Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia
Venerdì, 13 Settembre 2013 14:39

Il notaio risponde

Il testamento è un atto d’amore. Uno strumento che ci permette di lasciare i nostri beni alle persone care o comunque a chi reputiamo in grado di usarli con buoni propositi. Fare testamento ci dà la certezza che le nostre volontà siano rispettate.

Per saperne di più

Di seguito otto risposte alle domande più frequenti che ci vengono rivolte da chi vuol lasciare i propri beni alla Lipu.

1) E' possibile lasciare in eredità alla Lipu l’intero patrimonio o anche solo una parte dei beni: una somma di denaro, titoli, azioni, terreni, case.

2) Le eredità e le donazioni a favore della Lipu non sono soggette a imposte in quanto la Lipu è una Onlus. C’è un’imposta di trascrizione solo sugli immobili oggetto di eredità.

3) La legge italiana tutela la famiglia destinando una quota dei beni detta “legittima” a figli, coniugi e ascendenti ma lascia libero il testatore di decidere per una quota del proprio patrimonio, variabile a seconda degli eredi legittimi esistenti. Si va da un quarto dei propri beni al 100% in mancanza di eredi legittimi.

4) E' possibile indicare la Lipu anche come beneficiaria di una polizza vita. La polizza non rientra nel patrimonio ereditario per cui si può scegliere di destinarla liberamente senza vincoli rispetto agli eredi legittimari. L’indicazione può essere fatta al momento della sottoscrizione o anche nel testamento.

5) Il testamento può essere redatto da un notaio ma anche scritto a mano. In questo caso si tratta di un testamento olografo che deve essere sempre datato, firmato e scritto, per intero, di proprio pugno dal testatore, pena la nullità dell’atto. Per evitare che questo tipo di documento, dopo la morte, venga alterato, sottratto o distrutto, è meglio affidarlo ad una persona di fiducia o ad un notaio.

6) Il testamento pubblico, che è quello che viene redatto di fronte ad un notaio, ha il vantaggio di offrire la consulenza di un esperto che può suggerirci le soluzioni migliori per essere sicuri che le nostre volontà saranno rispettate. Il notaio ci eviterà di inserire disposizioni o clausole in contrasto con la normativa vigente che renderebbero nullo l’atto. Inoltre, la presenza del notaio, dà garanzia della facoltà di intendere e di volere del testatore.

7) Un testamento si può modificare o revocare in ogni momento. L’importante è che le modifiche riportino sempre data e firma. In caso di revoca, non serve distruggere o ritirare l’atto precedente, è sufficiente inserire nel nuovo testamento la frase: “Revoco ogni mia precedente disposizione testamentaria”.

8) In caso di mancanza di eredi legittimi il patrimonio va allo Stato.

Venerdì, 13 Settembre 2013 14:38

Persone speciali

Ci sono persone che credono che un futuro migliore sia possibile. Lo leggono negli alberi, nel cielo, nella multiformità della vita che le circonda. E affidano il loro sogno alla Lipu.

Per saperne di più

Sogno un futuro senza più caccia

Il mio amore per la natura è nato quando ero ancora una bambina e mi ha accompagnato per tutti questi anni. Gli animali, la musica e la natura sono gli unici valori che ho riscontrato nella mia vita e che, ogni volta, riescono a sorprendermi e a emozionarmi. Quando guardo alla finestra e vedo i miei “amici” – merli e passerotti – posarsi sul balcone in cerca di cibo, provo una sensazione di gioia e di speranza. Ho conosciuto la Lipu mentre ero nella sala d’aspetto di un medico, dove ho trovato Ali. La rivista mi è piaciuta subito, e ho trovato i vari articoli molto interessanti e piacevoli. Per questo mi sono avvicinata all’associazione iniziando a chiedere informazioni sulle varie attività e, subito dopo, diventando socia e donatrice … era il 1989. Ho scelto di includere la Lipu nel mio testamento quando, come Socia, ho ricevuto a casa un numero di Ali che  mi ha colpito moltissimo. Nella rivista c'era un editoriale dell’allora presidente Danilo Mainardi – attualmente presidente onorario, ndr – molto competente e coinvolgente al tempo stesso.

