Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia

Niente fondi, chiuso il Centro rapaci del Mugello

Niente fondi, chiuso il Centro rapaci del Mugello

Il Centro rapaci Lipu del Mugello ha sospeso le attività a causa di mancanza di fondi.

Sono 1.500 tra rapaci, ricci, scoiattoli, che da oggi non trovano più accoglienza nel Centro tocano. "Senza il già scarso contributo della Provincia di Firenze, il Centro è stato costretto a sospendere le attività. Tuttavia non sappiamo rispondere ai tantissimi cittadini che si chiedono chi stia curando gli animali selvatici in difficoltà nella città e nella provincia di Firenze".
Questo è quanto affermano i volontari del Centro Lipu di Vicchio che, dopo oltre vent’anni di attività al servizio degli animali selvatici e dei cittadini di Firenze e provincia, ha dovuto sospendere le proprie attività per mancanza di risorse, suscitando le proteste nei confronti delle amministrazioni da parte dei cittadini, associazioni animaliste e ambientaliste oltre che numerose interrogazioni nei consigli provinciali e regionali.

La sospensione delle attività del centro è stata decisa all’indomani dell’incontro con l’assessore all’Ambiente della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli, che ha personalmente comunicato alla Lipu l’impossibilità per la Provincia di contribuire alle spese del Centro per il 2014, salvo però finanziare la Asl per le attività di recupero della fauna.
“Abbiamo scoperto che le risorse c’erano – dichiara Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu - e sono state assegnate regolarmente, ma non al Centro di Vicchio. Spiace dirlo ma è come se l’Assessore ci avesse preso in giro, ovvero non avesse voluto sostenere il Centro Lipu, per ragioni che francamente ci sfuggono”.
“Il contributo che fino ad oggi il Centro Lipu ha dato alla soluzione delle difficoltà della fauna selvatica è stato enorme – continua Selvaggi – in termini di passione e competenza dei suoi volontari e operatori, pur nella estrema ristrettezza dei fondi concessi al Centro. E’ proprio questo uno dei problemi che abbiamo sottoposto alle amministrazioni, a cominciare dalla Provincia di Firenze: la mole di animali da ricoverare e curare richiede un impegno non solo delle associazioni ma anche delle istituzioni, che sono le garanti del patrimonio collettivo e che non possono sbatterci la porta in faccia, a noi e agli animali che con grande attenzione curiamo”.

Il Centro Lipu, operativo 365 giorni all’anno, ricovera le specie più varie, dai piccoli uccelli insettivori come il codibugnolo, fino a rapaci come il biancone e a vari piccoli mammiferi, con 200-300 ospiti fissi e circa 1.500 ricoveri annui, cui vanno sommate le migliaia di telefonate e richieste di aiuto che ogni anno giungono dai cittadini di Firenze. Ora tuttavia il caso si allarga. Chi, come e in quali strutture sta curando e riabilitando gli animali selvatici a Firenze? Domanda a cui non hanno avuto risposta nemmeno le altre associazioni.

“I cittadini di Firenze – aggiunge Paola Beati, del Centro di Vicchio – ci chiedono chi si stia occupando realmente della fauna selvatica in difficoltà. Ed è quello che ci chiediamo anche noi: chi ricovera i rondoni, le civette, i merli? Dove sono detenuti? Come e da chi vengono allevati? Sono questioni che la Provincia di Firenze, diretta responsabile del servizio, deve fornire, considerando che si tratta di animali selvatici tutelati dalla legge nazionale.”

“Le risposte che non arriveranno dalla Provincia di Firenze – conclude il direttore Selvaggi – le porremo con forza alla Regione, che per legge risponde della materia, e allo stesso Comune di Firenze, nel quale il Centro Lipu svolge la maggior parte delle attività, preziose e forse insostituibili per la città nel suo complesso”.
 

Giovedì, 31 Luglio 2014 10:45

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