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Petizioni

Petizioni (4)

Tutti noi per sopravvivere abbiamo bisogno dell’acqua

FIRMA PER PROTEGGERE L'ACQUAL’acqua è fondamentale per la vita, ma è in pericolo. Aiutaci a salvarla con la tua firma

FIRMA ORA
Proteggi l'acqua

Ma senza fiumi, laghi e zone umide in buono stato di salute, non ci sarebbe acqua potabile per nessuno di noi. La Direttiva Quadro Acque protegge le risorse idriche dell'Europa, ma molti Paesi dell'Unione Europea vogliono indebolirla. Insieme, dobbiamo evitare che questo possa accadere.

La Commissione europea oggi ci chiede di far sentire la nostra voce attraverso una consultazione pubblica. È l'unica possibilità per continuare a proteggere il bene più prezioso che abbiamo: l'acqua.

I nostri fiumi e i nostri laghi sono sotto attacco. FIRMA la petizione #ProtectWater per salvarli!

La situazione delle acque in Europa

Secondo gli ultimi dati, il 60% di fiumi, ruscelli, laghi e zone umide europei non è in buona salute. Per generazioni abbiamo distrutto e inquinato le nostre fonti di acqua usandole irresponsabilmente. La situazione delle nostre acque interne è ancora più allarmante: solo il 43% dei 7494 fiumi considerati è in un “buono stato ecologico”, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE), mentre il 41% è ben al di sotto dell’obiettivo di qualità e un 16% non è stato nemmeno classificato. Ancora più grave è la situazione dei 347 laghi, di cui solo il 20% è “in regola” con la normativa europea.

Proteggere le nostre risorse idriche è fondamenteale non solo per la nostra sopravvivenza, ma anche per quella di centinaia di specie animali e vegetali che hanno bisogno di fiumi, laghi e ruscelli in buona salute per continuare a sopravvivere. Agisci ora: fai sentire la tua voce e chiedi alla Commissione europea di continuare a difendere le nostre risorse idriche

Qual è il problema?

La preoccupante situazione delle nostre risorse idriche testimonia che stiamo pagando la mancata applicazione di una tra le direttive più importanti per la protezione dell’ambiente: la Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE). Ora, accanto alla mancata applicazione della Direttiva, si affianca anche un altro drammatico scenario:  la volontà degli Stati membri di diminuire la forza legislativa della Direttiva stessa! Agisci ora: fai sentire la tua voce e chiedi alla Commissione europea di continuare a difendere le nostre risorse idriche.

Qual è la soluzione?

Fermare la distruzione delle risorse idriche è possibile solo grazie ad una legislazione efficace. In Europa, abbiamo una norma molto forte che protegge fiumi, ruscelli, zone umide, acque costiere e falde acquifere: la Direttiva Quadro europea sulle acque. Questa direttiva, inoltre, prevede che le acque già danneggiate siano riportate ad uno stato di buona salute al massimo entro il 2027. Ma purtroppo, i governi europei vogliono cambiare questa Direttiva, indebolendola. Tutto questo potrebbe avere degli effetti devastanti per le nostre risorse idriche, poiché tutto, la nostra stessa vita, dipende da queste risorse! Agisci ora: fai sentire la tua voce e chiedi alla Commissione europea di continuare a difendere le nostre risorse idriche.

Maggiori informazioni

La Direttiva Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) è nata nel 2000 allo scopo di prevenire il deterioramento qualitativo e quantitativo delle acque, assicurandone un utilizzo sostenibile, basato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili. La Direttiva stabilisce che tutti gli Stati Membri dell'UE, Italia compresa, si adoperino per ampliare la protezione delle acque, sia superficiali che sotterranee, e per raggiungere lo stato di “buono” per tutte le acque, rendendo partecipi i cittadini delle scelte adottate in materia. Quindi, grazie a questa Direttiva europea, l'Italia e gli Stati membri dell'UE hanno adottato norme nazionali e regionali allo scopo di tutelare le acque.

Oggi la Direttiva Quadro sulle Acque è però oggetto di valutazione (Fitness check) da parte della Commissione europea, che ha aperto una consultazione pubblica per raccogliere il maggior numero possibile di pareri da parte di esperti ma anche da parte dei cittadini. A questa consultazione parteciperanno anche gruppi di interesse che vogliono indebolire pesantemente la Direttiva, ma se ciò avvenisse si avrebbero effetti devastanti per le nostre risorse idriche e per tutti gli habitat e le specie che da esse dipendono.

Per questo è importante che i cittadini che hanno a cuore la tutela delle acque e della natura dicano la loro dando sostegno alla Direttiva e ribadendo che l'acqua è un bene imprescindibile che deve rimanere pubblico.

Maggiori dettagli sul Fitness check si trovano sui siti della Commissione europea e del Ministero dell'Ambiente:
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/initiatives/ares-2017-5128184/public-consultation_it
http://www.minambiente.it/notizie/direttiva-acque-e-alluvioni-consultazione-pubblica-su-sito-commissione-ue

Venerdì, 06 Febbraio 2015 18:19

Petizione Salviamo gli avvoltoi

Scritto da

Non permettere che gli avvoltoi siano avvelenati. Firma e fai firmare la petizione per vietare il Diclofenac ad uso veterinario. Salviamo il brutto anatroccolo!

Sottoscrivi l’appello della Lipu per chiedere all’Italia e all'Europa di proibire l’uso veterinario del Diclofenac che può causare la morte degli avvoltoi e di altri splendidi rapaci.

