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Fratino: in Italia 600 coppie, habitat e specie a rischio. In Calabria concluso il monitoraggio sulle coste

Fratino - Luigi Sebastiani Fratino - Luigi Sebastiani
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Solo 600 coppie in 8.300 chilometri di coste italiane. Turismo balneare, pulizia meccanica e fuoristrada distruggono i nidi e condannano la specie a un forte declino

Intanto la Lipu ha concluso in Calabria il monitoraggio 2022: 32 volontari in azione per mettere in sicurezza i nidi lungo 58 chilometri di costa.

L’Italia ha 8.300 chilometri di coste, e molte di queste sono l’habitat ideale per la riproduzione del fratino, un piccolo limicolo che, nonostante questo potenziale vantaggio, ha una popolazione di sole 600 coppie sull’intero territorio nazionale. In occasione della conclusione del censimento effettuato quest’anno dai volontari in Calabria da marzo ad agosto, in coordinamento con il Comitato Nazionale per la conservazione del Fratino (CNCF) a livello nazionale, è la Lipu a stilare un bilancio di questa specie, il cui declino è imputabile ad alcuni fattori quali una forte urbanizzazione delle coste, un diffuso e intensivo turismo balneare e attività connesse, la pulizia meccanica delle spiagge (che distrugge spesso i nidi), la presenza di moto e fuoristrada e cani non gestiti dai proprietari e liberi di predare i pulcini.

La recente guida realizzata dalla Lipu Conoscerli, proteggerli. Guida allo stato di conservazione degli uccelli in Italia assegna “semaforo rosso” al fratino, che significa cattivo stato di conservazione, mentre la Lista rossa, nel 2019, ha confermato, rispetto alla precedente edizione del 2012, la collocazione di questa specie nella categoria “minacciata”, la seconda categoria più grave per il rischio di estinzione di una specie

Il lavoro svolto dai volontari in Calabria ha visto quest’anno all’opera 32 volontari che hanno percorso 58 chilometri per cercare la presenza del fratino e metterne in sicurezza i nidi.

Nelle 32 aree controllate, divise tra il Tirreno e lo Ionio, per un totale di 642 ore impegnate e 183 uscite effettuate, sono stati rinvenuti quattro nidi, oltre a 3 coppie, qualche individuo singolo e un gruppo di 12 fratini che ha stazionato sulla spiaggia di Catanzaro lido tra febbraio e metà marzo.

“La scarsità di nidi trovati – affermano i volontari della Lipu - ci fa capire la rarità di questa specie e nel contempo, lo status di conservazione non ottimale delle nostre spiagge. Il fratino è infatti anche un indicatore ecologico dello stato di salute dell’ambiente costiero e la sua assenza è indice di una spiaggia priva di elementi di naturalità, dove le attività umane intervengono alterando l’equilibrio di un ecosistema complesso.

L'attività di monitoraggio in Calabria è stata anche affiancata da un'opera di sensibilizzazione, diretta alle amministrazioni locali e alla società civile, utile ad informare sui pericoli e sulle minacce che stanno conducendo questa specie sull'orlo dell'estinzione.

“Facciamo appello alle istituzioni preposte e a tutti i cittadini che vogliano partecipare a questa attività di ricerca e di salvaguardia del nostro territorio costiero di unirsi a noi – spiegano i volontari - abbiamo bisogno di fare rete, in un’ottica di citizen science, che possa monitorare e proteggere questa straordinaria specie.

“La conoscenza e la consapevolezza all’interno di una rete ampia di persone – concludoni i volontari della Lipu - può essere un’arma efficace contro le deturpazioni, le opere inutili, gli eventi dannosi, gli illeciti ambientali e gli interessi economici di pochi”.

 

Venerdì, 02 Settembre 2022 12:58

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