“Un articolo infausto del cosiddetto Collegato ambientale, il 57, rappresenta un forte pericolo per la rete Natura 2000 italiana e macchia gravemente il disegno di legge appena approvato in Parlamento. Abbiamo già denunciato la questione all'Europa. Il governo rimedi immediatamente”.
Lo dichiara la Lipu-BirdLife italia a proposito dei due commi dell'articolo 57 del Collegato ambientale, relativi alla Valutazione di Incidenza, che, tra l'altro, rappresentano una palese infrazione della direttiva Habitat.
Il primo comma assegna ai Comuni sopra i 20mila abitanti la competenza sulla Valutazione di Incidenza su interventi che, in alcuni casi, possono essere considerati minori ma che possono anche riguardare situazioni delicate e molto importanti dal punto di vista naturalistico: si pensi, ad esempio, alla ristrutturazione di edifici nei quali nidificano i grillai o altre specie particolarmente preziose. Il punto è che la maggior parte dei Comuni non è tecnicamente attrezzata per svolgere queste valutazioni e probabilmente non ha i mezzi per esserlo nemmeno in futuro. Il rischio è che, dunque, le Valutazioni di Incidenza siano svolte con poca perizia, a danno della conservazione della natura.
Il secondo comma è poi davvero grave. In sostanza, esso fa sì che solo per i Piani la procedura di Valutazione di Incidenza sia finalizzata al rilascio dell'approvazione definitiva, mentre per gli "interventi" (vale a dire qualsiasi progetto e attività) la Valutazione di Incidenza non sarebbe vincolante al rilascio dell'approvazione.
Il che, oltre che un rischio serio per la natura, considerato che molti progetti sono fortemente impattanti sul territorio naturale e sulle specie, è una chiara, macroscopica infrazione dell'articolo 6 della direttiva Habitat.
Clamoroso che l'inserimento e l'approvazione di questi due commi, contro i quali Lipu e Wwf hanno protestato, chiedendo invano a Ministero dell'Ambiente e Governo di cancellarli, avvenga con l'Italia sottoposta a procedura Eu Pilot da parte della Commissione europea proprio sul cattivo uso della valutazione di incidenza. Ciò aggrava la situazione dell'Italia e rende davvero incomprensibile e irresponsabile la scelta fatta dal Governo.
Più che di "Collegato ambientale" possiamo dunque parlare di "Scollegato ambientale", di disconnessione tra il nostro paese e le norme ambientali europee.
“Abbiamo subito denunciato la questione alla Commissione europea, che non tarderà ad agire duramente. Il Governo intervenga senza indugi e faccia marcia indietro, o presto per l'Italia sarà infrazione, processo e condanna certa”.