Se anche tu voui affidare alla Lipu la tua speranza per un mondo migliore dove gli animali non sono maltrattati richiedi informazioni. Puoi scaricare l’opuscolo tecnico o parlare con il nostro responsabile.

Richiedi informazioni

Il professor Mainardi è una persona che ammiro e stimo moltissimo. Per me Mainardi è la Lipu, la garanzia della serietà e dell’ottima gestione dell’associazione. Alla Lipu affido la mia speranza per un mondo migliore dove gli animali non siano maltrattati, non vengano usati come cavie per gli esperimenti, in altre parole dove siano rispettati. Spero che ci sia sempre più tutela per queste bellissime creature e per gli ambienti in cui vivono. E poi ho un sogno… Un giorno ho letto un articolo che parlava di un cacciatore che, dopo avere sparato a un merlo l’ha trovato ancora vivo e agonizzante. È stato talmente colpito dalla sofferenza di questa piccola creatura che, in un istante, ha capito quanto fosse ingiusta la caccia e ha appeso per sempre il suo fucile al chiodo. Storie come questa mi fanno pensare e sperare che cambiare idea è possibile, perché gli occhi degli animali sanno parlarci. Ecco il mio sogno: un futuro senza più caccia.

Alberta, Socia Lipu

Perché la bellezza salverà il mondo

“E’ difficile ricordare precisamente come ho conosciuto la Lipu, sono passati più di 40 anni… Ricordo però che abitavamo in campagna e c’erano tantissimi cacciatori e, di conseguenza, dappertutto, vedevo strage di uccelli. Allora ci sembrò un miracolo che esistesse un’associazione così. Sono tanti anni che sono Socia Lipu e, nel tempo, ne ho apprezzato la concretezza e la grande apertura mentale, ovvero la capacità di dialogo e il senso di umanità. Anche se non conosco personalmente gli altri Soci, mi sento parte di una grande famiglia. Infine, cosa non meno importante, condivido la grande attenzione all’educazione dei giovani di questa Associazione. Io ero insegnante e ricordo ancora l’entusiasmo dei ragazzi nel vedere i conigli saltare e gli uccelli spiccare il volo. Così, io e mio marito, abbiamo maturato una scelta importante, abbiamo deciso di includere la Lipu nel testamento. Oggi abitiamo in una casa immersa nelle colline e pensiamo che questo luogo sia un luogo da salvare perché, come scrisse Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”.

Foto: Archivio LipuFoto: Archivio Lipu

Sei interessato a lasciare i tuoi beni alla Natura? Per ricevere maggiori informazioni puoi richiedere l’opuscolo tecnico o scegliere di essere contattato personalmente.

Richiedi informazioni

Abbiamo quindi scelto la Lipu affinché la bellezza della nostra casa rimanga intatta nel tempo che verrà. Ad esempio, recentemente, abbiamo piantato un pino che crescerà quando noi non ci saremo più e sappiamo che la Lipu non lo taglierà, perché è utile anche agli uccelli. Grazie al nostro gesto questo terreno andrà in mano a un’associazione che garantirà tutto questo. Lo affidiamo alla Lipu per realizzare il nostro desiderio che queste nostre colline vengano mantenute e che questi ambienti naturali non siano distrutti, anzi, abbiamo la speranza che se ne creino di nuovi. Crediamo infatti nella capacità di questi luoghi di risvegliare il meglio di noi e, in futuro, potranno fare la stesa cosa con i giovani. E se la Lipu potesse collaborare con l’Istituto Buddista della nostra zona, sarebbe un sogno. Queste due realtà sembrano due cose distinte ma sentendo una preghiera cara al Dalai Lama (vedi box, ndr) capiamo come possano unirsi e spero che lo facciano proprio per i giovani. Credo infatti che la Lipu, con le sue attività - come quei bellissimi “riti” di liberazione degli uccelli guariti nei centri - concorra a cancellare i “dolori del mondo”.

Elda, Socia Lipu

Venerdì, 13 Settembre 2013 14:10

L'amore lascia il segno

Una penna può dare ali al sogno di migliorare il futuro del pianeta. Un lascito testamentario ci offre l’opportunità di veder realizzate le nostre volontà e rendere concreto un progetto di protezione della natura, per gli animali e le generazioni future.

