Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia

Comacchio capitale del birdwatching

Comacchio capitale del birdwatching Il logo di Comacchio capitale del birdwatcing. Da sinistra: G. Malacarne, PM Delta 2000, F. M. Capria, presidente Lipu, M. Fabbri, Sindaco di Comacchio e D. Selvaggi, direttore generale Lipu Onlus

Duecento milioni di uccelli migratori stanno arrivando in Italia, forse più. Molti vi faranno sosta, altri si fermeranno a fare il nido.

Lo annuncia la Lipu-BirdLife Italia, nel giorno di ingresso della primavera e dunque dell’arrivo simbolico degli uccelli migratori dal continente africano. Uno spettacolo straordinario, atteso anche dalle città in cui abitiamo, che diventano luoghi di incontro e di relazioni affettive tra uomini e animali: è il caso del pregiatissimo falco grillaio che popolerà i Sassi di Matera, del falco pellegrino a Roma o a Bologna, delle cicogne bianche che faranno il nido su tetti e campanili nei villaggi di provincia del nord Italia o nelle piane del sud. Ed è il caso degli uccelli acquatici che si riprodurranno a migliaia nel territorio di Comacchio e di tutto il Delta del Po, luogo tra i più importanti d’Europa per la presenza di avifauna e per il potenziale turistico che può esercitare.
Proprio per questo, su invito della Lipu, nel giorno di primavera, Comacchio è diventata Città del Birdwatching (vedi foto) con un Consiglio comunale straordinario che ha assunto l’impegno di fare della cittadina del Delta del Po uno dei luoghi di maggiore attrattiva per i birdwatchers europei e una capitale della conservazione degli uccelli selvatici in Italia.

“La Lipu ha festeggiato con un’azione di ‘guerrilla’ la storica decisione della città di Comacchio di dedicare se stessa al birdwatching – dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu - Abbiamo addobbato la città e i suoi monumenti più importanti, a cominciare dai Tre Ponti, con piccole sagome colorate raffiguranti molte specie di uccelli migratori, suscitando curiosità e partecipazione nei cittadini. Abbiamo anche discusso – prosegue il presidente Lipu - con il Comune di Comacchio, Delta 2000 e il Parco del Delta del Po dei programmi futuri per fare di questo luogo una vera capitale europea della natura, sottolineando come il birdwatching sia un’industria potenzialmente ricchissima, che potrebbe portare in Italia migliaia di appassionati da tutta Europa, per il beneficio delle economie locali e della tutela della natura.
“Ma in questo modo – aggiunge Mamone Capria - abbiamo anche dato inizio a Primavera italiana, la campagna della Lipu che intende creare un legame forte tra le città e gli uccelli migratori che le popolano, evidenziando come il nostro Paese sia un posto straordinario per arte, storia, tradizioni ma anche per le sue bellezze naturali, e tutto ciò che possono regalarci persino in termini economici”.
Primavera italiana avrà subito un secondo appuntamento a Roma, domenica 22 marzo, quando 5 podisti Lipu correranno la maratona in rappresentanza delle cinque specie migratrici di Spring Alive (rondine, rondone comune, cicogna bianca, gruccione e cuculo), il progetto europeo di BirdLife International dedicato alla migrazione e al birdwatching e volto ad avvistare i primi migratori provenienti dall’Africa registrandoli nel sito web www.springalive.net.

 

La grande “macchina” della migrazione è partita

La grande festa della migrazione è partita già a febbraio, con le prime parate nuziali di aquile e lanari, nonché i canti e i voli di corteggiamento di merli, capinere e cardellini. 
Ma è a marzo e aprile che la migrazione entra nel vivo: provenienti dall’Africa, i migratori transahariani attraversano il grande deserto e si affacciano sul Mediterraneo attraverso lo stretto di Gibilterra, di Messina o del Bosforo. Oppure attraversando il mare aperto del Tirreno, attraverso le piccole isole, per dirigersi verso nord. Venti specie di rapaci, per un totale di oltre 30mila esemplari, in gran parte falchi pecchiaioli, passano il “collo di bottiglia” dello stretto messinese; e poi rondini (16 milioni di coppie invadono l’Europa per la nidificazione), cuculi (4 milioni), cicogne bianche e nere (100mila coppie), gruccioni (500mila/1 milione di coppie), upupe, ghiandaie e rondoni, che in gran numero (7 milioni di coppie) si muovono dal Sudafrica e si dirigono nelle città europee. 
Tempo di riproduzione anche per i rarissimi capovaccai (solo 8 coppie nidificanti in Italia, tra cui una nella preziosa Oasi Lipu Gravina di Laterza) e grifoni, avvoltoi maestosi quanto fragili.

