Moretta
Aythya fuligula
Ordine
Famiglia
Nome scientifico
Habitat
Strategia migratoria
Apertura alare
Lunghezza
Lista rossa italiana
Stato di conservazione
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Descrizione
Anatra tuffatrice di dimensioni medio-piccole. Come accade anche per altre specie di Anatidi, la differenza cromatica tra i maschi e le femmine di Moretta è molto accentuata. Il maschio adulto ha un piumaggio bicolore: nero brillante, con riflessi violetti, sulla parte superiore, mentre ventre e petto sono bianchi; presenta altresì un ciuffo sulla nuca, ben evidente in periodo riproduttivo. La femmina è invece di colore bruno, che sfuma sui fianchi. Le iridi sono gialle e vivide, le zampe grigiastre. La lunghezza è compresa tra 40 e 47 cm, l’apertura alare tra 67 e 73 cm e il peso tra 335 e 1.028 grammi.
Nidifica in zone umide d’acqua dolce, naturali e artificiali, anche di ridotta estensione, bordate da fitta vegetazione palustre, dalla pianura ai laghetti alpini. Tende a nidificare su isolette, tra la vegetazione e vicino al bordo dell’acqua. La nidificazione è stata rilevata in Italia dal livello del mare fino a 2.280 m, in Valle d’Aosta. In inverno frequenta soprattutto laghi, ma anche estuari, fiumi e acque costiere riparate.
Invertebrati (soprattutto molluschi), altri piccoli animali acquatici e piante acquatiche costituiscono la sua dieta principale; ottima tuffatrice e nuotatrice, la Moretta può trascorrere lunghi periodi sott’acqua alla ricerca di cibo.
Specie ampiamente diffusa in Eurasia; le popolazioni europee numericamente più importanti sono localizzate in Scandinavia e Russia, mentre in Francia e più a sud la distribuzione diviene molto frammentata. Le popolazioni nord-europee svernano nel Mar Baltico. Una quantità considerevole di individui sverna nel Mediterraneo e nel Mar Caspio, mentre altri contingenti raggiungono il vicino Oriente.
In Italia è migratrice regolare, svernante e nidificante scarsa. Ha iniziato a nidificare nel nostro Paese alla fine degli anni ’70 del secolo scorso. Negli ultimi anni (2010-2021) la sua nidificazione è stata accertata nelle zone umide dell’Alto Adriatico, nella Pianura Padana interna e in alcuni siti in ambito prealpino e alpino. In precedenza ha nidificato in Toscana (soprattutto nel Lago di Massaciuccoli, uno dei primi siti riproduttivi in Italia), Sardegna e Lazio.
Lo Status
La Moretta ha in Italia uno stato di conservazione inadeguato e a livello continentale lo stato della specie non è favorevole.
La popolazione italiana conta 60-80 coppie e il trend della popolazione appare complessivamente in leggero incremento sebbene vi sia stata una leggera contrazione dell’areale riproduttivo.
La popolazione svernante in Italia nel periodo 2000-2010 è variata tra 3.800 e 8.500 individui, e risulta distribuita soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali, nonché in Sardegna. Più scarsa altrove, ad eccezione delle zone umide nel nord della Puglia.
La specie è stata poco studiata per quanto concerne i parametri riproduttivi; sono stati rilevati da 3,1 a 4,4 giovani per coppia.
Le Minacce
Fattori di minaccia per questa specie legata alle zone umide sono da ascrivere al degrado di tali habitat, in particolare all’inquinamento e al drenaggio delle acque. Un’ importante minaccia è anche rappresentata dall’attività venatoria; in provincia di Venezia, la diminuzione della popolazione svernante e la distribuzione relativamente modesta della specie sembrano parzialmente essere correlate al disturbo antropico e al prelievo venatorio, che, nel caso specifico, sembra essere eccessivo. La caccia determina altresì, per la Moretta come per altre specie di Anatidi, inquinamento da piombo causato dall’ingestione di pallini.
La specie soffre anche per il disturbo arrecato da attività ricreative, botulismo, presenza di specie ittiche che utilizzano le stesse risorse alimentari e la predazione al nido.
La Tutela
Per permettere l’affermarsi di popolazioni più numerose di Moretta nel nostro Paese è essenziale favorire condizioni idonee alla nidificazione della specie nelle aree già frequentate in periodo riproduttivo. Occorre altresì garantire l’integrità ambientale delle principali aree di sosta e di svernamento, prevenendo anche potenziali forme di disturbo da parte dell’uomo. A questo proposito, la Moretta potrebbe trarre giovamento sia della messa al bando dell’attività venatoria, sia della limitazione degli sport acquatici nelle aree maggiormente frequentate, soprattutto durante il periodo riproduttivo. Riguardo alla competizione per le risorse alimentari, va evidenziato come la rimozione ciclica di pesci adulti da un bacino artificiale del Regno Unito abbia avuto come conseguenza un incremento del successo riproduttivo della specie, grazie alla maggiore disponibilità di invertebrati e di piante sommerse di cui le morette si nutrono.
La Moretta ha colonizzato l’Italia da pochi decenni ed è ancora poco conosciuta e studiata. Non si conoscono infatti i trend delle popolazioni, anche a causa della scarsità di coppie nidificanti. Per questo motivo non è possibile identificare un valore di riferimento favorevole (FRV) per la specie.