
Fabrizio Carbone
Lascia la porta socchiusa
Realizzate con tecnica mista (acquerello, matite colorate, pennarello, china), queste opere raccontano l'altra natura di Fabrizio Carbone, che prende forma e volo dentro e intorno a lui. Un lavoro complesso, affascinante, pieno di luci, colori, protagonisti visibili o nascosti, da ammirare con calma.
Le opere sono parte dell'omonima raccolta, per Pandion Edizioni (2024), corredata da 96 composizioni poetiche.
"Ho lasciato la porta socchiusa perché entrino le luci e i colori della natura attraverso le parole e le immagini che mi porto dietro da sempre".

Fabrizio Carbone
Nato il 26 dicembre del 1942 a Magugnano, paesino del Viterbese, in piena guerra, a 16 anni Carbone vince un premio di pittura che gli vale un soggiorno ad Amsterdam. A 18 anni la prima mostra a Salsomaggiore Terme. Poi l'egittologia e il giornalismo.
Scoperta da subito la bellezza della natura, non la abbandona più e la racconta con l'arte e il lavoro.
Carbone è a fianco del Wwf ma anche di Lipu, Greenpeace, Legambiente. Va in giro per il mondo, realizza reportage e documentari, sostiene numerose cause ambientali. Poi scopre il fascino del Grande Nord, vivendo a lungo in Finlandia, con la seconda moglie Patrizia Chiozza, e rivitalizzando la passione per l'arte, di cui Lascia la porta socchiusa è un affascinante testimonianza.