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Nuove aree per gli uccelli dell'Oasi Celestina

Nuove aree per gli uccelli dell'Oasi Celestina
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Grandi sorprese, nella prossima primavera, per gli uccelli migratori che arrivano dall’Africa, come il cavaliere d’Italia. 

Sono infatti terminati nei giorni scorsi i lavori concordati tra Consorzio di Bonifica Emilia Centrale (CBED) e Lipu per aumentare, all’interno dell’Oasi Celestina, la superficie utile alla sosta e alla riproduzione degli uccelli acquatici. E non sarà nemmeno necessario attendere la primavera per apprezzare l’importanza e l’utilità degli interventi effettuati: già in questi giorni anatre e limicoli stanno popolando le nuove lingue di terra sulle sponde e oltre 10 nuove isole che sono state realizzate all’interno del lago più grande.
E ancora, fungendo l’Oasi Lipu Celestina anche da cassa d’espansione a servizio della rete di canali di bonifica del territorio di Campagnola e Novellara, è stato inoltre realizzato un manufatto regolatore all’ingresso della vasca grande. Lo scopo è minimizzare il rischio che queste isole vengano sommerse dalle piene.
Proprio il Consorzio di Bonifica ha deciso di finanziare gli interventi, di cui ormai, dopo circa quindici anni di “vita” dell’oasi, si sentiva la necessità. Le due isole originarie erano infatti quasi del tutto erose dall’azione dell’acqua e le sponde si presentavano ripide e poco adatte ad ospitare gli uccelli, limitando anche la crescita di vegetazione palustre .
“L’Oasi della Celestina – fa presente Domenico Turazza, direttore del Consorzio di bonifica Emilia Centrale - costituisce l’esempio di come le opere di bonifica, e più in generale, le opere idrauliche, rappresentano nel nostro territorio di pianura – uno dei più antropizzati al mondo – una delle rare riserve di biodiversità. In questo caso un’opera che dal punto di vista idraulico funge da cassa di laminazione delle piene, analoga anche se più piccola di quella gestita dal Consorzio a Cà de Frati in Comune di Rio Saliceto, rappresenta un riparo sicuro per gli uccelli ed in particolar modo quelli migratori. Ciò a dimostrazione che la bonifica comporta anche indubbi vantaggi all’ambiente.”
“Le opere realizzate – commenta Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia - hanno lo scopo generale di incrementare la biodiversità dell’area, che, ricordiamo, è anche sito Natura 2000. Ci aspettiamo dunque che, nella prossima primavera, il cavaliere d’Italia, la sterna comune e magari il corriere piccolo possano tornare nell’oasi e nidificare nelle nuove isole, con numeri più significativi rispetto agli ultimi anni. Grazie al Consorzio di bonifica per l’attenzione e la disponibilità dimostrate, a supporto delle richieste dell’Associazione”.
Gli interventi sono stati autorizzati dalla Regione Emilia-Romagna e testimoniano della buona collaborazione esistente tra Lipu, proprietaria e gestore dell’oasi, il Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale, l’ente che la realizzò nei primi anni 2000 ricavandola da un campo coltivato che la benemerita Maria Celestina Freddi ha dato in lascito alla Lipu, e il Comune di Campagnola Emilia, con cui la Lipu ha, fin dall’inizio, una convenzione per la sua gestione ordinaria insieme alla Provincia Reggio Emilia.

(Comunicato stampa della Lipu e del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale).
 

Martedì, 17 Gennaio 2017 10:36

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