura. La mission educativa della Lipu si sta sempre più concentrando su attività rivolti ai giovani di 15-30 anni attraverso progetti di educazione non formale ed informale, come ad esempio GoGreen e Natural Leaders.

La Lipu è infatti convinta del grandissimo contributo che i giovani possono dare alla protezione e al miglioramento del proprio territorio, utilizzando tutto l’entusiasmo e le idee nuove di cui sono capaci.

Vivi Lipu Young con noi, diventa uno dei ragazzi della Lipu!

Contatta la sede Lipu più vicina a te e scopri se puoi fare volontariato, partecipare a un progetto, ad un corso, a campo estivo.

Domenica, 28 Luglio 2013 22:40

10 attività da svolgere con gli studenti

1. Realizzare un birdgarden

Basta un davanzale di una finestra ed ecco che la natura arriva a scuola. Non occorre essere giardinieri provetti! Inoltre, le attività che si possono svolgere in un Birdgarden sono interdisciplinari e molto coinvolgenti per bambini (anche piccolissimi) e ragazzi. Per avere idee e istruzioni su come realizzare un giardino per uccelli, visita l’apposita sezione del sito.

2. Svolgere con regolarità delle lezioni o attività nei giardini o nel parco vicino scuola

Non solo gli argomenti di scienze naturali: tante altre materie si prestano ad essere affrontate all'aperto. Lezioni di disegno, matematica, educazione fisica. Come provato da vari studi e ricerche, l'apprendimento degli studenti migliora molto in un ambiente naturale.

3. "Adottare" un'area naturale

Prendersi cura di un'area naturale della propria provincia, adottarla! Come? Organizzandovi delle visite (magari con la collaborazione delle famiglie), svolgendovi ricerche sugli animali, le piante, la storia, promuovendola e facendola conoscere alla comunità, magari organizzando visite guidate direttamente condotte dagli studenti. Ad esempio: cercate le IBA (Important Bird Area, le Aree più importanti per gli Uccelli in Italia) più vicine alla scuola o più facilmente raggiungibili con i mezzi.

4. Partecipare ad un'attività educativa Lipu

La Lipu in tutta Italia offre attività e programmi di educazione ambientale rivolte a tutte le età. Una visita in un'Oasi della Lipu è una bellissima occasione per affrontare temi legati all'ecologia e alla conservazione dell'ambiente, ma anche per stare insieme in un luogo piacevole. Ma potete anche chiamare noi, gli educatori Lipu: porteremo un po' di natura in classe, con tante attività e laboratori coinvolgenti. Per saperne di più, visita la sezione sui nostri programmi didattici o rivolgiti a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

5. Scoprire la natura con i sensi

Andiamo in natura, chiudiamo gli occhi, restiamo in silenzio ad ascoltarne le voci, scopriamola col tatto, il gusto, l’olfatto. Oppure portiamo in classe dei materiali naturali a “scoprirli” usando tutti i sensi.

6. Osservare dalla finestra, dal cortile la natura che cambia con le stagioni

Far annotare agli studenti la diversità nella natura nei vari mesi, segnando i fiori, i frutti, gli insetti, gli uccelli che vedono anche solo nel tragitto da casa a scuola. Oppure, osservare i colori che cambiano nelle stagioni. Partecipare con i bambini ai progetti di Citizen Science, cioè di scienza realizzata grazie ai cittadini, in cui le persone raccolgono dati in natura per i ricercatori. Ad esempio Spring Alive, il grande progetto internazionale sulla migrazione degli uccelli.

7. Organizzare una giornata di volontariato ambientale nella propria comunità

Contattate un'associazione ambientalista di zona, oppure fate scegliere agli studenti qualcosa che possano migliorare, dedicandovi una parte del proprio lavoro: pulire un giardino dai rifiuti, insegnare alla gente a differenziare i rifiuti, curare le piante di un'aiuola, raccogliere le firme per una buona causa.

8. Imparare a leggere il paesaggio

Scoprire quali sono gli elementi naturali -e quali no- di un paesaggio familiare, fare confronti sulle modifiche del paesaggio guardando vecchie foto, svolgendo ricerche, intervistando gli anziani della zona.

