Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia

Oasi e Riserve Lipu

Piccoli gioielli di biodiversità per proteggere il nostro patrimonio ambientale

L'industria e l'edilizia rubano ogni giorno metri preziosi di aree verdi e terreni fertili al nostro territorio, con un impatto devastante sull'agricoltura, sul patrimonio paesaggistico e sulla biodiversità.

Da 50 anni la Lipu lotta per salvare angoli di natura incontaminata dalla cementificazione e preservare l'habitat della nostra fauna. Oggi le Oasi e le Riserve Lipu presenti sul territorio ospitano più di 5.000 specie animali e vegetali, un vero patrimonio naturale che si estende per migliaia di ettari.

Oasi Lipu Palude BrabbiaOasi Lipu Palude BrabbiaLe Oasi Lipu sono fondamentali per la salvaguardia di specie di notevole importanza dal punto di vista della conservazione, perché minacciate di estinzione o presenti solo in pochissime aree. Le Oasi sono anche un luogo di riproduzione per alcune specie "simbolo"come la Cicogna bianca, il Capovaccaio, il Falco della regina e varie specie di anatre.

Un vero patrimonio di uccelli e fiori, rettili e pesci, alberi e mammiferi, insetti, anfibi e funghi, inseriti in un'ampia varietà di paesaggi ed ecosistemi; un piccolo, ma concreto ed efficace contributo alla tutela della biodiversità del nostro Paese. Ecco cosa sono le Oasi e le Riserve Lipu.

Con una donazione puoi contribuire a lavori di manutenzione quotidiana come ridipingere un capanno, aggiustare un camminamento in legno, ripulire un sentiero, piccoli gesti che permettono alle Oasi di sopravvivere consentendo alle persone di ritrovare il contatto con la natura.

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Il pensiero di Danilo Mainardi

Danilo Mainardi, Presidente onorario della Lipu, all'Oasi di Torrile (foto: Archivio Lipu)Danilo Mainardi, Presidente onorario della Lipu, all'Oasi di Torrile (foto: Archivio Lipu)

“Immaginate un posto dove la natura è protetta, anzi di più, dove è padrona di dare la vita ai suoi processi vitali e di evolversi con la minima interferenza dell'Uomo. E immaginate questo posto pieno di piante e di fiori selvatici che crescono liberamente, di acque ancora limpide dove si possono osservare piccoli animali ormai sempre più rari, come i grigi gamberi di acqua dolce o i guizzanti temoli, e poi gli uccelli, centinaia di uccelli che vanno e vengono, costruiscono il loro nido, allevano i piccoli con la sola preoccupazione di sfamarli e di difenderli dai predatori naturali, anch'essi presenti in assoluta libertà. A un posto così non si poteva che dare un solo nome: "oasi"

Un nome che certo non abbiamo inventato noi e che forse ricorda un po' troppo l'assedio che la natura spesso deve subire. Ma anche un nome appropriato che offre subito l'idea di cosa il visitatore possa aspettarsi, in questi luoghi. E così, quando nel 1979 un gruppo di appassionati (in realtà ci definivano in un altro modo) si mise in testa di creare la prima oasi della Lipu in una bella zona umida del Cuneese, a Crava Morozzo, non immaginava certo che avrebbe innescato un incredibile meccanismo in grado di creare una vera e propria collana di "perle di natura", che ad oggi ammonta a quasi 30, tante sono le oasi ed i centri gestiti dalla nostra Associazione. Una "collana" o meglio una "rete" di aree protette che rappresenta uno dei risultati più tangibili della Lipu, chiamata ormai a gestire direttamente, spesso dalle pubbliche amministrazioni, migliaia di ettari di natura italiana.

Oggi, terminata la fase pionieristica nella quale si interveniva soprattutto sulla base delle opportunità che capitavano di volta in volta, la Lipu ha iniziato a muoversi sulla base di strategie mirate. Per questo cerchiamo di attivare nuove oasi in zone strategiche per la presenza di habitat o di uccelli (come nelle ormai famose IBA) oppure in siti che possono diventare ottimi esempi di tutela e gestione da "esportare" in zone analoghe. Insomma, le opportunità stanno diventando sempre più priorità, l'offerta di fruizione che la Lipu è in grado di offrire al suo pubblico di appassionati si è ampliata, ma si è anche esteso l'impegno per dare sempre più un risposta qualitativa di buona gestione di questi luoghi, per i quali i finanziamenti rimangono piuttosto scarsi ancora in molte situazioni.”

Danilo Mainardi (1933-2017),
Presidente Onorario Lipu

 

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