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Natura Ue, le direttive vanno applicate

Falco cuculo - Roberto Parmiggiani Falco cuculo - Roberto Parmiggiani
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Le direttive comunitarie sulla natura hanno avuto successo ma per sfruttare a pieno il loro potenziale c’è la necessità di attuarle, farle rispettare e finanziarle.

E’ quanto affermano i 28 partner di BirdLife Europa, tra cui la Lipu, che pubblicano oggi From Nature Alert to Action, il report che precede quello che la Commissione europea renderà pubblico nelle prossime settimane e inerente la “Fitness Check", ossia il processo, partito nel 2015, con il quale le direttive sulla natura “Habitat” e “Uccelli” vengono valutate per verificare la loro coerenza ed efficacia rispetto agli obiettivi di conservazione della biodiversità europea. Presentato oggi in Olanda - dove i partners di BirdLife Europa partecipano al symposium Biodiversity in Netherlands, one step beyond – il report di BirdLife From Nature Alert to Action presenta i risultati della consultazione degli stakeholders e dei Governi durante la Fitness Check.

Nell’ottobre 2013, infatti, la Commissione europea annunciò l’intenzione di avviare una Fitness Check sulle direttive Uccelli e Habitat (dette anche direttive Natura) come parte del programma “Refit” (Regulatory Fitness and Performance Programme). Nel 2015, come risposta alla preoccupazione che questo processo potesse portare all’indebolimento della legislazione sulla natura, numerosi stakeholder da tutta Europa dimostrarono come le direttive Ue sulla natura fossero adeguate agli obiettivi per le quali erano state approvate. In aggiunta, 520mila cittadini europei risposero alla consultazione pubblica lanciata dalla Commissione europea affermando con forza che le direttive europee sono importantissime ed esprimendo l’esigenza che la Commissione europea non le modifichi e, anzi, ne rafforzi i contenuti e la concreta applicazione.
Questo concetto è stato ribadito dai ministri europei dell’Ambiente durante il Consiglio tenutosi nel dicembre 2015 e inoltre dal voto del Parlamento europeo dello scorso mese di febbraio. Entrambi gli organi hanno identificato nella piena attuazione delle direttive Natura la chiave per raggiungere i target della Strategia Ue sulla biodiversità al 2020.

“Il report di oggi rende chiaro che le direttive europee Uccelli e Habitat sono adeguate agli obiettivi per i quali erano state approvate – dichiara Giorgia Gaibani, responsabile settore IBA e rete Natura 2000 Lipu-BirdLife Italia – ma che diversi problemi inerenti l’attuazione, gli investimenti e l’integrazione delle politiche stanno ostacolando il raggiungimento degli obiettivi e il pieno ottenimento dei benefici. Laddove, invece, la legislazione è attuata in modo appropriato, la natura prospera”.

Il report dichiara inoltre che in aggiunta all’attuazione inadeguata delle direttive, l’agricoltura intensiva ha portato a un declino della biodiversità, inclusa la perdita di specie dell’ambiente agricolo. Declino che l’Unione europea si è presa l’impegno di arrestare entro il 2020. Senza questa piena attuazione delle direttive Natura non potrà essere evitata un’ulteriore perdita di biodiversità.
La Commissione europea ha programmato di pubblicare le sue conclusioni finali sulla Fitness Check in un Staff working Document atteso nelle prossime settimane. Esso sarà seguito, nel corso dell’anno, da una comunicazione al Consiglio e al Parlamento europeo.·        

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Mercoledì, 13 Aprile 2016 10:12

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