9. Realizzare un piccolo orto

Che bello, un orto domestico! Piantare delle verdure, anche solo in una cassetta di legno, e prendersene cura ogni giorno aiuterà gli studenti a responsabilizzarsi, oltre che a scoprire e valorizzare i cosiddetti “cibi a chilometro zero”.

10. Iscrivere la classe alla Lipu

Entrare nella nostra squadra, nella nostra famiglia è bellissimo e utile. L'iscrizione della classe alla Lipu non solo aiuta la Lipu a portare avanti le battaglie per la protezione della natura, ma permette, attraverso le riviste ALI e Ali junior riservate ai soci, di informare sempre gli studenti su quanto accade alla natura in Italia, sui fatti, le notizie, le curiosità, e sulle tante splendide attività in natura da fare insieme.

1. La natura è ovunque!

La natura è incredibile, si può trovare nei luoghi apparentemente più artificiali. I piccoli giardini condominiali, i cortili delle scuole, le aiuole, i "giardinetti" di quartiere sono già natura dove portare i bambini a scoprire quello che è "altro" da noi. Ma la natura può essere anche coltivata, "attratta" verso di noi, ad esempio realizzando un piccolo Birdgarden perfino in mezzo al cemento.

2. La natura non grava sul bilancio della scuola

Perché i bambini godano della natura non è indispensabile noleggiare un pullman. Abituare i bambini a una breve passeggiata ai giardini comunali e realizzare, con una certa continuità, attività all'aperto (ad esempio lezioni di disegno, di scienze, di educazione fisica) li aiuta ad apprezzare e conservare il luogo in cui vivono e crescono e farlo a costo zero, per la scuola e per le famiglie.

3. La natura aiuta gli studenti a migliorare il rendimento scolastico

Diverse ricerche dimostrano che gli studenti che partecipano a lezioni e attività all'aperto ottengono risultati scolastici migliori di quelli che partecipano a lezioni e attività solo in aula. (tratto da: California Student Assessment Project Phase Two: The effects of Environment -Based Education on Student Achievement. SEER: Poway, CA).

4. Le attività in natura migliorano il comportamento di gruppo degli studenti

Gli studenti impegnati in attività educative in natura sono meno propensi a disturbare gli altri e a distrarsi rispetto a quelli impegnati in attività in aula (tratto da: Barros, R.M., Silver, E. J., &Stein , R.E.K. (2009). School recess and group classroom behavior. Pediatrics, 123 (2), 431-436).

5. Le attività in natura stimolano le capacità comunicative nei bambini

Gli studenti che partecipano ad attività in natura imparano a comunicare in maniera più efficace con i loro pari (tratto da American Institutes for Research. (2005). Effects of Outdoor Education Programs for Children in California. American Institutes for Research: Palo Alto, CA).

6. Le attività in natura insegnano ai bambini come collaborare per risolvere i problemi pratici.

Gli studenti posti dinanzi a un problema “reale”, da risolvere in natura, riescono a trovare soluzioni più facilmente rispetto ad un problema descritto in aula. (tratto da Burdette, Hillary L.; M.D., M.s.; and Robert C.Whitaker, M.D, M.P.H. Resurrecting Free Play in Young Children: Looking Beyond Fitness and Fatness to Attention, Affiliation and Affect.2005 American Medical Association).

7. La natura aiuta la concentrazione

Anche i bambini con deficit dell'attenzione migliorano la propria concentrazione: anche per loro la natura rappresenta qualcosa di reale e curioso (tratto da: Faber Taylor, A.,& kuo, F. E. (2008). Children with attention deficits concentrate better after walk in the park. Journal of Attention Disorders Online. ).

8. I bambini sono più felici e sani quando possono godere della natura con continuità

La natura spinge i bambini a muoversi di più e quindi a restare in forma più facilmente. Gli stimoli dati dalla natura sono fonte di ispirazione per nuovi giochi, curiosità, nuove idee.

9. Tutte le materie scolastiche trovano un collegamento con la natura.

La natura offre spunti per ogni materia scolastica, dall'arte alla letteratura, alla storia, alle scienze.

