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Dove fare Birdwatching in Italia

Dove fare Birdwatching in Italia Oasi di Massaciuccoli (foto Archivio Lipu)
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Nord, Sud, isole, ecco alcuni dei luoghi più suggestivi e consigliati per fare Birdwatching in Italia.

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Dalle foreste alle zone umide, dalle zone collinari e montane alle rocce sul mare, una grande varietà di ambienti e un tripudio di voli, colori, versi, abitudini: è il Birdwatching in Italia, con la Lipu, per appassionarsi e conoscere.

Foresta del Tarvisio (Friuli Venezia Giulia)

Fare Birdwatching

La foresta del Tarvisio, tipica foresta alpina costituita essenzialmente da faggio, pino nero, abete bianco, abete rosso e pino silvestre, occupa una superficie di circa 26 mila ettari e si trova in Friuli Venezia Giulia, al confine con la Slovenia. Numerose specie di rapaci diurni e notturni sono osservabili nella Foresta, tra cui il Grifone, l’Astore, l’Aquila reale, la Civetta capogrosso, la Civetta nana. Molto importante è anche la presenza di Gallo cedrone, Gallo forcello, Pernice bianca, Francolino di monte, Picchio nero, Picchio cenerino e Picchio tridattilo. Oltre il birdwatching, si segnala anche la presenza dell’Orso bruno.

Riserva Lipu di Torrile e Tre Casali (Emilia Romagna)

Storica Oasi e gioiellino della Lipu, distante pochi chilometri da Parma, la Riseva di Torrile è una zona umida ricreata su un vecchio terreno agricolo. Meta molto ambita da birwatchers e fotografi naturalisti, Torrile permette l’osservazione di numerose specie di uccelli in modo piuttosto facile grazie alla presenza di capanni per l’osservazione. Qui è presente un’importante garzaia che ospita, nel periodo riproduttivo, Airone cenerino, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Garzetta, Airone bianco maggiore. Notevole è la presenza di una colonia di Cavaliere d’Italia e Sterna comune. In inverno si registra la presenza di numerose specie di anatre mentre in primavera sono moltissimi i limicoli che giungono a Torrile per sostare.

Delta del Po (Emilia Romagna – Veneto)

Vastissima area a cavallo far Emilia Romagna e Veneto, il Delta del Po è una delle zone umide italiane di importanza internazionale e più attrattive per i birdwatchers, non solo italiani. In qualsiasi stagione è possibile osservare moltissime specie e un considerevole numero di uccelli. Qui nidificano Fenicottero, Spatola, Airone rosso, Tarabusino, Tarabuso, Sgarza ciuffetto, Marangone minore, Sterna comune, Gabbiano comune, Gabbiano roseo, Gabbiano corallino, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Beccaccia di mare, Falco di palude, Albanella minore, Volpoca. In inverno é possibile osservare, oltre alle migliaia di diverse specie di anatre, anche un migliaio circa fra Oca selvatica e Oca lombardella. In primavera possono essere osservati migliaia di limicoli in migrazione.

Oasi Lipu Massaciuccoli (Toscana)

Inserita nel Lago di Massaciuccoli, l’Oasi Lipu, oggi Riserva, è caratterizzata dalla presenza di un vasto canneto e ospita un gran numero di specie di uccelli. In inverno, il lago è popolato da Svasso maggiore, Cormorano, Airone cenerino, Garzetta, Airone guardabuoi e centinaia di individui di ogni specie di anatra. In primavera l’oasi è interessata dalla migrazione di migliaia di limicoli e di centinaia di individui di Mignattino, Mignattino piombato e Mignattino alibianche. Tra le specie nidificanti si annoverano Airone rosso, Tarabuso, Falco di palude, Cavaliere d’Italia e diverse specie di passeriformi.

Parco Nazionale d’Abruzzo (Abruzzo – Lazio - Molise)

Una delle aree naturalistiche storicamente più importanti d’Italia. Qui vivono ancora i grandi mammiferi: Cervo, Camoscio d’Abruzzo, Lupo, Orso bruno, ma anche per gli uccelli l’area è molto importante e dunque in grado di regalare grandi soddisfazioni ai birdwatchers. Gufo reale, Aquila reale, Astore, Falco pellegrino sono le specie di rapaci più significative. Al Parco d’Abruzzo si possono inoltre osservare le tipiche specie montane: Coturnice, Picchio dorso bianco, Merlo acquaiolo, Gracchio corallino, Gracchio alpino, Tordela, Rondine montana, Fringuello alpino, Sordone, Picchio muraiolo, Balia dal collare, Zigolo muciatto, Codirossone, Spioncello.

Monti della Tolfa (Lazio)

Vasta area collinare in prossimità del mare, caratterizzata da agricoltura estensiva tradizionale, pascolo, vaste aree incolte, zone di macchia. Pur trovandosi a pochi chilometri da Roma, quest’area è ancora caratterizzata da una naturalità eccezionale e soprattutto per gli uccelli riveste un’importanza particolare. Qui possiamo osservare diverse specie di rapaci: Nibbio reale, Nibbio bruno, Albanella minore, Biancone, Poiana, Falco pecchiaiolo, Lodolaio, Lanario, Falco pellegrino. Durante il periodo riproduttivo possono invece essere osservati la Ghiandaia marina, il Cuculo dal ciuffo, l’Upupa, lo Zigolo capinero, la Tottavilla e molte altre specie di passeriformi tipiche della macchia mediterranea.

