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Un passaggio sicuro per i migratori

Un passaggio sicuro per i migratori Martin pescatore - M.Bottioni
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Attraversano i valichi montani, seguono il corso dei fiumi. Sono gli uccelli migratori, che si spostano da nord a sud, e viceversa, per due volte all’anno. In cerca di cibo per sfamare i pulcini o un’area più calda per passare l’inverno.

Mornago, Comune in provincia di Varese, si trova sull’importante rotta migratoria tra il lago di Varese, la Palude Brabbia e il fiume Ticino. Un corridoio ecologico fondamentale, che collega le Alpi alla Pianura padana. Un passaggio obbligato per la migrazione o per gli spostamenti a breve raggio di alcune specie: nitticora, tarabusino, il raro airone rosso; rapaci come il nibbio bruno, e poi succiacapre e martin pescatore.
Da pochi giorni, grazie al progetto Life “Tib” che vede capofila la Provincia di Varese, affiancata da Regione Lombardia, Lipu–Birdlife Italia e Fondazione Cariplo, il passaggio di questi uccelli è stato reso più sicuro. Una linea elettrica posizionata proprio lungo il corridoio di Mornago, nelle vicinanze del torrente Strona, tra boschi, siepi e prati, rappresentava una concreta minaccia all’incolumità degli uccelli. Da monitoraggi effettuati negli scorsi anni, si è notato che aironi, rapaci e anche passeriformi sbattevano contro i fili, oppure rimanevano folgorati nei pressi dei piloni.

L’intervento dei tecnici dell’Enel, effettuato in questi giorni nell’ambito del progetto Life, salverà d’ora in poi gli uccelli da queste insidie: 41 spirali, posizionate lungo i cavi a una distanza di 15 metri una dall’altra, funzionano come segnalatori visivi e, grazie alle vibrazioni causate dal vento, anche acustiche; mente cinque piloni sono stati isolati per evitare che gli uccelli, aprendo le ali, rimangano d’ora in poi folgorati. In tutto, 500 metri di linea posti in sicurezza, per permettere una migrazione sicura. Anche, e soprattutto, in condizioni di scarsa visibilità, come nelle ore crepuscolari, di notte o con la nebbia.

I monitoraggi, in corso da due anni, proseguiranno ora fino al 2015. Ornitologi e tecnici con il naso all’insu per verificare la bontà degli interventi effettuati. Perché tutelare la migrazione è importante per il cielo, per la terra e per l’uomo.
 

Lunedì, 23 Dicembre 2013 16:27

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