Un angolo di paradiso

La Signora Celestina da anni coltivava un sogno: lasciare un ricordo di sé realizzando qualcosa di importante per l’ambiente. Nativa della provincia di Reggio Emilia, Celestina aveva nella zona alcune proprietà. Nel 1996 aveva visitato l’Oasi Lipu Torrile (PR) e ne era rimasta talmente affascinata che aveva subito pensato a come realizzarne una simile in un suo podere nella bassa reggiana. Così lasciò il suo terreno in eredità alla Lipu, affinché venisse trasformato in un’Oasi a lei dedicata. Oggi questi 10 ettari sono stati trasformati in un piccolo paradiso naturale: proprio come la Signora Celestina aveva desiderato.

Una scelta che guarda al futuro

Per saperne di più

Della sua vita non conosciamo molto: la Signora Tina era nata a Roma nel 1931, era diventata Socia nel 1980 e a sostenere concretamente le varie attività della Lipu pensava ogni anno con tante donazioni. Non sappiamo quando, nel cuore della Signora Tina, sia nato l’amore per la Natura, forse sin dalla sua infanzia, o nell’età adulta, quando trascorreva il suo tempo libero nella casa di San Felice Circeo tra gli odori e i profumi della macchia mediterranea. Può essere che in quella natura selvaggia di straordinaria bellezza abbia riflettuto sull’importanza di tutelare il dono prezioso della natura e di fare qualcosa per far sì che esso venisse salvaguardato per il futuro. Così ha deciso di lasciare alla Lipu un importante legato testamentario in denaro che la Lipu ha utilizzato per finanziare interventi concreti e progetti finalizzati alla protezione dell’ambiente e della Natura.

L’amore lascia il segno

Capitava spesso, mentre erano seduti uno vicino all’altra sulla veranda della loro casa in provincia di Ascoli Piceno, che i coniugi Casarotti riflettessero su che futuro ci sarebbe stato dopo di loro. Sposati, senza figli, entrambi avevano un amore smisurato per gli animali e per la natura: dal gatto randagio a cui offrire cibo e ricovero, al piccolo uccello ferito a cui prestare soccorso e cure. Fu per questo che il Signor Nicola, prima di lasciarci, raccomandò a sua moglie di fare qualcosa di importante, qualcosa di cui avevano più volte parlato: lasciare il loro patrimonio per tutelare l’inestimabile valore e la bellezza della natura. Fu così che la Signora Gemma lasciò alla Lipu un bellissimo immobile del Seicento, un convento con un uliveto: un nobile gesto di sensibilità e fiducia.

Donazioni in vita

Una donazione è un gesto personale di grande intensità e ricchezza interiore. Devolvere dei beni alla Lipu quando si è ancora in vita ci dà la possibilità di vedere realizzati i nostri desideri. Per questo la Signora Clara ci ha regalato la sua bellissima casa in Toscana e la Signora Luisa un terreno a torbiera vicino all’Oasi Lipu Palude Brabbia.

Foto: A. Oldani GattiFoto: A. Oldani Gatti

Gesti in memoria di persone care...

Oggi sono sempre di più le persone che, in momenti delicati della loro vita, scelgono di fare una donazione in memoria per ricordare una persona cara scomparsa. La Signora Alida di Milano, Socia e donatrice Lipu dal 1977, attraverso la sua donazione in memoria dei due fratelli ha consentito la pubblicazione delle prime tre Guide didattiche Lipu.

Lunedì, 09 Settembre 2013 13:55

Centro Habitat Mediterraneo Ostia

Località Via dell'Idroscalo, (presso parcheggio Porto Turistico di Roma). Cap 00121 Ostia Lido (RM). Ad Ostia Lido, foce del Tevere (alle spalle del Porto di Roma)
Apertura al pubblico Il centro visite è aperto nelle giornate di lunedi-mercoledi-venerdi-sabato dalle ore 9 alle ore 13. Il sabato dalle 9 alle 13 vi è libero accesso all'oasi, mentre, previa prenotazione, sono possibili visite guidate durante tutti i giorni della settimana.
Come arrivare Da Roma, in automobile percorrere il Grande Raccordo Anulare uscita n. 28 Ostia - Via del Mare, prendere il lungomare di Ostia girando a destra (verso nord), percorrerlo tutto fino alla fine e girare obbligatoriamente a destra su Via Carlo Avegno. Percorrere la via fino alla fine e girare a sinistra su Via dell'Idroscalo e dopo la seconda rotatoria girare a sinistra entrando nel parcheggio del Porto Turistico di Roma. Nel parcheggio, il Centro Visite Mario Pastore è uno chalet in legno.
Superficie 20 ettari
sito web  
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono/Fax 375 5206522
Responsabile Ester Mantero

