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Caccia, nel mirino due milioni di allodole

Un'allodola nel disegno di Maria Elena Ferrari/Arch. Lipu Un'allodola nel disegno di Maria Elena Ferrari/Arch. Lipu
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Quasi due milioni di allodole saranno uccise durante la prossima stagione venatoria. Lo denuncia la Lipu-BirdLife Italia alla vigilia dell’apertura della caccia in Italia, in programma domenica 18 settembre.
La caccia all’allodola, che apre il 1° ottobre per chiudersi il 31 dicembre, comporterà un grave danno alla popolazione di questa specie, che è calata del 45% nel periodo 2000-2014 soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Sono 1,8 milioni gli esemplari abbattuti ogni anno nel nostro Paese, pari al 73% del totale delle allodole uccise in Europa.
Per fermare questa strage e chiedere la cancellazione dell’allodola dalla lista delle specie cacciabili, la Lipu, dallo scorso mese di giugno, ha attivato una petizione sul proprio sito grazie alla quale ha già raccolto oltre 30mila firme.

NO ALLA CACCIAL'allodola ci chiede solo di poter continuare a cantare. Firma l’appello per chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di cancellare l'allodola dalle specie cacciabili.

FIRMA LA PETIZIONE
Ferma questa strage

“Nostro obiettivo – dichiara il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria - è ottenere un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che vieti la caccia all’allodola, specie non più in grado di sopportare la pesantissima pressione venatoria cui è soggetta, in Italia e non solo ”.
Classificata come “Vulnerabile” dalla Lista rossa italiana, l’allodola, oltre a essere decimata dai cacciatori, grazie anche all’illecita e furbesca pratica di non annotare gli esemplari abbattuti sugli appositi tesserini, è minacciata dall’agricoltura intensiva: nidificando direttamente sul terreno, lo sfalcio dei prati in pieno periodo di nidificazione causa la distruzione del nido e la morte dei piccoli.
“Chiediamo ai cittadini di sostenerci firmando la petizione sul nostro sito – conclude il presidente Lipu – Raccolte le 50mila firme, chiederemo al presidente del Consiglio Matteo Renzi di proteggere in modo pieno e definitivo questa specie preziosa e bellissima”.

SCHEDA ALLODOLA
In Italia l’allodola è nidificante, migratrice e svernante. Si riproduce in campi coltivati, pascoli, brughiere, praterie montane, prati stabili, medicai, dune sabbiose e steppe. La specie si trova in un “cattivo stato di conservazione”, e secondo la Lista rossa italiana è “Vulnerabile”. Secondo i dati Mito 2000, il suo calo è stato pari al 45% nel periodo 2000-2014. In Europa il suo declino si è fatto da “moderato” a “forte” in ben 19 paesi su 23 in Europa.
A livello europeo, secondo BirdLife International, l’allodola è “Spec 3”, ossia è in declino in Europa ma non si concentra nel continente. Gli unici paesi europei in cui la specie è ancora cacciabile sono, oltre all’Italia (vedi Legge 157/92), la Francia, la Grecia, la Romania, Malta e Cipro (Allegato II/2 Direttiva Uccelli).
 

Venerdì, 16 Settembre 2016 13:48

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