Con la Lipu in barca a vela nel golfo di Oristano per scoprire la biodiversita’ del sito Natura 2000 ‘Isola di Mal di Ventre e Catalano’
L’evento, svolto sabato 17 giugno, si è tenuto nell’ambito del progetto Life A-MAR Natura 2000
Tre barche a vela hanno solcato nei giorni scorsi il mare del Golfo di Oristano per portare un messaggio di tutela della biodiversità dell’ambiente marino. L’evento è stato organizzato sabato scorso, 17 giugno, dalla Lipu di Oristano nell’ambito della campagna velica del progetto Life A-MAR Natura 2000, finanziato dal programma Life dell’Unione europea e teso a far conoscere e avvicinare le persone ai siti marini Natura 2000.
Foto Franco Sotgiu
Dopo la presentazione ai partecipanti del progetto Life A-MAR Natura 2000 da parte della responsabile rete Natura 2000 e Difesa del territorio della Lipu, Giorgia Gaibani, tre barche a vela della Tharros Charter, cui si sono unite un’associazione di diportisti e una di velisti, sono partite dal porticciolo di Oristano alla volta del sito Natura 2000 ‘Isola di Mal di Ventre e Catalano’, che si estende dal Golfo di Oristano e comprende l’isolotto del Catalano e l’isola di Mal di Ventre e si sovrappone in gran parte con l’Area marina protetta Penisola del Sinis-Isola Mal di Ventre. Si tratta di una vasta area caratterizzata dalla presenza di diversi habitat marini, come una ricca prateria di Posidonia oceanica, e di specie quali berta maggiore, berta minore, tursiopi e tartarughe marine.
Accanto ad esso è presente un altro sito Natura 2000, lo “Stagno di Mistras di Oristano”, riconosciuto anche come zona Ramsar e importante per la presenza di uccelli legati alle zone umide.
Durante la navigazione, accompagnata dal volo delle berte maggiori, i partecipanti hanno potuto apprezzare la bellezza di questi siti Natura 2000.
L’evento è stato organizzato nell’ambito della campagna velica realizzata all’interno del progetto LIFE A-MAR NATURA 2000, finanziato dal programma Life Environmental Governance & Information, coordinato da Federparchi-Europarc Italia insieme ai partner Lipu, Triton Research e Fundación Biodiversidad. Al progetto partecipano come cofinanziatori anche il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e il Parco nazionale delle Cinque Terre.
