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Il lupo di Rieti, presto libero

Il lupo di Rieti, presto libero
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Roma e il suo lupo: una storia a lieto fine. Torna libero il lupo gravemente ferito da un bracconiere a Reti. L’animale selvatico, già colpito in passato da un laccio, salvato dal Centro recupero della Lipu. Stamattina il trasferimento in Abruzzo

Un lupo selvatico vittima di un grave atto di bracconaggio è stato curato e salvato dal Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu presso il Bioparco di Roma. Stamattina, dopo alcuni giorni di degenza, l’animale è stato trasferito in un centro di recupero della fauna selvatica gestito dal Corpo Forestale dello Stato in Abruzzo dove, dopo un periodo di controlli, verrà reinserito nel suo ambiente naturale.

L’importante ritrovamento del lupo – rende noto la Lipu – è avvenuto ad Amatrice, in provincia di Rieti. L’animale, un esemplare maschio adulto, era rimasto vittima di un laccio per cinghiale posizionato da un bracconiere. Dopo aver vagato ferito per diversi giorni, stremato da una grave infezione, l’animale è stato recuperato dal Corpo Forestale dello Stato e portato al Centro Recupero dell’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma gestito dalla Lipu. Non è la prima volta – spiega la Lipu – che l’animale è vittima del bracconaggio: sul corpo sono state trovate le cicatrici che testimoniano l’uso di lacci utilizzati per la sua cattura.

Dopo una delicata operazione chirurgica, il lupo si è gradualmente ripreso e ora si appresta, dopo un periodo di monitoraggio, a riguadagnare la libertà. Il recupero è avvenuto in collaborazione con il Bioparco di Roma, una struttura esperta nella gestione di esemplari di questa specie.
“Al suo arrivo l’animale presentava uno stato generale molto grave - spiega Costantino Melis, veterinario specialista in fauna selvatica e responsabile sanitario del Centro Lipu – ed evidenziava una profonda ferita all’altezza dell’inguine causata da un laccio metallico. Dopo le analisi di routine, l’animale è stato sottoposto ad una terapia d’urgenza e successivamente operato con successo per salvare gli organi genitali danneggiati e garantire la loro funzionalità”.

“Sono sempre di più gli animali selvatici vittime di bracconaggio - dichiara Monica Cirinnà, delegata del Sindaco per i Diritti Animali - e il Comune di Roma anche in questo caso ha dimostrato un grandissimo impegno per la cura e la salvaguardia degli animali non solo di Roma, ma anche quelli più rari e delicati provenienti da zone fondamentali per la conservazione della natura”.

“Siamo molto fieri del risultato di questa delicata e importante operazione di recupero – dichiara Elena D’Andrea, Direttore Generale Lipu – che conferma l’importanza del centro Lipu di Roma come punto di riferimento per il soccorso e la successiva liberazione in natura di animali selvatici”.
Il Centro Recupero Fauna Selvatica Lipu presso il Bioparco di Roma ricovera circa 5.000 animali selvatici l’anno, di cui più del 30% vittime di azioni di bracconaggio.

Lunedì, 06 Novembre 2006 17:36

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