Fermiamo caccia selvaggia! Firma la petizione
Pubblicato il
Da oggi è possibile sottoscrivere la petizione rivolta direttamente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per fermare il Disegno di legge 1552 sulla caccia: la peggior proposta di legge della storia italiana recente, che distruggerebbe gli uccelli e la natura
Una proposta che ci riporta indietro di 60 anni, quando si cacciava in primavera, si catturavano senza sosta piccoli uccelli migratori e pochissime regole governavano l'attività venatoria.
Oggi quel momento storico, un incubo sconfitto negli anni anche grazie alle battaglie della Lipu, rischia di ripresentarsi e diventare di nuovo realtà con il disegno di legge 1552 Malan sulla caccia, con il quale la maggioranza parlamentare, appoggiata dal Governo, vorrebbe approvare devastanti modifiche alla legge 157 del 1992.
Si smantellerebbe, in questo modo, una legge che con i suoi limiti ha rappresentato un limite importante alla caccia e uno strumento di tutela delle specie, in particolare, degli uccelli selvatici. Una legge che andrebbe migliorata nel senso della protezione e non certo della distruzione.
Attualmente in discussione al Senato, il disegno di legge, se approvato, regalerebbe ai cacciatori anzitutto due grandi sogni: la riapertura degli impianti di cattura degli uccelli a fini di richiamo vivo e la caccia a febbraio, in piena migrazione prenuziale degli uccelli. Due elementi gravissimi, che meriterebbero da soli una sonora bocciatura della proposta.
Ad aggravare il quadro, il disegno di legge prevede la caccia in aree demaniali, la liberalizzazione degli appostamenti fissi dai quali sparano i cacciatori, la caccia aperta tutto l'anno nelle aziende faunistico venatorie, la possibile riduzione delle aree protette, la licenza di caccia automatica ai cacciatori stranieri, lo svilimento del ruolo dell’Ispra e della scienza e altro ancora.
Di fronte a queste gravi minacce per la biodiversità, che si aggiungono a problemi seri come quelli del clima e della perdita di habitat, la Lipu si mobilita e da oggi lancia una petizione sul proprio sito web, chiamando in causa direttamente la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
A Giorgia Meloni chiediamo di intervenire con decisione, nel rispetto dell'articolo 9 della Costituzione che mette la natura tra i valori più nobili della Repubblica, e fermare un atto che è gravissimo per la natura, portatore di infrazioni comunitarie, generatore di disturbo e pericolo per le persone in campagna e mortificante per decenni di crescita educativa e culturale del nostro Paese.
Leggi il comunicato stampa del 9 ottobre 2025