10. La natura offre possibilità di apprendimento a tutti.

Le attività in natura coinvolgono tutti i sensi, senza privilegiarne uno in particolare, e quindi permettono anche ai diversamente abili di partecipare. Tatto, udito, gusto, olfatto e vista: tutti i sensi sono stimolati dalle attività in natura. Inoltre, molti luoghi naturali sono ormai attrezzati per i visitatori con disabilità motorie.

Domenica, 28 Luglio 2013 20:06

Insegnanti per la Natura

"Tutti noi abbiamo a cuore il benessere dei nostri studenti e vogliamo che possano godere di una natura in cui crescere e imparare in modo creativo e sano."

La Lipu affianca e sostiene gli insegnanti e gli educatori di ogni ordine e grado nel loro importante lavoro fornendo strumenti, esperienze, consigli e opportunità.

I programmi educativi della Lipu sono costruiti appositamente su contenuti che i bambini e i ragazzi già possiedono, indipendentemente dal loro livello, per coinvolgerli nella comprensione dei processi naturali, in modo che possano essere ispirati e resi partecipi.

Fare domande e ottenere risposte sul mondo della natura sviluppa la volontà di proteggerla. Per saperne di più contatta il Settore Nazionale Educazione Lipu Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure la sede Lipu più vicina.
Consulta qui sotto l'elenco dei programmi didattici.

Workshop per gli insegnanti (foto: Archivio Lipu)Workshop per gli insegnanti (foto: Archivio Lipu)

Facciamo rete!

Scoprire la biodiversità, la Rete Natura 2000 e le aree protette.
Il 1° marzo 2005 si è aperto ufficialmente il decennio dedicato all'educazione allo sviluppo sostenibile, proposto al meeting di Johannesburg nel 2002. L'UNESCO ha elaborato un documento che spiega su cosa si fonda l'educazione allo sviluppo sostenibile, tra cui i prioritari valori di pace, democrazia, partecipazione collettiva, diversità. In questo contesto è fondamentale che l'educazione alla conservazione, e quindi anche a concetti relativamente recenti come la rete Natura 2000, non rimangano più solo prerogativa dei tecnici, ma vengano comunicati e condivisi con i cittadini, specialmente con quelli delle aree interessate.

Il programma didattico della Lipu Facciamo rete! mira a far giungere alle comunità locali, attraverso il mondo della scuola, le giuste informazioni sulla preservazione delle aree importanti per la conservazione della biodiversità, e comprendere il vantaggio per tutti di avere aree locali incluse nella rete Natura 2000 o in altre aree protette.

Vuoi saperne di più o partecipare con la tua classe ad attività sulla conservazione della biodiversità e sugli strumenti per la protezione dell'ambiente? Contatta il Settore Educazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiama la sede locale Lipu più vicina a te.

In volo su una terra che cambia

Introduzione ai cambiamenti climatici e come questi influenzano le migrazioni degli uccelli.
I cambiamenti climatici sono sempre più un problema prioritario, con ricadute critiche sulla biodiversità, la funzionalità degli ecosistemi, la vita stessa dell'uomo.
Oggi sono disponibili molte informazioni sull'argomento, ma un reale contributo alla risoluzione del problema è sicuramente legato ad una vera presa di coscienza della collettività del ruolo delle azioni del singolo e della necessità di un impegno di ciascuno, in prima persona e collettivamente.

La partecipazione collettiva non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli strati della società, a partire dal mondo della scuola, attraverso il fondamentale lavoro degli insegnati e il coinvolgimento attivo degli studenti. Lo stesso mondo della scuola ha però necessità di avere a disposizione strumenti chiari ed efficaci per svolgere questo compito, in modo da creare cittadini che autonomamente sviluppino riflessioni, capacità critica e, ovviamente, azione.

La Lipu, con le azioni, i programmi, i materiali di "In volo su una terra che cambia" desidera proporre un approccio che faccia "fare" ai ragazzi, invece che soltanto "ascoltare" o "leggere". L'osservazione delle migrazioni, la raccolta dei dati, gli esperimenti pratici, aiutano i ragazzi a comprendere "come dei ricercatori" quello che sta accadendo. E gli spunti di riflessione e i giochi di ruolo aiutano i ragazzi ad impegnarsi in prima persona per trovare soluzioni al consumo non sostenibile.
Vuoi saperne di più o partecipare con la tua classe ad attività sui cambiamenti climatici? Contatta il Settore Educazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiama la sede locale Lipu più vicina a te.

