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Oasi Cesano Maderno, un passo verso l'Europa

Picchio verde - Luigi Sebastiani Picchio verde - Luigi Sebastiani
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Con la sottoscrizione della "Dichiarazione di Intenti", effettuata questa mattina al Centro Alex Langer presso l'Oasi floro-faunistica cesanese gestita dalla Lipu, un nuovo passo è stato fatto per l'ampliamento del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) dei Boschi delle Groane situati all'interno dell'omonimo Parco. 

Un passo di rilievo alla luce del fatto che il riconoscimento, da cui discende in primo luogo una maggior tutela dell'area, viene rilasciato in sede Comunitaria dall'Ue, passando per il ministero dell'Ambiente e in primo luogo dalla Regione Lombardia. Ad essere interessati dal protocollo non sono solo i Comuni di Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto e Limbiate - e con essi il Parco delle Groane che gestisce il SIC e la Lipu che cura parte dell'area umida interessata -, ma l'intera provincia di Monza e Brianza: una volta terminato l'iter infatti, si potrà contare su di un'ulteriore valenza e su di una maggior tutela ambientale sul territorio. A testimonianza del rilievo del momento, alla sottoscrizione sono intervenuti il sindaco di Cesano Pietro Luigi Ponti in qualità di ospite, i colleghi Dante Cattaneo di Ceriano Laghetto, Giuliano Soldà di Bovisio Masciago e Raffaele De Luca di Limbiate, accanto al presidente del Parco delle Groane Roberto Della Rovere ed al presidente nazionale della Lipu Fulvio Mamone Capria.

Dal testo del documento siglato, si rileva come nel corso degli anni il Comune di Cesano Maderno, Lipu e Parco delle Groane abbiano svolto lavori di riqualificazione ambientale e naturalistica per la realizzazione della zona umida di Cesano Maderno, dove oggi sono presenti "habitat e specie di anfibi e uccelli di cui alla Direttiva 82/43/CCE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, riconosciuti di rilievo per la costituzione di una rete ecologica europea di Zone speciali di conservazione denominata < Natura 2000 >".

In altri termini nelle aree interessate dall'ampliamento SIC - che ricadono anche nei Comuni di Ceriano Laghetto, Limbiate e Bovisio Masciago -, grazie ad un attento e paziente lavoro di ricollocazione e ricostruzione ambientale, è stato realizzato un habitat tipico della zona così com'era prima dello sfruttamento industriale di cui l'area è stata oggetto nel secolo scorso, che perciò oggi è tanto più necessario tutelare e garantire quale simbolo di 'rinascita verde'. Da ciò, l'impegno dei sottoscrittori alla conservazione degli spazi e delle specie vegetali ed animali presenti, per una diffusione della cultura dell'ambiente ed una divulgazione della possibilità di fruizione anche educativa dei luoghi.

E' stato il primo cittadino di Cesano Maderno e presidente della Provincia di Monza e Brianza, Pietro Luigi Ponti, ad illustrare il significato dell'iter cui si è dato avvio con la Dichiarazione, che è "testimonianza di una volontà e di una necessità di tornare a guardare all'ambiente ponendolo al centro del nostro orizzonte di interventi, su cui reimpostare gli stili di vita.
La salvaguardia e la cura dell'ecosistema non devono essere visti come elementi accessori o come interventi da effettuare a spot, ma piuttosto come precisi indirizzi di condotta quotidiani.
Da ciò l'importanza del protocollo sottoscritto per il riconoscimento della nuova area quale SIC - ha concluso -, per un sempre maggior equilibrio del territorio".

"Esprimiamo la nostra soddisfazione per la sottoscrizione della Dichiarazione e per l'accordo con Parco e Comuni - ha dichiarato il presidente della Lipu-BirdLife Italia Fulvio Mamone Capria -. La base per il riconoscimento dell'Oasi in rete Natura 2000, una rete fatta di aree protette ma anche di conoscenze e opportunità a livello comunitario, è un ulteriore riconoscimento del valore naturalistico dell'Oasi da un lato e, dall'altro, delle attività gestionali che conduciamo da oltre 15 anni.
Auspichiamo adesso che la Regione Lombardia possa riconoscere questo accordo per permettere all'Associazione, al Parco e ai Comuni, di avviare nuove progettualità nell'area dell'Oasi. Come sempre, per la natura e la gente".

L'intervento del Parco delle Groane ha concluso sottolineando come l'ampliamento del SIC consentirebbe nel prossimo futuro di poter gestire in forma unitaria e coordinata ambienti del tutto similari tra loro, operare in un'ottica di continuità territoriale mettendo in atto tutte le iniziative più opportune per garantire la connettività e uno sviluppo di rete ecologica, con possibilità di scambio fra le diverse popolazioni.
 

 

Venerdì, 27 Maggio 2016 14:45

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