"E' tutto accaduto davanti ai nostri occhi, senza che potessimo fare nulla. Nel lago c’erano almeno 1.000 cicogne nere, spatole, aironi, anatre, folaghe e limicoli. Loro sono arrivati coi cani, hanno sparato contro gli uccelli, hanno messo nei sacchetti il loro bottino e se ne sono andati via, approfittando del buio".
E' la drammatica testimonianza dei volontari Lipu che per ben due volte, a inizio novembre, hanno dovuto assistere a scene di bracconaggio nell’invaso di Comunelli, comune di Butera, provincia di Caltanissetta.
Questo accade in Sicilia, nonostante il Calendario Venatorio 2013-2014 abbia stabilito il divieto di caccia nelle dighe Comunelli, Disueri e Cimia, nonché nell’area interna alla Piana del Signore (zona acquitrinosa nelle vicinanza di Gela), proprio per la loro importanza strategica per la tutela della biodiversità.
"Serve davvero maggiore vigilanza da parte delle forze dell’ordine - ha commentato Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu - perché non possiamo lasciare in mano a questi "criminali della natura" aree fondamentali per la sosta e il passaggio degli uccelli migratori".
Un passaggio, quello dei migratori, che ci auguriamo possa finalmente avvenire all’insegna del silenzio e della contemplazione, le uniche armi ammesse nell’affascinante mondo della biodiversità.