SeminAmbiente

La scoperta dell'agricoltura sostenibile e delle scelte quotidiane che aiutano la natura.
L'espansione agricola a discapito degli ambienti naturali, assieme all'intensificazione dell'agricoltura ed al degrado degli ecosistemi agricoli, è di gran lunga la causa principale della crisi della biodiversità e contribuisce in modo consistente ai cambiamenti climatici.
Negli ultimi anni, e in parallelo alla logica della produzione intensa e alla "corsa al rendimento", si è cominciato a promuovere un altro tipo di approccio alla produzione alimentare, ossia un orientamento olistico verso l'agricoltura. Si tratta di avvicinarsi all'agricoltura rispettando l'equilibrio ecologico, riscoprendo i prodotti locali, evitando le eccedenze rispetto alle produzioni, facendo rinascere in alcuni casi le tecniche tradizionali, scegliendo trattamenti veterinari alternativi e commercio equo dei prodotti, ottimizzando il ciclo vitale dei prodotti in modo da utilizzare meno energia, ma soprattutto affiancando le comunità locali a sostegno dell'agricoltura amica dell'ambiente.

Ovviamente, questo tipo di approccio nella comunità va condiviso, integrato, spiegato, perché le comunità stesse lo sostengano, e lo si deve fare proprio partendo dalle nuove generazioni, che, con le loro scelte, già influenzano notevolmente il mercato. I bambini e i ragazzi vengono infatti trattati nella nostra società come consumatori effettivi, influenzati da pubblicità apposite e spinti sempre più verso consumi che allontanano da una corretta educazione alimentare e, di conseguenza, ambientale.

Il programma educativo della Lipu "SeminAmbiente" nasce con l'intento di far riflettere le comunità locali, partendo dai ragazzi e dal mondo della scuola, sulla riscoperta del territorio e degli alimenti agricoli provenienti da un'agricoltura sostenibile che abbiano origine e vengano coltivati nelle proprie zone, per riconoscere il collegamento tra terreno, vegetazione, aria ed acqua ed i modi in cui essi si influenzano a vicenda.
Vuoi saperne di più o partecipare con la tua classe ad attività sull'agricoltura sostenibile? Contatta il Settore Educazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiama la sede locale Lipu più vicina a te.

Cittadini con le ali

Scoprire la natura dove viviamo e cosa possiamo fare per aiutarla.
La città, piccola o grande che sia, è il luogo in cui trascorriamo la maggior parte del tempo. E' qui che abitiamo, andiamo a scuola, ci divertiamo, trascorriamo il tempo libero.
Ma conosciamo davvero la nostra città? Per esempio, ci siamo mai accorti che la dividiamo con concittadini davvero speciali?

A prima vista, la città può sembrare un ambiente inospitale per la fauna selvatica: cemento, edifici, automobili. inquinamento di aria e acqua: tutto sembra essere contro la natura e contro gli animali. Ma per certi animali, in realtà, la città fornisce notevoli vantaggi rispetto ad altri ambienti. Scopriamo chi sono questi "concittadini" e perché vivono in città, conosciamo gli animali più inaspettati e come possiamo migliorare la nostra città per il benessere di tutti.

Vuoi saperne di più o partecipare con la tua classe ad attività sull'ecologia urbana? Contatta il Settore Educazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiama la sede locale Lipu più vicina a te.

Sabato, 27 Luglio 2013 23:04

Educazione ambientale

Vivere la Natura, non solo osservarla. La Lipu è stata tra le prime associazioni in Italia ad entrare nelle scuole con progetti di educazione ambientale. Oggi facciamo educazione in tanti modi: incontrando studenti e ragazzi, discutendo, lavorando assieme, creando situazioni che permettano loro di vivere appieno la natura.

L’educazione ambientale è una delle missioni della Lipu. E' la chiave per fronteggiare la crisi ecologica e lo strumento per promuovere la conoscenza, il rispetto, l'amore verso la natura.

