Lo Stato
Il Corpo Forestale dello Stato, oltre ad agire attraverso i propri comandi territoriali, ha formato un gruppo ad hoc, il Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA), specializzato nelle azioni contrasto del fenomeno.
Anche l’Arma dei Carabinieri svolge specifiche attività di vigilanza in materia venatoria, sia attraverso i Nuclei operativi ecologici (NOE) sotto il Comando Carabinieri Tutela Ambiente, sia con i comandi territoriali.
La vigilanza nelle aree protette è invece affidata, laddove esistenti, ai corpi dei Guardiaparco.
Qualsiasi ente che abbia la qualifica di Polizia Giudiziaria, limitatamente alle proprie funzioni, può e deve intervenire nella repressione dei reati venatori. Vari sono gli esempi di interventi operati dalla Polizia di Stato, dalla Guardia di Finanza e, in alcuni comuni, persino dalla locale Polizia municipale.
Le associazioni
La legge 157/1992 affida il compito di vigilanza venatoria anche alle guardie volontarie nominate dalle associazioni. In questo campo rientra l'attività della Guardie volontarie della Lipu.
Le nostre guardie venatorie e zoofile volontarie sono 80, organizzate in 12 nuclei presenti in varie regioni italiane. Le guardie Lipu hanno essenzialmente compiti di vigilanza sull'applicazione della legge in materia di caccia, possono redigere verbali per sanzioni amministrative e svolgere azioni di supporto alle forze di polizia giudiziaria nell’accertamento dei reati.
Il lavoro svolto dalle guardie Lipu nella vigilanza venatoria e nel contrasto al bracconaggio è ingente. Operando spesso fianco a fianco con Polizia, Carabinieri, Corpo Forestale e Polizie provinciali, hanno effettuato migliaia di controlli, elevato centinaia di multe, sequestrato migliaia di trappole e impianti per l’uccellagione, centinaia di munizioni ed armi, denunciato all’autorità giudiziaria centinaia di persone, sequestrato e restituiti alla vita selvatica migliaia e migliaia di uccelli.
Le Guardie Volontarie Lipu
Le Guardie volontarie Lipu hanno generalmente poteri di vigilanza anche su altre delicate circostanze ambientali, come la pesca nelle acque interne, l’inquinamento dell’acque, il ritrovamento di discariche abusive, gli abusi edilizi, il maltrattamento degli animali.
Come si diviene Guardia volontaria della Lipu? Anzitutto, è necessario essere soci e partecipare alla vita dell’associazione. In secondo luogo, avendo i requisiti previsti dalla legge, si presenta domanda per un corso formativo, che si conclude con un esame di abilitazione all’attività di vigilanza, svolto presso la Provincia o la Regione.
Fare la Guardia Lipu non è uno scherzo. Questo è un principio che va tenuto a mente. SI tratta di un’attività molto seria e impegnativa, non priva di rischi e di responsabilità ma al tempo stesso portatrice della soddisfazione di operare per la legalità ambientale, la difesa della natura, il bene comune.