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Caccia, Lipu denuncia 7 persone nel Lazio

Un esemplare di tortora dal collare, foto LuigiSebastiani Un esemplare di tortora dal collare, foto LuigiSebastiani
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Sette guardie volontarie dell’associazione ambientalista sono riuscite a bloccare diversi cacciatori per violazioni alla legge 157/92 e in materia di armi.

E' successo durante due importanti servizi di vigilanza venatoria attivati dalla delegazione romana della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) nelle prime giornate di preapertura della stagione venatoria nel Lazio.

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I servizi effettuati nei comuni di Roma, Cerveteri e Santa Marinella hanno consentito alle guardie della Lipu di denunciare una persona per porto abusivo di arma da fuoco e altre sei persone per abbattimento di specie non consentite. Sei in totale i fucili sequestrati dalla Polizia Locale della Città Metropolitana di Roma Capitale e dai Carabinieri chiamati per collaborare agli interventi di rito.
Nei carnieri dei cacciatori bloccati in flagranza sono state rinvenute 15 tortore dal collare abbattute (specie non cacciabile) delle quali due ancora vive subito inviate al Centro di recupero della fauna selvatica della Lipu di Roma. Nel corso dell’intervento di vigilanza venatoria, anche due piccioni domestici trovati ormai morti sono stati sequestrati, mentre altri cacciatori sono stati sanzionati per violazioni amministrative.

“La preapertura della caccia non causa solo un danno biologico alle popolazioni di uccelli, come la tortora selvatica, che godono di uno stato di conservazione sfavorevole, ma dimostrano come l’incuranza dei cacciatori e il mancato rispetto delle norme sia a livelli incredibili, favorito dalla scarsa vigilanza sul territorio - denuncia il presidente della Lipu, Fulvio Mamone Capria - La regione Lazio, così come tante altre, rischia di esporre l’Italia nei confronti dell’Unione europea per il mancato rispetto delle direttive comunitarie” .
“Aver constatato un enorme numero di illeciti – commenta Luca Demartini coordinatore delle guardie della Lipu di Roma – ci scoraggia molto, soprattutto avendo riscontrato nei carnieri specie abbattute non cacciabili. Ci auguriamo che la nostra azione di controllo sul territorio sia un monito severo ma anche uno sprone fortemente educativo. In questo senso – prosegue Demartini - ci auguriamo che la Città Metropolitana di Roma Capitale si attivi celermente al fine di sostenere l’opera delle Guardie Venatorie Volontarie, superando quelle incertezze procedurali in cui ci si è trovati in seguito al riordino delle Province.
“Ringraziamo – conclude – il personale della Polizia Locale della Città Metropolitana di Roma Capitale e i Carabinieri per aver coadiuvato le fasi di sequestro delle armi e le denunce all’Autorità giudiziaria”.
 

Lunedì, 05 Settembre 2016 16:56

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