Il Centro Habitat Mediterraneo Lipu (CHM) si trova alla foce del Tevere, nei pressi dell'Idroscalo di Ostia. È un centro naturalistico realizzato in una zona precedentemente occupata da una discarica a cielo aperto, tristemente nota per essere stata teatro della morte di Pier Paolo Pasolini.

Nato come proposta alternativa ad un devastante oceanario (sorta di zoo-lager per animali che avrebbe distrutto l'intera foce del Tevere), dopo una difficile battaglia portata avanti dalla Lipu di Ostia a metà anni Novanta, è stato successivamente integrato dalle pubbliche amministrazioni al nuovo Porto Turistico di Roma, con, tra l'altro, un'importante funzione di mitigazione e compensazione ambientale.

Habitat

Sostieni questo paradiso di biodiversità, aiuta le Oasi LipuCon una donazione puoi permettere ad Oasi e Riserve di sopravvivere e agli animali di rimanere liberi e protetti nei loro preziosi habitat naturali.

AIUTA L'OASIcon una piccola donazione

Oggi il Centro Habitat Mediterraneo di Ostia (in fase di ulteriore espansione) comprende una riuscita ricostruzione ambientale di uno stagno costiero, nel quale, tra una lussureggiante vegetazione acquatica, ripariale e di macchia, sono già state censite oltre 200 specie di uccelli, con specie nidificanti rare come l'airone rosso (qui presente con la più importante colonia del Lazio), facilmente osservabile, tra gli altri, insieme a tuffetto, tarabusino, schiribilla, tarabuso, falco di palude, cavaliere d'Italia e a molti limicoli ed anatre, come la rara moretta tabaccata. 

Servizi e strutture

Un sentiero natura consente di raggiungere tre ampi capanni in legno per l'osservazione degli uccelli e strutture dedicate alla fotografia naturalistica, mentre un'aula didattica all'aperto ed il centro visite Mario Pastore ospitano iniziative culturali, di sensibilizzazione e ricerca, oltre alle tante iniziative di volontariato della Lipu Ostia (tra cui il primo soccorso di centinaia di animali selvatici l'anno).
Il luogo della scomparsa di Pasolini, dopo decenni di degrado, è stato recuperato ed attrezzato a giardino letterario, mentre più recentemente è stato istituito il Parco Letterario® Pier Paolo Pasolini.

Il centro dal 3 capanno (foto M. De Silvi)Il centro dal 3 capanno (foto M. De Silvi)

Da visitare in zona

Il centro storico liberty del Lido di Ostia e la Riserva Naturale Statale Litorale Romano: macchia mediterranea, ampie pinete e bosco misto, vegetazione umida e dunale, ambienti fluviali insieme a vaste estensioni di prato e terreni coltivati caratterizzano la riserva insieme ad un eccezionale patrimonio storico-archeologico (a soli 10 minuti dall'Oasi si trovano gli Scavi ed il borgo di Ostia Antica). All'interno della Riserva si trova l'Oasi Lipu di Castel di Guido.

Località Centro Recupero Giardino delle Capinere, Ferrara. via Porta Catena, 118
Apertura al pubblico Il Centro Lipu fa parte del Giardino delle Capinere, un'area verde gestita dalla Lipu situata all'ombra delle antiche mura estensi. Il Giardino è aperto alle visite tutto l'anno mercoledì 15,00-16,30 e sabato 10,00-11,30.