Il mondo naturale offre tanti strumenti e situazioni per creare legami emotivi. Sdraiarsi su un prato e osservare l’ondeggiare degli alberi, scoprire la vita microscopica in una goccia d’acqua, sentire il profumo della terra bagnata dopo la pioggia: momenti di profondo contatto con il mondo naturale che possono sviluppare in tutti noi, bambini, ragazzi, adulti, la sensibilità giusta. Ci aiutano a vivere meglio, a capire le cose, a raggiungere una comprensione profonda e più autentica del nostro posto sulla Terra.

Attività con le scuole

"Vivere la Natura, non solo osservarla": è su questo concetto che si sviluppa l’educazione ambientale con le scuole proposta dalla Lipu.
Un'esperienza diversa da quella più tradizionale, che racconta di animali e piante in modo descrittivo e talvolta un po' distaccato.
L'educazione ambientale deve invece far vivere realmente la natura ai bambini, creare legami intensi e significativi tra loro e la natura, in modo che possano amarla davvero e quindi conoscerla meglio.

La Lipu sviluppa le sue attività educative non per le scuole, ma con le scuole, perché solo lavorando assieme è possibile stimolare nei bambini e nei ragazzi un pensiero critico, far sì che possano diventare cittadini capaci di comprendere e dar valore alle cose che vedono, al territorio, all'ambiente.

Lipu Young

Sei appassionato di natura? Ti piacciono gli animali? Hai meno di 30 anni? Abbiamo bisogno di te!
Puoi partecipare a varie attività della Lipu, osservare molti animali da vicino, conoscere ragazzi con i tuoi stessi interessi e imparare cose belle, singolari, interessanti sulla natura. In molte strutture e sezioni Lipu ci sono attività organizzate proprio per te. Vieni a scoprirle, clicca qui!

Lipu Kids

Ti incuriosiscono i comportamenti di alcune specie animali? Vuoi sapere tutto ciò che li riguarda? Vuoi giocare con coetanei che hanno la tua stessa passione? Allora sei nel posto giusto. La Natura ha bisogno di te!

Venerdì, 26 Luglio 2013 13:58

Contro caccia e bracconaggio

Caccia e bracconaggio coinvolgono ogni anno milioni di uccelli, spesso appartenenti a specie minacciate.

La Lipu si batte da sempre contro la caccia selvaggia e il bracconaggio, due fenomeni ancora molto diffusi in Italia.

Venerdì, 26 Luglio 2013 13:04

Un rifugio sicuro per gli uccelli selvatici

Una campagna di comunicazione a livello locale, nazionale e internazionale con l'importante scopo di ridurre l'uccisione illegale di uccelli selvatici.

La Lipu, grazie ai fondi europei Life+ di comunicazione e informazione ha attivato un importantissimo progetto dal titolo Safe haven for wild birds (Un rifugio sicuro per gli uccelli selvatici) per sensibilizzare i paesi coinvolti (Spagna, Grecia e Italia) sul problema del bracconaggio e sulla tutela delle preziose specie di uccelli migratori.

La cattura e l’uccisione illegale (due chiare forme di bracconaggio) di uccelli selvatici protetti dalla Direttiva Europea "Uccelli" e dalle varie legislazioni nazionali, sono un problema diffuso in tutta Europa. In Italia esisto diverse zone calde (hot spots) in cui il bracconaggio si presenta in forme particolarmente gravi. Tra queste, l’area del Basso Sulcis, in Sardegna.

Emergenza bracconaggio nel Basso Sulcis

Ogni autunno e inverno, anche per via della presenza di enormi estensioni di una ricchissima e intatta macchia mediterranea, l’area del Basso Sulcis è interessata dall’afflusso di milioni di uccelli, provenienti dal nord Europa, che si fermano durante la migrazione e vi sostano per tutto l’inverno. Ma in questi stessi boschi, migliaia di loro trovano la morte per mano dei bracconieri, che disseminano i sentieri di trappole armate con esche.

Tordi, capinere, cince, fringuelli, pettirossi finiscono catturati e uccisi per essere destinati al commercio illegale: venduti ai ristoranti, che li trasformano in "grive", gli spiedini di uccelli. Nel Basso Sulcis, la Lipu è presente dal 2005, con un campo finalizzato a contrastare il fenomeno.