 

Le specie “cittadine“: alcuni esempi

Il grillaio a Matera
A lungo specie minacciata a livello mondiale, oggi il falco grillaio è in modesta espansione. In Italia nidifica soprattutto a sud, in circa 5.500-6.700 coppie. Affascinante lo spettacolo dei cieli di Matera, sopra i Sassi, invasi da 700 coppie e 3mila esemplari. Il grillaio raggiunge l’Italia dopo un viaggio lunghissimo, che parte dall’Africa sub sahariana e a volte persino dal Capo di Buona Speranza.

Il falco pellegrino a Bologna
Grande predatore, velocissimo nelle sue picchiate che raggiungono i 300 chilometri all’ora, il falco pellegrino dipende fortemente dalla disponibilità di prede, di solito altri uccelli catturati abilmente in volo. Pur essendo abbastanza intollerante al disturbo umano non è raro scorgerlo su costruzioni artificiali quali grandi edifici in città anche fortemente antropizzate, specialmente torri e campanili, dove nidifica. A Bologna una coppia nidifica nel quartiere fieristico e una sul campanile della chiesa di San Petronio, nel centro città. In Italia conta tra le 1.100 e le 1.400 coppie.

Il passero solitario a Roma
Di colore blu cobalto, intenso e affascinante, il passero solitario frequenta le falesie costiere ma non disdegna le città. A confermarne l’adattabilità anche a contesti fortemente antropizzati è la nidificazione registrata all’interno di centri urbani di grosse dimensioni, tra cui le città di Bergamo, Genova e persino Roma. Nella Capitale lo si può osservare in via dei Fori Imperiali, nel cuore dell’antica Roma. Le coppie “italiane” sono tra le 10mila e le 20mila. 

Il rondone maggiore a Napoli
Un tempo legato, per la nidificazione, a pareti rocciose e grotte (ma anche alberi), il rondone maggiore ha conquistato gli edifici, specie quelli più grandi e isolati, e dunque si è stabilito in città. Tra queste, Varese, Cosenza e Napoli, dove è possibile vederlo volare, con la sua apertura alare di oltre mezzo metro, alla ricerca di insetti. Come molte specie di “apodiformi”, stabilisce legami di coppia che durano tutta la vita. In Italia vanta tra le 6mila e le 12mila coppie.

Il balestruccio a Firenze e in tantissime città italiane
20 grammi scarsi che attraversano il Sahara e il Mar Mediterraneo, per raggiungere l’Europa. E’ il balestruccio, una piccola, straordinaria rondine che arriva in Italia, per nidificare, agli inizi di marzo e vi resta fino ad ottobre. Il balestruccio ha una particolare predilezione per i territori antropizzati e dunque sceglie, per riprodursi, aree densamente abitate, sotto le grondaie o i cornicioni dei palazzi. E’ presente ovunque nelle medie e grandi città italiane, come ad esempio a Firenze, dove è possibile vederlo volteggiare tra i meravigliosi palazzi rinascimentali.

Gli uccelli acquatici a Comacchio
Basta avvicinarsi alle ripe della laguna della cittadina ferrarese, nel cuore del Delta del Po, e assistere a uno spettacolo straordinario: migliaia tra aironi, gabbiani, sgarze, nitticore, falchi di palude, per un “film della migrazione” con pochi eguali in Europa. 370 sono le specie osservate nel corso dell’anno in quest’area, che ne fanno uno tra i luoghi più importanti per la conservazione degli uccelli selvatici.

 

Sabato, 21 Marzo 2015 07:38

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