Le aperture domenicali, abbastanza frequenti durante la bella stagione, vengono annunciate sulla home page del sito web www.lipuferrara.it e sulla rispettiva pagina Facebook.
Come arrivare Dal centro città, bus n. 11. Con la propria auto, venendo dal centro città, prendere Viale Cavuor con direzione Ovest, svoltare a destra in Viale Po, quindi ancora a destra per Via Porta Catena, dove al numero 118 si trova il Centro Lipu, facile da individuare in quanto situato in un'area verde, dopo una rotonda stradale. Ampia possibilità di parcheggio.
Superficie 10.000 metri quadrati
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono/Fax tel 0532.772077 fax 0532.54810
Responsabile Lorenzo Borghi

Il Giardino delle Capinere di Ferrara è nato nel 1992 da un progetto Lipu finanziato dal Comune e dalla Provincia di Ferrara e dalla Regione Emilia-Romagna. Il Centro, all'interno del Giardino, sorge su un ex campeggio abbandonato e accoglie animali da tutta la Provincia di Ferrara e dai territori delle province di Rovigo, Mantova, Bologna e dalla Romagna.

Servizi e strutture

Il Centro Lipu, con 14 voliere di varia dimensione, ricovera 1000 animali all'anno. La struttura conta anche su un Centro Faunistico Didattico, un percorso tutto accessibile anche ai disabili (disponibile anche uno scooter elettrico), dove le voliere didattiche sono state realizzate con criteri innovativi e preferibilmente con materiali naturali, come legno e cannuccia. L'osservazione degli animali in degenza si svolge attraverso vetri antisfondamento a specchio, per garantire la tranquillità degli uccelli irrecuperabili.

Da visitare in zona

La città di Ferrara (città d'arte riconosciuta dalla Comunità Europea), l'Oasi Isola Bianca, il Delta del Po.

Lunedì, 09 Settembre 2013 10:34

Centro Recupero Animali Selvatici Bologna

Località Centro Recupero Fauna Selvatica Otus, Via Emilio Lepido 177 - Bologna
Apertura al pubblico I volontari sono presenti tutti i giorni della settimana, feriali e festivi. Apertura al pubblico: 8:30 – 13 e 16 – 19:30. 
Come arrivare  
sito web lipubo.weebly.com
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono/Fax 3805919219 (numero provvisorio per le emergenze)
Responsabile Nadia Caselli

Il Centro Recupero Animali Selvatici Lipu di Bologna è nato nel 1990. Da pochi giorni il Centro ha aperto una nuova, confortevole sede, in Via Emilio Lepido 177 a Bologna.

 

Servizi e strutture

Il Centro è  fornito di numerose tipologie di box per la degenza degli animali e si avvale di strutture esterne, sparse nel territorio bolognese, per la riabilitazione degli uccelli al volo prima del rilascio in natura. Il Centro si avvale del supporto di numerosi volontari e della preziosa collaborazione di veterinari.

 

Da visitare in zona

Oltre alla città di Bologna, meritano una visita il Parco di Monte Sole, il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, il Parco dell'Abbazia di Monteveglio

 

 

Venerdì, 06 Settembre 2013 10:51

I cambiamenti climatici

Venerdì, 06 Settembre 2013 10:03

C'è un tesoro nel nostro mare

Mercoledì, 04 Settembre 2013 11:37

Le altre norme sulla caccia

 

Oltre che dalla legge 157/92, la caccia è governata anche da altre leggi o regolamenti.

Vi è, ad esempio, la legge 394/91 del 6 dicembre 1991, cioè la legge quadro sulle aree protette, la cui finalità generali è quella di “dettare i principi fondamentali per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette”, per garantire e promuovere “la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese”.

All’articolo 11, la legge prevede alcune misure destinate a garantire il perseguimento delle finalità di cui all’articolo 1, tra cui due importanti divieti sull’attività venatoria: il divieto generale di caccia, nonché di cattura, danneggiamento e disturbo delle specie animali” (articolo11, comma 3) e il divieto di introduzione (salvo se autorizzato), da parte di privati, di armi, esplosivi e qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura (articolo 11 comma 3 lettera f).

Entrambi i divieti sono sanzionati penalmente dall’articolo 30, comma 1, con l'arresto fino a 6 mesi o con l'ammenda da euro 103 a euro 12911. Il comma 4 dell'articolo 11 prevede la possibilità di adottare delle deroghe, per l’Ente Parco, rispetto al comma 3 (uccisione, cattura ecc. di specie animali), in casi di particolare necessità come quelle relative a danni provocati dalla fauna o a forme di controllo faunistico.

Importante è poi il decreto n. 184/2007 “"Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)", emanato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. In esso sono contenute rilevanti previsioni per l’attività venatoria.

