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Bracconiere denunciato a Cagliari: catturava decine di cardellini con la colla

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Controllate varie zone per il contrasto all’uccellagione: salvati centinaia di uccelli grazie alla rimozione di reti e strutture per la cattura illegale nei boschi della macchia mediterranea

Un bracconiere denunciato mentre catturava decine di cardellini con la colla per topi nelle campagne vicino a Cagliari, una pratica che si ritiene molto diffusa in Sardegna. E inoltre centinaia di uccelli selvatici salvati grazie alla rimozione di reti per l’uccellagione e diversi siti per la cattura illegale nelle aree boscate di macchia mediterranea. E’ l’esito di alcune azioni antibracconaggio effettuate nei giorni scorsi nel blackspot del bracconaggio “Sud Sardegna” dai volontari della Lipu in supporto alla sezione operativa antibracconaggio Soarda dei Carabinieri forestali e al Nucleo Cites di Cagliari.

Il 65enne bracconiere è stato sorpreso in località Sant’Isidoro a catturare cardellini con la colla per topi nelle campagne appena fuori la periferia di Cagliari. Il soggetto, per il quale è scattata la denuncia, aveva posizionato in un campo aperto 82 bastoncini ricoperti di colla intorno ad una gabbietta che conteneva al suo interno il richiamo vivo: un uccello precedentemente intrappolato che, con il suo canto, richiamava altri uccelli e li induceva a posarsi sui rametti-trappola distribuiti intorno. Dopo aver controllato le trappole, il bracconiere, in caso di cattura, strappava l’animale dalla trappola per poi rinchiuderlo insieme agli altri in una gabbietta. Nella sua abitazione i Carabinieri hanno trovato 12 cardellini vivi e detenuti in gabbie, e inoltre, tra gli esemplari vivi, due merli, un fringuello, un lucherino e una calandra e, infine, un cardellino morto.

"Queste trappole - spiega Gigliola Magliocco, responsabile delle attività antibracconaggio della Lipu in Sardegna – sono particolarmente cruente e insidiose per gli uccelli, perché vi rimangono incollati per le penne o per le zampe. Infatti, a dimostrazione di questo, abbiamo trovato un cardellino morto nella gabbietta, presumibilmente appena catturato. Mentre un altro cardellino è stato affidato alle cure veterinarie di un centro di recupero della fauna perché aveva le penne molto compromesse”.

Oltre alla campagna appena fuori la città, teatro degli eventi delle altre azioni effettuate dai volontari della Lipu con i militari sono state le aree costiere boscate di macchia mediterranea, dove gli uccelli, soprattutto in questo periodo, in un momento particolarmente delicato della loro esistenza, si radunano numerosi sui ginepri ricchi di bacche per poi proseguire la migrazione verso i siti di nidificazione. I bracconieri approfittano delle enormi concentrazioni di uccelli catturandoli con reti posizionate tra la vegetazione, oltre che con trappole e lacci.

La cattura di fringillidi viene effettuata a scopo ornamentale, una modalità che si aggiunge alle più note trappole per catturare e commerciare illegalmente tordi, merli, pettirossi, catturati a centinaia per essere consumati nei “piatti tipici” locali. Tra le azioni effettuate, anche una rete per catturare uccelli selvatici, ritrovata appena fuori il centro abitato di Quartu Sant Elena, a pochi chilometri da Cagliari.

“Il bracconaggio in quest’area della Sardegna, uno dei sette black-spot del bracconaggio individuati dal Piano d’azione italiano contro il bracconaggio, è un fenomeno che, purtroppo, persiste ancora oggi e che non deve essere sottovalutato – aggiunge Gigliola Magliocco – Per questo è necessario intensificare le azioni di controllo e di contrasto, per le quali ringraziamo ancora una volta i Carabinieri forestali per la dedizione e l’impegno”.

La Lipu, impegnata su più fronti per contrastare il bracconaggio, lo fa anche costruendo rapporti con le realtà locali. E’ il caso di Domus de Luna che, in collaborazione con il Wwf Italia, porta avanti i suoi valori all'Oasi del Cervo e della Luna, all’interno della Riserva protetta di Monte Arcosu, coniugando le tematiche sociali e di reinserimento lavorativo con quelle relative alla conoscenza, cura e salvaguardia dell’ambiente. Con i ragazzi che lavorano ogni giorno all’interno dell’Oasi, la Lipu ha organizzato due giornate di sensibilizzazione sul bracconaggio, accompagnandoli sui luoghi delle attività illegali a danno della fauna selvatica e rimuovendo con loro trappole per uccelli e lacci per ungulati.

Le attività antibracconaggio in Sardegna, effettuate nel mese di febbraio, danno seguito alle azioni di sensibilizzazione che hanno avuto inizio lo scorso dicembre con l’inaugurazione del murale realizzato da Manu Invisible per la Lipu, con gli studenti del Liceo artistico e musicale Foiso Fois di Cagliari nell’ambito del progetto internazionale finanziato dalla Fondazione Oak e finalizzato a contrastare il bracconaggio contro gli uccelli a Cipro, Malta e Italia, anche nel Sud Sardegna, uno dei sette “black-spot” individuati dal Piano nazionale italiano contro il bracconaggio. Tutte queste attività avvengono nel contesto della campagna #stopbracconaggio finanziata dal progetto Life Abc.

 

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Una delle reti rimosse a Quartu Sant'Elena © Una delle reti rimosse a Quartu Sant'Elena