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Nuovo stop all'immissione di specie ittiche esotiche alla provincia del VCO

Un torrente in Val Vigezzo - Foto Andrea Mazza Un torrente in Val Vigezzo - Foto Andrea Mazza
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Accolto il ricorso congiunto delle associazioni ecologiste: terzo stop dai giudici per la provincia del Verbano-Cusio-Ossola

Per la terza volta i giudici amministrativi si sono pronunciati a favore delle associazioni WWF Italia, Legambiente, Lipu e Pro Natura, sospendendo con ordinanza del TAR Piemonte 291/23 del 18 luglio scorso l’ennesimo decreto provinciale che autorizzava immissioni in deroga di fauna ittica alloctona nei corsi d’acqua del Verbano-Cusio-Ossola, tra i più ricchi di specie autoctone – tra cui la trota marmorata – dell’intero arco alpino.

Questa terza pronuncia si aggiunge agli stop già disposti con una prima ordinanza del TAR Piemonte (la numero 5/2023) e all’autorevole conferma del fermo delle immissioni disposta anche dal Consiglio di Stato con il provvedimento 999 del 2023.

Appare a questo punto incomprensibile la condotta dell’amministrazione provinciale che, in spregio alle norme europee e statali, continua ad autorizzare l’immissione di trote alloctone nel proprio territorio di competenza, reiterando decreti privi di fondamento giuridico e scientifico, ed anzi pretendendo di avere l’avvallo di progetti europei. L’ultimo decreto provinciale affermava, infatti, di voler dare attuazione al progetto finanziato dall’Unione Europea IdroLIFE, a tutela della trota marmorata, quando invece ne ha messo ulteriormente a rischio lo stato di conservazione, aprendo a immissioni scriteriate di esemplari di trota fario appenninica/mediterranea.

Da oltre un secolo viene segnalato come proprio l’immissione di trote e altre specie alloctone rappresenti uno dei maggiori danni arrecati alle comunità ittiche autoctone. Questo caso specifico rappresenta gravi rischi per la trota marmorata, perché le trote fario e quelle appenniniche introdotte si incrociano con la trota marmorata, determinando la progressiva perdita del patrimonio genetico di una delle specie ittiche endemiche di maggiore interesse nel Nord Italia.

A tale riguardo, l’utilizzo strumentale di uno studio sul recupero della specie nativa per giustificare l’immissione di una specie esotica in concorrenza con la prima sotto il profilo genetico, trofico e predatorio non può trovare alcuna comprensione logica, e anche i referenti del Progetto stesso, in un recente commento apparso sulla pagina facebook, prendono le distanze dal decreto provinciale escludendo che gli studi IdroLIFE consentano l’immissione di specie alloctone nelle acque provinciali.
WWF Italia, Legambiente, Lipu e Pro Natura hanno diffidato la Provincia a sospendere tutte le immissioni medio tempore consentite, e richiesto i dati di tutte le immissione di ittiofauna esotica realizzate dal 2022 ad oggi, per verificare se la Provincia abbia consentito o tollerato – come parrebbe dalla disamina di post relativi a immissioni di trote pubblicati in rete - prassi in violazione di legge e dei provvedimenti del giudice; determinate ad apprestare, in caso positivo, una richiesta di risarcimento del danno ambientale e di ripristino degli ecosistemi alterati, invece che incentivare gli allevamenti di specie autoctone e una filiera economica benefica.

Un ringraziamento particolare ai legali e agli ittiologi e idrobiologi che hanno prestato a titolo gratuito la propria professionalità, con scritti difensivi ed expertise illustrative dei temi scientifici e naturalistici, a sostegno di questa battaglia di giustizia ambientale.
 

Martedì, 01 Agosto 2023 15:54

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