Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia

Io, Ada, Franco e la prima oasi Lipu

Folaga, di Mauro Brambilla Folaga, di Mauro Brambilla
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A metà degli anni Settanta la prospettiva di creare dal nulla ambienti naturali dedicati esclusivamente agli uccelli era cosa che galvanizzava gli animi più smaniosi di fare qualcosa di concreto. 

La parola wildlife management era affascinante; così Ada, Franco ed io ci buttammo, con un po’ di incoscienza, nel progetto Crava Morozzo che sarebbe diventato nel 1978 la prima Oasi della Lipu.
Parlare di frenesia creativa che aveva qualcosa di febbrile è dire poco: ballammo e ridemmo nel pioppeto appena acquistato e sotto il portico della cascina in un grigio pomeriggio d’autunno, misurando a passi nel fango l’area in cui sarebbe sorto l’attuale stagno. Poi la lunga trafila burocratica con l’indulgente Regione, i problemi coi cacciatori, pescatori, agricoltori, noi sempre sostenuti da un Sindaco aperto e lungimirante. La Piaggio finanzia l’acquisto e finalmente si fa lo scavo; si rimane col fiato sospeso: l’acqua rimane o se ne va sul terreno ghiaioso? Tutto perfetto, da manuale. Gli uccelli capiscono al volo, come sempre. Ed è una folla di aironi, folaghe, anatre. Ce n’era proprio bisogno. Franco, il nostro Robinson Crusoe, costruisce capanni, zattere, palizzate: sembriamo tutti pionieri nel Far West.
A fine anni Ottanta arriva il Parco della Valle Pesio; sono anni dove si ristruttura il Centro Visite, grazie al contributo regionale, e si pongono le basi della Riserva naturale Crava Morozzo. L’inizio del nuovo secolo sono anni di attività febbrili fra Lipu e Parco, collaborazioni, nuovi progetti di ampliamenti, scuole ed eventi; la Riserva cresce e viene frequentata da molte migliaia di visitatori.
Poi l’area finalmente si allarga con un nuovo stagno a levante e a ponente con il terreno Bertero Stuardi per il quale occorrono, con l’aiuto del Parco del Marguareis, più di 10 anni per la conversione in palude: tanto è il prezzo dei vincoli e della burocrazia (unito il tutto alla penuria di fondi).
A dicembre 2014 la donazione alla Lipu dei 22mila metri quadrati del nuovo stagno da parte dei nostri generosi soci Luigi Bertero e Caterina Stuardi. Questa volta, la danza della vittoria per celebrare la conquista, si è fatta in trattoria. Mutato il rituale ma non la dedizione e l’entusiasmo.

(di Tomaso Giraudo, fondatore dell'Oasi Crava Morozzo)

Leggi la notizia sui 35 anni di Crava Morozzo, 7-9 novembre 2015, cliccando QUI
 

Mercoledì, 04 Novembre 2015 15:48

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