I nostri volontari perlustrano i sentieri collinari specialmente attorno ai comuni di Assemini, Capoterra, Uta, Santadi, per rimuovere le trappole e le reti poste dai bracconieri. È un lavoro che dà frutti importanti in termini di vite salavate agli uccelli, freno al bracconaggio, denunce dei bracconieri all’autorità giudiziaria.

Un progetto culturale

La Lipu ha attivato, con la Commissione europea, un importantissimo progetto comunitario per agire più a fondo, anche sul decisivo fronte culturale: Bisogna fare in modo che aumenti la consapevolezza del problema nelle popolazioni locali, e si favorisca in loro l’apprezzamento delle bellezze, delle ricchezze della natura sarda e della legalità ambientale. Così sarà più facile isolare il bracconaggio, sconfiggerlo.

Il progetto, che si conclude nel 2015 per una durata complessiva di tre anni, ha dunque gli obiettivi di sensibilizzare le persone al rispetto degli uccelli migratori e la biodiversità, di far loro conoscere gli effetti del bracconaggio sulla biodiversità locale ed europea, di cambiare gli atteggiamenti socio-culturali verso il bracconaggio (specie nelle generazioni più giovani) e, non ultimo, di migliorare l'applicazione della legge attraverso una maggiore consapevolezza e un migliore coordinamento tra e con le forze dell'ordine.

Per dare un rilievo e anche un’efficacia più generale, il programma sul Basso Sulcis è stato legato a quello su altre due aree hot del bracconaggio mediterraneo: le province di Aragona, Catalogna e Valencia in Spagna e alcune isole ioniche della Grecia.

Le azioni

La Lipu, capofila e ideatrice del progetto, si è quindi affiancata ai rispettivi partner di BirdLife International, SEO per la Spagna e HOS per la Grecia, coordinando il programma generale che consta di varie azioni:

  • una campagna di sensibilizzazione rivolta alle autorità e alle comunità locali, in particolare i giovani, e al pubblico generale per mezzo di annunci stampa e radio e del sito web www.leavingisliving.org;
  • l’attivazione di social network;
  • il coinvolgimento di testimonial;
  • un programma di educazione ambientale rivolto alle scuole (studenti e insegnanti)
  • eventi pubblici in primavera e in autunno, rivolti alle comunità locali;
  • azioni di sensibilizzazione e informazione per le autorità locali e le forze dell'ordine;

Il progetto termina nel 2015 con una grande conferenza internazionale, con la partecipazione delle autorità nazionali dei Paesi in cui è stato eseguito il progetto, nonché le autorità regionali, le forze dell'ordine e i rappresentanti della Commissione Europea.

Venerdì, 26 Luglio 2013 12:57

I Campi Antibracconaggio

I campi antibracconaggio della Lipu sono appositi campi di sorveglianza sul territorio.

Dal 1984, per combattere il bracconaggio e difendere gli habitat e le specie protette del nostro paese, la Lipu organizza i campi di sorveglianza (e, in taluni casi, veri e propri campi di studio) che coinvolgono i nostri volontari ed operatori.

I campi antibracconaggio della Lipu svologono una importante azione di controllo e difesa del territorio italiano. Con il prezioso sostegno delle Forze dell’Ordine svolgono il difficile compito di osservare, monitorare e segnalare gli episodi di bracconaggio alle autorità.

Valli del bresciano

Dal 1986 la Lipu è presente con i propri volontari nelle Valli del bresciano, dove da settembre a metà novembre è tradizionale la cattura di piccoli passeriformi per il consumo e commercio gastronomico. I volontari Lipu rimuovo le trappole e segnalano i bracconieri al Corpo Forestale dello Stato. L’attività condotta negli anni ha prodotto circa 1000 comunicazioni di reato inviate all’autorità giudiziaria, 900mila trappole e micro tagliole rimosse, 1690 reti rimosse.

Basso Sulcis, Sardegna

In questa delicatissima area la Lipu è presente dal 2005, con un campo antibracconaggio invernale avente lo scopo di contrastare il fenomeno della cattura di passeriformi, soprattutto tordi, destinati al consumo e commercio ai fini gastronomici. I volontari percorrono i sentieri delle colline intorno ai comuni di Capoterra, Uta, Santadi e Assemini, dove rimuovono le trappole e le reti per la cattura degli uccelli. In collaborazione con le Forze dell’Ordine vengono anche organizzati servizi per identificare e denunciare i bracconieri. Al campo si è aggiunto un grande progetto europeo di comunicazione (Life+, Comunicazione e Informazione) che agirà soprattutto sul versante culturale, di formazione, informazione e coinvolgimento di popolazione, scuole, istituzioni e forze dell’ordine, per combattere più a fondo il fenomeno.