Il decreto detta le misure minime di conservazione per i siti della rete Natura 2000 e prevede, dunque, la regolamentazione di varie attività umane nei siti della rete, soprattutto le ZPS. Tra le attività regolamentate vi è anche la caccia, per cui si prevede (all’articolo 5, comma 1) una serie di misure inderogabili, valide per tutte le tipologie di ZPS, tra cui il divieto di:

  • caccia nel mese di gennaio, con talune eccezioni;
  • preapertura dell'attività venatoria, con l'eccezione della caccia di selezione agli ungulati;
  • caccia in deroga ai sensi dell'art. 9, paragrafo 1, lettera c), della direttiva Uccelli;
  • utilizzo di munizionamento a pallini di piombo all'interno delle zone umide (di ZPS e SIC);
  • ripopolamenti faunistici a scopo venatorio, con alcune eccezioni;
  • caccia a Pernice bianca, Combattente, Moretta;
  • attività di addestramento di cani da caccia prima del 1° settembre e dopo la chiusura della stagione venatoria, con alcune eccezioni;
  • costituzione di nuove zone per l'allenamento e l'addestramento dei cani e per le gare cinofile, nonché l’ampliamento di quelle esistenti.

 

Da considerare, infine, la legge n. 66 del 2006 che recepisce per l’Italia l’Accordo sulla conservazione degli uccelli migratori dell’Africa-Eurasia, comunemente detto AEWA.

L’Accordo prevede varie azioni a tutela degli uccelli migratori acquatici, tra cui il divieto di utilizzo, per le attivit&` di caccia, di munizioni al piombo nelle zone umide. Tale misura, che è finalizzata a prevenire o ridurre il fenomeno del Saturnismo causato negli uccelli acquatici dall’ingerimento di piombo e di altre sostanze tossiche, viene sempre più estesa all’intero territorio e all’intera attività venatoria, dunque non solo quella relativa alle zone umide. Ciò, a causa delle gravi conseguenze che l’ingestione diretta o indiretta del piombo provoca negli animali. Si consideri, in tale senso, il piombo ingerito dagli uccelli rapaci che si cibano di parti di selvaggina con tracce di piombo quali ad esempio le viscere degli animali abbattuti (che di solito vengono lasciate sul posto).

 

 

Martedì, 27 Agosto 2013 14:07

La lista rossa delle specie nidificanti

Le Liste Rosse delle specie nidificanti nascono con l’obiettivo di valutare il rischio di estinzione di un “taxon” (cioè un particolare gruppo di esseri viventi) nel breve periodo.

Delle 249 specie effettivamente valutate in Italia, il 55,9% è stato classificato “a Minore Preoccupazione” (Least Concern), il 10,5% Quasi Minacciato (Near Threatened) e il 29,5% rientra in una categoria di minaccia: il 2,4% “in Pericolo Critico” (Critically Endangered), il 9,9% “in Pericolo” (Endangered) e il 18,2% Vulnerabile (Vulnerable). Per il 3,6% delle specie valutate, i dati non sono stati ritenuti sufficienti per la valutazioni e quindi sono state classificate Carenti di Dati (Data deficient). In totale sono state classificate in “Pericolo Critico” 6 specie, di cui 4 appartenenti all’Ordine degli Accipitriformi (Gipeto, Capovaccaio, Grifone, Aquila di Bonelli) e 2 a quello dei Passeriformi (Forapaglie comune, Bigia padovana).

Le Liste Rosse sono redatte secondo linee guida prodotte dalla IUCN, Internazional Unione for Conservation of nature che permettono di creare liste sia a scala globale sia a scala regionale. Le conoscenze attualmente in possesso sugli uccelli nidificanti in Italia hanno permesso di classificare la gran parte delle specie valutate (Scarica la lista rossa delle specie in Italia 2011).

Ciononostante, le informazioni sono carenti ancora per un buon numero di specie. Nell’immediato futuro gli sforzi di ricerca dovrebbero essere indirizzati, oltre che nei confronti delle specie a priorità di conservazione, verso quelle caratterizzate da una marcata carenza di informazioni.

Utilizziamo cookie per favorire l'utilizzo del sito e ottimizzarne l'esperienza di navigazione. Continuando la visita del sito l'utente accetta l'utilizzo dei cookie. Maggiori informazioni