Saline di Margherita di Savoia (Puglia)

Una delle più importanti zone umide del sud Italia, offre grande birdwatching e osservazioni interessanti in tutte le stagioni dell’anno. Durante le migrazioni possono essere osservati migliaia di limicoli, soprattutto Piovanello pancianera, Combattente, Pittima reale, Chiurlo, oltre a varie specie di rapaci, sterne e mignattini. Nel periodo riproduttivo possono essere osservati Cavaliere d’Italia, Avocetta, Fraticello, Gabbiano roseo. L’autunno e l’inverno sono periodi di anatre, che qui giungono dal nord Europa: Fischione, Volpoca, Mestolone, Alzavola, Codone le specie più rappresentative. E’ inoltre possibile osservare Svasso collorosso, Svasso piccolo, Svasso maggiore, Avocetta, Piovanello pancianera, Airone bianco maggiore.

Oasi Lipu Gravina di Laterza (Puglia)

Questa suggestiva Oasi Lipu è costituita da un gola rocciosa il cui habitat, essenzialmente rupicolo, crea le condizioni per la sopravvivenza di particolari specie di uccelli. Qui nidificano il Capovaccaio, una delle specie più rare e minacciate d’Italia, il Grillaio, il Lanario, il Gufo reale. Nel periodo riproduttivo possono essere osservate anche molte altre specie come Ghiandaia marina, Corvo imperiale, Monachella, Zigolo capinero. Interessante la presenza nell’Oasi di due specie particolari di rettili: il Colubro leopardiano e il Geco di Kotschy.

Stretto di Messina (Calabria – Sicilia)

Lo Stretto di Messina rappresenta un punto di cruciale importanza per la migrazione dei rapaci in Europa e attira birdwatchers da tutta Europa. Qui ogni primavera circa 40 mila rapaci e centinaia di cicogne, a partire dalla metà di aprile fino alla seconda metà di maggio, passano in migrazione diretti alle aree riproduttive nel nord Europa. La specie più rappresentativa è il Falco pecchiaiolo, con circa 30 mila individui censiti, seguita da Falco di palude, Nibbio bruno, Albanella minore, Falco cuculo, Gheppio, Lodolaio, Grillaio, Poiana, Aquila minore, Falco pescatore e il rarissimo Capovaccaio. Oltre ai rapaci, possono essere osservate Cicogne bianche e nere e migliaia di passeriformi.

Riserva Lipu Saline di Priolo (Sicilia)

Istituita in seguito a un enorme opera di recupero ambientale, la Riserva Lipu di Saline di Priolo riveste particolare importanza per la fauna migratrice e nidificante. Qui possono essere osservati, fra le centinaia di anatre e migliaia di limicoli che frequentano l’area: Pollo sultano, Fraticello, Tuffetto, Cavaliere d’Italia Gambecchio, Piovanello pancianera, Fenicottero, Falco di palude, Gabbiano corallino, Gabbiano roseo, Sterna comune, Sterna maggiore, Cannaiola, Pendolino, così come l’Occhione nella vicina Penisola Magnisi.

Linosa (Sicilia)

L’isola di Linosa, con le sue 10 mila coppie, ospita la seconda colonia mediterranea di Berta maggiore. Il momento migliore per osservare le berte è al tramonto nei mesi tra maggio e agosto, quando gli adulti sostano in mare in gruppo in attesa dell’oscurità per entrare in colonia. Sull’isola ci sono diverse piccole imbarcazioni che portano i birdwatchers o semplici curiosi ad osservarle più da vicino, cercando comunque di non arrecare disturbo. Da ottobre l’isola è interessata da un interessante flusso di uccelli migratori soprattutto passeriformi, alcuni dei quali molto rari come ad esempio il pigliamosche pettirosso, lo zigolo minore, il luì forestiero.

Oasi Lipu Carloforte (Sardegna)

L'Oasi Lipu di Carloforte presenta una notevole varietà di ambienti naturali che le conferiscono un aspetto davvero selvaggio. L’area rappresenta un importante luogo di sosta e nidificazione per moltissime specie di uccelli, tra cui la più rara e importante è senz’altro il Falco della regina, simbolo del luogo e attrazione per tanti birdwatchers. Circa 100 le coppie del falco che nidificano sulle scogliere, a picco sul mare, per uno spettacolo di grande fascino. Ma a Carloforte si possono osservare anche altre specie: sul mare, il rarissimo Gabbiano corso e il Marangone dal ciuffo; tra gli arbusti della macchia mediterranea trovano invece rifugio una notevole varietà di piccoli Passeriformi come l'Occhiocotto, la Magnanina, la Magnanina sarda, la Sterpazzolina.

Stagni costieri di Cagliari (Sardegna)

I stagni a ridosso della città di Cagliari rappresentano un formidabile sistema di zone umide dove sono state censite più di 200 specie di uccelli. Qui nidificano: Fenicottero, Pollo sultano, Mignattaio, Garzetta, Airone guardabuoi, Avocetta, Cavaliere d’Italia, Sterna zampenere, Sterna comune, Gabbiano roseo. Durante le migrazioni e nel periodo invernale, gli stagni sono frequentati da centinaia di anatre, tra cui Moretta tabaccata e Volpoca, migliaia di limicoli, come l’Albastrello, la Beccaccia di mare, il Piovanello maggiore, e decine di specie di passeriformi quali Forapaglie, Magnanina e Sterpazzolina.

 

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