Una roadmap per una giusta transizione ecologica
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Si è concluso ieri ad Agrigento il primo Congresso di Agroecologia del Mediterraneo dopo quattro giorni di relazioni scientifiche, dibattiti, scambio di buone pratiche. L’Associazione Italiana di Agroecologia e le Associazioni aderenti lanciano la sfida per la definizione di una Strategia nazionale
Dopo quattro giorni di relazioni scientifiche, dibattiti, scambio di buone pratiche gli oltre 400 rappresentanti di 28 Paesi partono da Agrigento, al termine del primo Congresso di Agroecologia del Mediterraneo, carichi di entusiasmo, stimoli ed energie utili per alimentare nei propri territori una giusta, quanto necessaria, transizione ecologica dei sistemi agroalimentari.
La numerosa delegazione dell’Associazione Italiana di Agroecologia (AIDA) presenta un bilancio dell’incontro internazionale evidenziando le principali lezioni apprese ed opportunità. Questo primo Congresso di Agroecologia del Mediterraneo ha consentito ai soci di rafforzare le relazioni interne all’Associazione e con altre organizzazioni di agricoltori, ricercatori e le comunità nel loro complesso. Da Agrigento portiamo a casa l’opportunità di partecipare a percorsi di sviluppo della formazione in un’ottica di co-learning e co-innovation, come ad esempio come quelli già portati avanti dall’Università di Milano o previsti nel progetto RiflAessi coordinato dal CREA.
Abbiamo interagito con i giovani dell’Agroecology Europe Youth Network (AEYN) ed altri movimenti giovanili, aprendo la strada per future azioni in comune. Potremo infine sviluppare ricerca innovativa in rete con gli enti intervenuti ad AEMED e in collaborazione con tutte le reti di agricoltori con cui siamo entrati in contatto. Un altro momento importante è stata la condivisione di un documento proposto dai giovani di AEYN e approvato all’unanimità dall’assemblea congressuale relativo alla questione palestinese e in generale alla missione di pace intrinseca nell’Agroecologia.
A conclusione del Congresso AIDA ha redatto un documento (allegato) che delinea una roadmap per una giusta transizione ecologica dei sistemi agroalimentari in Italia, Europa e nel Mediterraneo. Tale documento è stato approvato dagli enti organizzatori come documento di sintesi dal quale partire per l’elaborazione di un documento etico e politico di fine congresso. Nel documento si richiamano le problematiche legate alle tendenze globali che guidano i sistemi agroalimentari, che sono una delle ragioni principali della crisi dei processi ecologici del pianeta e dei conflitti sociali dell'umanità, e mettono in pericolo la stabilità e la resilienza degli
ecosistemi e il benessere delle persone e degli animali.
Nonostante la loro apparente efficienza, i sistemi agroalimentari dominanti stanno perdendo resilienza, accentuano i disequilibri territoriali e diventano sempre più instabili e suscettibili a shock e crisi. La quattro
giorni del Congresso di Agrigento rafforza la convinzione che la strada da percorrere per una giusta transizione ecologica dei sistemi agroalimentari è tracciata dagli obiettivi delle due Strategie del Green Deal europeo, Farm to Fork e Biodiversità 2030, poiché il raggiungimento dei loro obiettivi è fondamentale per dare una risposta ai problemi ambientali, sociali e di salute
globale che le hanno motivate e che ancora oggi permangono attuali. La diversità dei sistemi agroalimentari nel bacino del Mediterraneo, come in tutto il mondo, implica che non esiste la ricetta perfetta, esiste però un modello, una visione da perseguire, quello dell’Agroecologia, che già nei suoi principi comprende quello fondamentale della diversità. Partendo da questi presupposti per riequilibrare i nostri sistemi agroalimentari, renderli più rispettosi della natura, degli animali allevati e più rigenerativi, per costruire resilienza nelle catene di approvvigionamento, nei paesaggi e nei mezzi di sussistenza, serve un cambio di paradigma che parta dai 13 principi e 10 elementi dell’Agroecologia, che comprendono anche la dimensione sociale e One Health.
La Visione della Commissione europea per l'agricoltura e l'alimentazione al 2040 è purtroppo inadeguata per affrontare queste complesse sfide ambientali e sociali, non riconoscendo il valore e le potenzialità dell'Agroecologia. È necessaria inoltre una Politica Agricola Comunitaria che promuova il lavoro e l’ambiente insieme alla produttività e riequilibri i finanziamenti a favore di tutti quei piccoli e medi agricoltori che hanno dimostrato capacità di innovazione e attaccamento ai territori.
Concluso il Congresso di Agrigento AIDA, insieme alle Associazioni aderenti Lipu, Rete Semi Rurali e WWF, lancia una sfida ambiziosa per la definizione di una Strategia per la transizione ecologica dei sistemi agroalimentari in Italia, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, attraverso la promozione di un “Dialogo strategico nazionale” per l’individuazione di obiettivi strategici e operativi al 2040, condivisi da un ampio movimento di Associazioni, Enti di ricerca, reti di agricoltori, con un processo partecipato che inizierà dal prossimo mese di luglio per raggiungere un traguardo fissato per la primavera 2026. Ripartiamo così dal Congresso di
Agrigento che ha indicato l’agroecologia come la via maestra per una giusta transizione ecologica dei sistemi agroalimentari.
L’Associazione Italiana di Agroecologia – AIDA: È un'Associazione che si fa portavoce in Italia della visione agroecologica dei sistemi agricoli ed alimentari, in sinergia con altri enti e istituzioni che operano a livello
nazionale e internazionale in tale ambito. L'Associazione unisce operatori e ricercatori provenienti da ambiti diversi per promuovere un approccio multidisciplinare e multiscalare. L’agroecologia è una scienza che studia ilfunzionamento degli agroecosistemi, un insieme di pratiche per coltivare e produrre in modo più sostenibile, un movimento per la trasformazione dei sistemi agroalimentari. Si basa su un approccio sistemico, olistico,
interdisciplinare e transdisciplinare. Aderiscono ad AIDA le seguenti Associazioni e reti nazionali: Collettivo Rizosfera, Deafal, Fondazione ACRA, ISDE Medici per l’Ambiente, LIPU . BirdLife Italia, Rete Semi Rurali, WWF
Italia.
Maggiori informazioni sul sito Web: https://www.agroecologia.eu/
