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I cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici "Caos", Guido Scarabottolo
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Una babele di specie costrette a condividere uno spazio ristretto, il pinguino che convive con lo struzzo: l'immagine del caos causato dai cambiamenti climatici. E’ così che Guido Scarabottolo immagina un futuro in cui gli equilibri naturali sono stravolti dalle azioni insensate dell'uomo.

Quello dei cambiamenti climatici, e in particolare del riscaldamento globale, è uno dei maggiori problemi del nostro tempo, con ricadute innumerevoli di ordine sociale, economico, demografico e, naturalmente, ambientale.

La rapidità con cui la temperatura media globale sta salendo ci dice della gravità della questione: dai 13.7° di un secolo fa agli attuali 14.5 °C, variazione straordinaria se si considera che un aumento della temperatura di 2 °C sarebbe equivalente alle condizioni più torride degli ultimi 2 milioni di anni. Ancor più preoccupante è il fatto che la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera sia oggi la più elevata da quando l’uomo è comparso sulla terra.

Siamo dunque di fronte una delle più grandi sfide (assieme, ad esempio, alla perdita di biodiversità) che l’umanità dovrà affrontare e risolvere nei prossimi decenni. La nostra vita, il nostro benessere e la stessa esistenza di molte specie animali e vegetali sono messi a rischio da cambiamenti di questa entità, per molti versi irreversibili e dalla portata imprevedibile. Noi dipendiamo dagli ecosistemi e dai servizi che questi svolgono a nostro vantaggio, come la produzione di ossigeno, la purificazione dell’acqua, la produzione di suolo.

Ma solo ecosistemi in buona salute saranno in grado di affrontare i cambiamenti in atto e di continuare a svolgere queste preziose funzioni. Un ecosistema che perde biodiversità rischia di non potersi adattare.
Per questo, cambiamenti climatici e crisi della biodiversità sono due sfide da affrontare congiuntamente.
Cosa possiamo fare? Lavorare per l’adattamento, la mitigazione l’inversione (per quanto possibile) della rotta.

Dobbiamo ridurre le emissioni inquinanti dell’atmosfera facendo ricorso al risparmio, all’efficienza energetica e alle fonti di energia rinnovabile rispettose della natura; dobbiamo promuovere un’agricoltura con maggiore varietà di raccolti e in generale più ecologica; dobbiamo utilizzare l’acqua in modo più efficiente; dobbiamo costruire edifici con tecniche più efficaci e avanzate; e dobbiamo garantire una conservazione a lungo termine della biodiversità attraverso un attento monitoraggio di specie e habitat, l’aumento delle aree protette, una loro migliore gestione nonché l’aumento della connessione ecologica.

Da anni la Lipu e BirdLife International si dedicano al rapporto tra cambiamenti climatici e biodiversità. A fronte del grave problema che interessa la regione Mediterranea, a rischio di desertificazione assieme alle sue foreste (per non parlare dell’acqua, che vi diverrà un bene sempre più raro e prezioso), la Lipu sta ad esempio conducendo il progetto “Mosaici Mediterranei”. Un programma di “adattamento ai cambiamenti climatici”, sostenuto dalla Fondazione MAVA, che prevede azioni di conservazione della biodiversità, riduzione del rischio di incendio, buone pratiche nella gestione forestale e realizzazione di corridoi ecologici. Un contributo specifico ma esemplare di un certo tipo di azioni utili a far fronte a questo grande problema, i cambiamenti climatici, che tutti assieme dobbiamo affrontare, mitigare e per quanto possibile risolvere.

Venerdì, 06 Settembre 2013 10:51

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