Riserva naturale Paludi di Ostiglia
Il nome della palude deriva dal corso d'acqua Busatello che l'attraversa da Nord a Sud, coincidente con il confine regionale tra Lombardia e Veneto. “Le “Paludi di Ostiglia” sono un’ampia zona umida “pensile”, originata dal divagare delle acque del fiume Busatello, sopravvissuta alle bonifiche del vasto complesso delle Grandi Valli Veronesi grazie alle pratiche di coltivazione delle erbe palustri (carice e canna di palude), protrattesi al suo interno sino agli anni Settanta.
Indirizzo
Str. Fossato Novo Pedemonta
46020 Ostiglia MN
Italia
Come arrivare
In auto, raggiungere Mantova e da qui prendere la strada statale n. 482 in direzione Ferrara e prima di giungere ad Ostiglia, dopo l'abitato di Serravalle a Po, girare a sinistra seguendo le indicazioni stradali della Riserva.
In treno, invece, la stazione ferroviaria di Ostiglia si trova lungo la direttrice Bologna-Brennero. Dalla stazione di Ostiglia si può raggiungere la Riserva che dista circa 3 chilometri.
Contatti
Storia
L'area occupata dalla Riserva naturale Palude Ostiglia, che fa parte del Parco del Mincio, è ultimo lembo dell'antica valle Silva Hostilia che si originò a seguito della costruzione di un canale che doveva collegare il fiume Tartaro al canale Molinella.
Nel 1984 è stata istituita dalla Regione Lombardia la Riserva naturale Paludi di Ostiglia e affidata in gestione al Comune di Ostiglia che dal 1986 si avvale della collaborazione della Lipu per le attività di conservazione della natura e di educazione e sensibilizzazione ambientale.
Natura
Tra tutti gli animali della Riserva naturale, sicuramente gli uccelli sono tra quelli la cui presenza difficilmente passa inosservata. Le specie individuate sono circa 200, di cui circa 60 nidificanti, anche se, con il mutare delle stagioni, cambia la loro composizione specifica e l'abbondanza. Ben rappresentate sono le famiglie degli Aironi, con l'Airone rosso (nidificante con decine di coppie), il Tarabusino e la Nitticora, e delle Anatre con il Germano reale, la Marzaiola e il Mestolone.
Ma anche i rapaci frequentano la Riserva: il Falco di palude (anch'esso nidificante), l'Albanella reale in inverno e la Poiana. E poi le altre numerosissime specie acquatiche: Porciglione, Gallinella d'acqua, Folaga, Beccaccino, Pettegola, Pantana, Cannaiola, Salciaiola, Forapaglie. Una serie di incontri veramente speciali a cui dobbiamo aggiungere la costante presenza del Migliarino di palude, simbolo della Riserva, e l'interessante ed intenso passaggio migratorio del Pettazzurro, considerato occasionale fino a qualche anno fa.
L'ambiente palustre, poi, con la presenza di molti microambienti, permette la crescita di organismi invertebrati e vertebrati di estremo interesse.
La Riserva
Il Sentiero natura principale segue il tratto d'argine del Canal Bianco che dal parcheggio conduce al Centro visite. Si prosegue poi lungo l'argine perimetrale della palude, inoltrandovisi per qualche decina di metri fino a raggiungere i tre capanni di osservazione. Accompagnati dal Responsabile della Riserva, seguendo sempre l'argine perimetrale si può compiere il giro completo della palude, percorrendo il sentiero anche nella zona veneta.
La Riserva naturale è dotata di Centro visite, con sala audiovisivi e materiale informativo, e quattro capanni per l'osservazione. Tra le attività della Riserva si segnala l'organizzazione di una serie di giornate a tema (Eventi natura), di escursioni guidate alla scoperta della flora e della fauna, di un ricco programma di educazione ambientale per le scuole, di ricerche e monitoraggio della fauna, uccelli in particolare.