Stretto di Messina, versante calabrese

Luogo storico della presenza antibracconaggio della Lipu. Dal 1984 organizziamo il campo di sorveglianza sullo Stretto “calabrese”, dove migliaia di rapaci e centinaia di cicogne attraversano, in migrazione, questo straordinario “collo di bottiglia”. Straordinario e purtroppo, spesso, letale. Gli uccelli sono abbattuti dai bracconieri, talvolta appostati in veri e propri bunker, per essere esibiti come trofeo. I volontari della Lipu presidiano i più importanti punti di passaggio segnalando i casi di bracconaggio al Nucleo operativo Antibracconaggio della Forestale. Grazie alla sorveglianza continua, il fenomeno è drasticamente calato, sebbene rimanga ancora estremamente preoccupante.

Aquila del Bonelli

Dal 2001 la Lipu, con altre associazioni, organizza un campo di sorveglianza ai nidi dell’Aquila del Bonelli in Sicilia. I nidiacei di questo rarissimo rapace sono oggetto di furto da parte di bracconieri, che li destinano al mercato illegale dei rapaci. I volontari sorvegliano i nidi impedendo che i bracconieri si avvicinino per predarli, permettendo così l’involo dei giovani nati e la conservazione della specie.

Venerdì, 26 Luglio 2013 12:32

Le zone calde del bracconaggio in Italia

In Italia il bracconaggio è diffuso in modo uniforme in tutto il territorio del Paese, sebbene leggermente più presente nelle regioni meridionali, principalmente a causa della scarsità di controlli.

In alcune zone il fenomeno del bracconaggio e della caccia illegale è così diffuso e radicato sul territorio ad un livello così profondo che è possibile disegnare una vera e propria mappa delle zone calde (dette anche hot spots) del bracconaggio in Italia.

Ogni zona ha sviluppato un diverso tipo di bracconaggio, rivolto a specie differenti. Conoscere e capire la diffusione e le caratteristiche del fenomeno ci può aiutare a combatterlo.

Ecco la mappa degli hot spots del bracconaggio in Italia:

Le Valli del bresciano e del bergamasco

Nelle valli del bergamasco e del bresciano il problema del bracconaggio riguarda sopratutto i piccoli uccelli, passeriformi protetti come pettirossi, cince, merli, usignoli, e tante altre specie. Vengono catturati con dei veri e propri strumenti di tortura chiamati archetti, che spezzano le zampe agli uccellini mantenendoli però integri in modo da essere utilizzati nel piatto tipico della Polenta e Osei.;

Il Basso Sulcis in Sardegna

In provincia di Cagliari ogni anno tra i 300.000 e i 600.000 pettirossi, merli e tordi sono cacciati illegalmente con reti e trappole. Gli animali catturati, sono venduti ai ristoranti della zona per la preparazione delle cosiddette “grive”, gli spiedini di uccelli.

Lo Stretto di Messina

Lo Stretto di Messina è il punto di passaggio di tantissimi uccelli migratori come Falchi e Cicogne di ritorno dall’Africa. Purtroppo ad attenderli, ogni primavera, ci sono centinaia di bracconieri che sparano a questi bellissimi volatili uccidendone a centinaia. Il Falco Pecchiaiolo (chiamato Adorno nel dialetto locale) è vittima della violenza dei bracconieri a causa di una stupida superstizione. Si pensa infatti che appendere un falco in casa salvi dal tradimento e dall'infedeltà coniugale.

Le Isole tirreniche (arcipelago ponziano e campano)

Le isole di Lazio e Campania sono posti importantissimi per la migrazione, soprattutto dei piccoli uccelli che qui si fermano per ristorarsi nel corso delle lunghe tratte in mare. I bracconieri catturano illegalmente i passeriformi in migrazione per mangiarli. Anche qualglie e tortore sono uccise illegalmente. Sull'isola di Ischia in particolare sono centinaia i piccoli uccellini catturati con le trappole. Anche i Falchi vengono abbattuti per essere esibiti come macabri trofei.

