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Giving our wild neighbours a future

Giving our wild neighbours a future
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Il progetto “Giving our wild neighbours a future”, per il supporto al Centro recupero fauna selvatica Lipu di Roma, è sostenuto dalla Fondazione Nando ed Elsa Peretti e si svolge nell’arco di due anni a partire dal mese di aprile 2019.

Il progetto affronta le seguenti quattro problematiche generali:

  • Scarsa conoscenza dell’importanza dell’avifauna urbana come indicatore ambientale
  • Insufficienti azioni di conservazione a favore di specie migratrici minacciate
  • Sistema obsoleto di raccolta dati nei Centri recupero
  • Insufficiente consapevolezza dell’opinione pubblica sull’uso di prodotti chimici che, direttamente o indirettamente, causano il ricovero di animali presso il Centro recupero di Roma, come anche le problematiche riportate ai punti 1 e 2.

Le azioni di progetto sono:

Impiego dell’avifauna come indicatore ambientale

Le specie selvatiche urbane possono essere prese in considerazione per quello che possono rivelare sullo stato di salute dell'ambiente in cui vivono e che difficilmente potrebbero essere monitorate all’esterno dei Centri recupero. È quindi opportuno indagare su metalli pesanti (cadmio, cromo, rame, ferro, mercurio, piombo, zinco e metalloidi come l'arsenico e il selenio) accumulati nei tessuti degli animali ricoverati al Centro recupero Lipu di Roma.

Il Centro, situato all'interno di una metropoli come Roma, offre un'opportunità unica ed esclusiva di raccogliere un gran numero di campioni adatti a svolgere questo tipo di ricerca. Ciò sarà utile per raccogliere dati sui livelli di inquinanti, in particolare metalli pesanti, nelle specie urbanizzate che possono fungere da indicatori del livello di inquinamento da metalli pesanti a Roma.

Azioni di conservazione a favore delle specie migratrici

Le migrazioni sono una vera sfida e molti uccelli muoiono ogni anno mentre si spostano tra i luoghi di riproduzione e di svernamento. Con l'aumentare delle sfide per gli uccelli migratori (ad esempio perdita di habitat, collisione con linee elettriche, bracconaggio e avvelenamento) è fondamentale offrire a ogni individuo in difficoltà, ferito, avvelenato o affamato, una seconda possibilità.

La conservazione delle specie migratorie è una sfida complessa e difficile, alla quale la Lipu mira a contribuire combattendo la perdita di habitat, il bracconaggio e la cattiva pianificazione delle linee elettriche e degli impianti eolici e, con questo progetto, anche attraverso le attività del Centro di Roma, garantendo la migliore assistenza agli animali in difficoltà, al fine di consentire al maggior numero possibile di animali di riprendere la migrazione lungo il percorso sia delle rotte intra-paleartiche che di quella eurasiatica.

In tal modo, la Lipu raccoglierà anche i dati necessari per migliorare le conoscenze di base sulle minacce alle specie di uccelli migratori. I dati sulla causa del ricovero di ciascun individuo contribuiranno anche a evidenziare il numero di uccelli uccisi illegalmente.

Sviluppo di un sistema di raccolti dati migliorato

La condivisione di un protocollo di raccolta dati comune per gli animali che vengono ricoverati e di uno strumento gestionale unico migliorerà significativamente la nostra comprensione delle cause di ricovero, della loro distribuzione temporale e geografica e delle loro tendenze. Questo è particolarmente cruciale nella lotta contro il bracconaggio.

Il Piano d'azione nazionale per contrastare l'uccisione illegale di uccelli, promosso dal Ministero dell'Ambiente nel 2017, prevederebbe lo sviluppo di un sistema comune di raccolta dati per monitorare il bracconaggio a livello nazionale. Tuttavia questa azione ancora non è stata avviata. La Lipu, grazie anche al supporto della Fondazione Peretti, ha intrapreso l’elaborazione di una web app che supera di gran lunga in realtà le ipotesi previste dal Piano d’azione nazionale e del presente progetto.

La Lipu coinvolgerà nella creazione di questo strumento anche l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente (ISPRA) per lo sviluppo e il collaudo di un nuovo sistema di raccolta dati, che verrà infine auspicabilmente raccomandato dall'ISPRA come standard da utilizzare in tutti i Centri recupero italiani, per la messa a sistema dei dati di centinaia di migliaia di specie selvatiche ricoverate.

Condivisione delle informazioni sull’uso dei prodotti chimici e azioni di sensibilizzazione

Una funzione molto importante del Centro di Roma, oltre alla cura e alla riabilitazione degli animali, è la sensibilizzazione e l'educazione delle persone, specialmente nelle aree urbane. Nell’ambito del progetto le aree di azione sono diverse, ma principalmente l'attenzione si concentra su un uso più consapevole di veleni, colle, insetticidi ed erbicidi.

Molte volte questi prodotti sono visti come comuni prodotti chimici domestici e non sono gestiti in modo appropriato, contribuendo così in modo significativo al rilascio di sostanze tossiche nell'ambiente. Pertanto, oltre a svolgere la loro funzione di controllo dei parassiti, queste sostanze chimiche aumentano l'inquinamento in ambienti urbani già pericolosamente contaminati, provocando indirettamente vittime tra gli animali selvatici e anche intossicazioni alle persone.

Il Centro sta avendo quindi la funzione di punto di informazione e responsabilizzazione del cittadino, dedicato alle problematiche legate alla disinfestazione e ai problemi elencati nelle azioni 1 e 2, e le relative azioni di mitigazione o soluzioni da mettere in atto.

Altre informazioni sono disponibili alla pagina http://www.lipu.it/SOSveleni. Le attività vengono svolte grazie al contributo economico della Fondazione Nando ed Elsa Peretti che, con grande sensibilità e attenzione supporta numerose attività di conservazione della biodiversità e dell’ambiente in tutto il mondo.

Per maggiori dettagli si rimanda al sito della Fondazione www.perettifoundations.org

 

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