Il tuo giardino ospita ogni giorno diverse specie di bellissimi uccelli: impara a riconoscerli.
Sicuramente ti sarà capitato di avvistare un uccello colorato senza riuscire a capire di che specie si tratti. Ecco alcuni indizi fondamentali per imparare a riconoscere gli uccelli più comuni che popolano il tuo birdgarden.
La ballerina bianca è un ospite comune e grazioso, dai toni netti: bianco, grigio, e nero. Utilizza delle cavità per fare il nido e, tra i nidi artificiali, preferisce le cassette aperte. Il nome comune deriva dall’abitudine di far oscillare frequentemente la coda mentre si muove sul terreno, proprio come se fosse una ballerina.
La cinciallegra sicuramente è la specie che più di ogni altra frequenta le cassette nido durante il periodo della riproduzione, specialmente del tipo a tronchetto o a cassetta chiusa. Nelle nostre zone effettua in genere due covate, da aprile a giugno, raramente una terza. Anche dopo l’involo, in vicinanza del nido i genitori continuano a nutrire i piccoli.
La cinciarella è la specie più colorata tra quelle che frequentano le cassette nido, è fra gli ospiti più comuni dei nidi artificiali. La femmina resta a covare le uova da sola, per 12 – 16 giorni. Questa specie nelle nostre zone effettua non più di 2 covate a stagione.
Il gufo comune è un rapace notturno di medie dimensioni. Caccia esclusivamente di notte una grande varietà di piccoli animali. Nidifica con successo in cesti-nido, ad esempio di salice intrecciato, riempiti con ramoscelli, occasionalmente in cassette e raramente in cavità di alberi. Tra marzo e maggio la femmina depone 3-5 uova, che cova per 25-30 giorni. A circa 2 mesi dalla schiusa i giovani diventano indipendenti.
Il merlo può essere osservato facilmente nei mesi invernali nei pressi della mangiatoia, sia a tetto che scoperta. Più difficilmente lo troveremo come ospite nelle grandi cassette nido aperte. Abitante delle macchie dei boschi più selvaggi, con il progredire dell’urbanizzazione, è diventata una delle specie più comuni nei giardini e nei viali della città. La femmina ha colori più smorti del maschio, che invece è nero con il becco giallo d’inverno, più arancio d’estate.
La passera d’Italia è un uccello familiare a tutti, dal tono del piumaggio marrone - rossastro e dal becco corto e conico. Nidifica facilmente nelle cassette chiuse e a tronchetto. Può effettuare fino a tre covate, tra aprile ed agosto, deponendo 4-6 uova di colore grigio chiaro macchiettate di scuro. I pulli si involano dopo 15 giorni di permanenza nel nido.
Il pettirosso è un tipico migratore parziale, ossia che si spinge a sud all’inizio dell’inverno per svernare. La specie nidifica più facilmente nelle cassette aperte, raramente effettua covate in quelle chiuse. Il pettirosso è più frequente nelle mangiatoie, dove è facile osservare le minacce e gli inseguimenti fra i diversi proprietari del territorio.
Il verdone è un uccello riservato. Difficile la sua osservazione come nidificante nelle cassette nido, mentre è frequente nelle mangiatoie, soprattutto in quelle rifornite con semi di girasole di cui è molto ghiotto. Lo riconosciamo per l’aspetto tozzo sia del corpo che del becco e dai toni del piumaggio che vanno dal giallo al verde, acceso nel maschio e più spento nella femmina.
Il cardellino ha un becco lungo ed esile, adatto a prelevare i semi tra le spine del fiore del cardo senza ferirsi. Inconfondibile per il contrasto dei colori del piumaggi: giallo sulle ali, rosso sulla faccia, bianco e nero. Lo possiamo osservare tutto l’anno, soprattutto in gruppi dopo il periododella riproduzione. Depone 4-6 uova di colore blu macchiate di rosso bruno, vengono covate solo dalla femmina per 12 -14 giorni che nel frattempo viene nutrita dal maschio.
Il codirosso spazzacamino è un migratore di breve distanza, si spinge a sud ad inizio inverno. Di dimensioni simili a quelle di un passero, lo riconosciamo per la coda rosso-ruggine in contrasto con i toni grigio-nero del dorso. Ospite comune nei nidi a cassetta aperta, la femmina depone 4-5 uova, di colore bianco, lisce e lucide. La cova dura circa due settimane ed i piccoli lasciano il nido a circa un mese dalla nascita.
Federico Appel è nato a Roma nel 1979. Ha conseguito un dottorato in Letteratura Italiana presso l'Università "La Sapienza" di Roma ed è stato professore a contratto di "Letteratura per l'infanzia" nella stessa Università , ha pubblicato saggi sulla fantascienza, l'avventura, la bicicletta e il fantastico, è redattore di una piccola casa editrice per ragazzi. Ha illustrato vari libri e pubblicato con le Nuove Edizioni Romane due romanzi tutti suoi: Le memorie di Alessandro e Il sosia di Napoleone.