Le Isole circumsiciliane

Anche nelle Isole attorno alla Sicilia si catturano e si abbattono con mezzi non consentiti passeriformi in migrazione, quaglie e tortore in primavera, si abbattono inoltre rapaci in migrazione per puro divertimento. Un caso particolare è quello dell'Acquila del Bonelli di cui esistono pochissime coppie. In Sicilia ogni anno in primavera i bracconieri si appostano per rubarne i piccoli e venderli al mercato illegale per ragioni legate al collezionismo di animali selvatici. Un'aquila può valere anche 10.000€.

Le Zone umide del Delta del Po

Sul Delta del Po' il bracconaggio riguarda l’abbattimento di uccelli acquatici con mezzi non consentiti e l’abbattimento di specie protette. Gli animali sono utilizzati per consumo gastronomico personale o abbattuti per puro divertimento.

Le Zone umide della Puglia

In Puglia i bracconieri uccidono diverse specie di uccelli, alcuni dei quali protetti, con mezzi non consentiti e abbattimento di specie protette. Gli animali sono utilizzati per consumo gastronomico personale o uccisi per puro divertimento.

Le Zone umide del Litorale Domitio

Sul litorale domitio ogni anno sono abbattuti uccelli acquatici con mezzi non consentiti. Inoltre si pratica la caccia in primavera (ovviamente illegale). Gli animali uccisi sono utilizzati per consumo gastronomico personale o abbattuti per puro divertimento. In questa zona è forte la presenza della criminalità organizzata che gestisce diversi appostamenti fissi abusivi.

Il bracconaggio in Italia, in relazione anche alle prescrizioni di legge, può essere classificato secondo le tipologie di attività e la collocazione geografica.

Possiamo definire come attività di bracconaggio questi fenomeni:

  • la cattura e l’abbattimento di uccelli e mammiferi da destinare al consumo gastronomico, con trappole, reti e armi da fuoco, anche al di fuori della stagione venatoria e/o all’interno di aree protette. Ad esempio, i cinghiali che vengono catturati con i lacci oppure gli uccelli passeriformi catturati con le trappole, nel bresciano, in Sardegna e nelle isole tirreniche;
  • la cattura di uccelli e mammiferi da destinare al commercio illegale, con trappole e reti o con sottrazione al nido dei piccoli, anche al di fuori della stagione venatoria e/o all’interno di aree protette. Ad esempio, i fringillidi catturati per essere destinati al mercato illegale a Palermo o Napoli oppure i rapaci sottratti al nido per essere destinati al commercio per collezionismo;
  • l’abbattimento di mammiferi ed uccelli da destinare all’imbalsamazione illegale e successivamente al commercio illegale, con trappole ed armi da fuoco, anche al di fuori della stagione venatoria e/o all’interno di aree protette;
  • l’abbattimento di mammiferi e uccelli con trappole, armi da fuoco e/o l’ausilio di mezzi vietati per puro scopo ludico, anche al di fuori della stagione venatoria e/o all’interno di aree protette. Tipologia che rappresenta la più diffusa in tutto il Paese e viene svolta principalmente durante la normale stagione venatoria;
  • l’utilizzo di armi da fuoco senza possesso di licenza di caccia e/o utilizzo di armi contraffatte o rubate.

Chi sono i bracconieri?

I soggetti dediti al bracconaggio possono essere divisi in tre differenti tipologie:
• coloro che operano il bracconaggio in modo organizzato e/o consortile con finalità di lucro;
• coloro che operano il bracconaggio in solitaria con finalità di lucro;
• coloro che operano il bracconaggio in modo sistematico o saltuariamente con finalità puramente ludiche, in solitaria e/o consortile.

È difficile, pressochè impossibile, calcolare un numero preciso dei bracconieri attivi nel nostro Paese. Possiamo tuttavia stimare che si tratti di molte migliaia, forse decine di migliaia di persone. Per questo motivo non possiamo dichiarare risolto il problema del bracconaggio in Italia, e sentiamo la necessità di risposte più forte e più strutturate da parte di Stato e Regioni.

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