Love is in the air
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Ovvero le cose più strane e divertenti che puoi scoprire sull'amore osservando il corteggiamento degli uccelli
Piume colorate, danze stravaganti, canti nuziali e persino "romantici inviti a cena". In primavera la natura si risveglia e per molte specie di uccelli arriva la stagione del corteggiamento. Osservando gli uccelli in questo momento particolare puoi imparare molte cose davvero interessanti sulle diverse specie e magari divertirti a scoprire inaspettate similitudini con il tuo modo di comportanti quando sei innamorato.
Perché gli uccelli si corteggiano
Nel mondo degli uccelli ci sono tanti tipi di rituali di corteggiamento che i maschi delle diverse specie usano per trovare una compagna. Dalla spettacolare danza acquatica dello svasso maggiore al canto d'amore di un usignolo che ha ispirato persino William Shakespeare.

Sì, lo scopo principale del corteggiamento degli uccelli è proprio quello che pensi: attirare un altro esemplare della propria specie per riprodursi. Ma ci sono anche altri motivi che possono cambiare da specie a specie e che probabilmente non conosci.
Il corteggiamento degli uccelli serve agli esemplari delle diverse specie per distinguersi tra loro, in questo modo possono essere sicuri di accoppiarsi solo con altri uccelli pronti a riprodursi e per così dire “compatibili”. Il corteggiamento serve anche a ridurre le aggressioni territoriali, cioè a creare una specie di zona neutrale in cui la coppia può dedicarsi in tranquillità all'accoppiamento e successivamente alla cura del nido.
In tutto questo c'è anche un ultimo vantaggio da non sottovalutare: attraverso le reazioni dei partner durante il corteggiamento gli uccelli possono ricavare dal loro possibile compagno anche un sacco di informazioni importanti come la disponibilità all'accoppiamento, la capacità di costruire un nido o di sfamare la prole.

In questo modo le femmine possono scegliere il miglior partner sulla piazza e garantirsi la migliore discendenza possibile, forse è il lato meno romantico di tutta la storia ma in effetti l'evoluzione funziona anche così.
Come corteggiano gli uccelli? I tipi di corteggiamento
La maggior parte delle specie non usa una sola tecnica di corteggiamento, spesso i metodi variano addirittura da esemplare ad esemplare. Le strategie di corteggiamento degli uccelli in generale sono 6: il canto, la danza, l'offerta di cibo, mettersi in mostra, lisciarsi le penne e naturalmente costruire il nido.
Canto - Il canto è uno dei modi più comuni usati dagli uccelli maschi per attirare le femmine della stessa specie. La complessità della melodia o la varietà dei suoni emessi aiutano gli uccelli a dichiarare la propria maturità e disponibilità, due caratteristiche fondamentali per un adulto sano e in procinto di riprodursi. Il canto serve anche a delimitare i confini territoriali di un singolo individiuo, avvertendo la concorrenza di stare alla larga. Nel 95% dei casi è solo il maschio che canta, tuttavia in alcune specie maschio e femmina possono dialogare coi loro vocalizzi creando un vero e proprio duetto che fa parte del rituale di accoppiamento.

Mettersi in mostra — Un piumaggio fiammeggiante messo in mostra con mosse ben studiate è un modo per dimostrare quanto un singolo individuo sia forte e sano e dimostrare anche la sua desiderabilità come maschio. I pavoni sono certamente le specie più conosciute per questo tipo di comportamento, ma sono molte altre le specie ad usare particolari movimenti per mettersi in mostra come fa la gallinella d'acqua che puoi facilmente vedere fare il nido sulle rive dei fiumi, dei torrenti e dei canali.
Danza — Immersioni azzardate, intricate coreografie che includono colpi d'ala, tuffi di testa o addirittura passi, possono essere parte di un rituale di corteggiamento. In molte specie il maschio danza da solo davanti alla femmina scelta mentre lei lo osserva, in altre specie sia il maschio che la femmina si danno il cambio in un “passo a due”. Una mossa sbagliata può rivelare inesperienza o esitazione e compromettere il successo del corteggiamento. Il gallo cedrone e il fagiano di monte, che vivono nelle foreste delle nostre Alpi, sono due delle specie italiane più “danzerecce”.
Offrire cibo — Anche offrire cibo è una tecnica di corteggiamento molto comune tra gli uccelli. Il maschio della sterna comune ad esempio “regala” piccoli pesci alla femmina dimostrandole in questo modo che non solo è capace di trovare cibo ma che lo condivide con lei, è una promessa di come si comporterà quando la compagna sarà occupata a covare le uova e non potrà sfamarsi da sola. In alcune specie il maschio addirittura arriva ad imboccare la femmina come si fa con i piccoli per dimostrare che sarà capace di fare lo stesso con la prole.

Costruire un nido — Alcuni uccelli attirano l'attenzione facendo mostra delle proprie doti di architetti e costruttori di nidi. Costruire un nido ancora prima di avere una compagna è un modo per marcare il territorio e dichiarare di essere pronti a “metter su famiglia”. Spesso il maschio può decorare il nido con sassolini, muschio, fiori o piccoli pezzi di rifiuti colorati o riflettenti. Lo scopo è quello di attirare lo sguardo della compagna che in questo modo può scegliere il nido che più le piace. Alcune specie, come quelle tropicali costruiscono un nido spettacolare, ma anche in Italia esistono degli esempi interessanti. Il pendolino ad esempio costruisce un nido che pende da un ramo di un albero o da un cespuglio e ha la forma particolarissima di un fiasco (da cui l'altro nome del pendolino, detto anche fiaschettone), qui invita le sue future compagne.
Pulirsi le piume — Lo stretto contatto tra maschio e femmina può essere parte del rituale di corteggiamento anche negli uccelli. Aiuta a ridefinire i confini spaziali tra due individui. Infatti quello che in altri periodi sarebbe considerata un'intrusione, scatenando una reazione aggressiva, durante il periodo di corteggiamento diventa un “abbraccio” ben tollerato. Spesso in questi momenti di intimità gli uccelli si puliscono le piume reciprocamente come per confermare il fatto che non intendono ferire il partner. In fin dei conti essere teneri può avere i suoi vantaggi, anche in natura.
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