FIRMA LA PETIZIONE
#Salviamogliavvoltoi

In realtà non stiamo parlando di anatroccoli, ma di avvoltoi. Nonostante la cattiva fama, gli avvoltoi non sono né brutti né cattivi ma animali pieni di fascino e dalla grande utilità ecologica.

Il gigantesco e solitario gipeto, con i suoi nidi nella roccia. Il maestoso grifone, che ha ispirato leggende e racconti. Il “piccolo” capovaccaio, dalla livrea bianca e nera, di cui solo 9 coppie attualmente nidificano in Italia. Gli sforzi per salvare da tante minacce questi grandi eppure fragili animali, che hanno impegnato e impegnano la Lipu e hanno portato a risultati molto importanti, rischiano oggi di essere vanificati.

Il pericolo è lui, il Diclofenac. Il Diclofenac è un farmaco usato sugli esseri umani come antinfiammatorio, che è stato da poco commercializzato in Italia anche ad uso veterinario. In India è già accaduto e il risultato è stato drammatico. Il 99% della popolazione di due specie di avvoltoi è stato spazzato via. Gli avvoltoi sono quasi tutti morti. Infatti, gli avvoltoi mangiano carcasse di animali, tra cui quelle degli animali domestici morti lasciati all’aperto, in natura. E quando questi sono trattati con il Diclofenac, il prodotto viene ingerito per via indiretta dagli avvoltoi, provocandone il blocco renale e la morte, tra grandi sofferenze. E’ un problema che non riguarda solo gli avvoltoi, di cui sono rimasti pochissimi esemplari in Italia, ma anche altri grandi rapaci come l’aquila delle steppe, l’aquila imperiale, il nibbio bruno o il nibbio reale.

L’India ha riconosciuto il problema e ha bandito l’utilizzo veterinario del Diclofenac. Invece, con una decisione clamorosa, il farmaco è stato autorizzato dalla Commissione europea, ad uso veterinario, in Italia e in Spagna. Le conseguenze di questa decisione potrebbero davvero essere molto gravi per gli avvoltoi che vivono in Europa, in Spagna, in Italia. Questo farmaco è facilmente sostituibile con altri equivalenti, non dannosi per gli avvoltoi ed i grandi rapaci.

Aiutaci a salvare gli avvoltoi e gli altri grandi rapaci da questa grave minaccia. Non sono brutti anatroccoli, non sono animali sgradevoli e cattivi, ma splendidi uccelli che seguono le vie dell’aria e partecipano, con un fascino tutto speciale, a questa grande casa comune che chiamiamo natura!

Sottoscrivi l’appello per chiedere all’Italia e all'Europa di proibire l’uso veterinario del Diclofenac. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante FIRMA LA PETIZIONE.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. )';ff_processor.browser='Mozilla/5.0 AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko; compatible; ClaudeBot/1.0; + Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. )'; ff_processor.opsys='unix';ff_processor.provider='Unknown';ff_processor.submitted='2024-04-19 19:07:28';ff_processor.form=31;ff_processor.form_id='ff_form31';ff_processor.page=1;ff_processor.target=2;ff_processor.runmode=0;ff_processor.inframe=0;ff_processor.inline=0; ff_processor.template=0;ff_processor.homepage='http://www.lipu.it';ff_processor.mossite='http://www.lipu.it';ff_processor.images='http://www.lipu.it/components/com_breezingforms/images';ff_processor.border='';ff_processor.align='';ff_processor.top=''; ff_processor.suffix='';ff_processor.status=null;ff_processor.message=null;ff_processor.record_id=null;ff_processor.showgrid=false;ff_processor.traceBuffer=null; //-->
La petizione

Al Ministro italiano dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare
Al Ministro italiano della Salute
Alla Direzione generale Ambiente della Commissione europea

 

I SOTTOSCRITTI CITTADINI
anche ai sensi dell'articolo 50 della Costituzione ("Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità").

 

PREMESSO CHE: l'utilizzo veterinario del principio attivo denominato Diclofenac, autorizzato per l'Italia e la Spagna dagli organismi europei, può provocare la morte degli avvolti e di altri grandi rapaci, causa l'ingestione di carcasse di animali da allevamento trattati con questo farmaco; che una situazione analoga si è verificata in India, con la morte del 99% di esemplari appartenenti a due specie di avvoltoi; che l'India ha riconosciuto il problema, bandendo l'uso veterinario del Diclofenac; che gli avvoltoi sono uccelli maestosi, protetti dalle convenzioni internazionali, dalle direttive comunitarie e dalle leggi nazionali e utilissimi sotto il profilo ecologico; che in Italia le popolazioni di avvoltoi già soffrono di numerosi problemi di conservazione e il problema del Diclofenac potrebbe determinare la scomparsa di queste popolazioni; che esiste un farmaco alternativo al Diclofenac, il cui uso veterinario si è dimostrato non dannoso per gli avvoltoi

 

CHIEDONO, per la salvezza degli avvoltoi e degli altri grandi rapaci, il bando dell'utilizzo del Diclofenac a scopo veterinario e la sua sostituzione con farmaci alternativi non dannosi

I TUOI DATI

 

Aiutaci a diffondere questa importante iniziativa. Insieme possiamo davvero salvare gli avvoltoi e gli altri grandi rapaci italiani.
Invita altre persone a firmare la petizione e condividi sui social #SalviamoGliAvvoltoi

Grazie!

FOTO: capovaccaio di Andrea Ferracin, primo grifone - L.Sebastiani www.birds.it, secondo grifone - L.Sebastiani www.birds.it 6

Lunedì, 04 Novembre 2013 15:37

Grazie (Petizione)

Scritto da

Grazie per aver firmato la petizione 'no ai richiami vivi'

Ti informeremo sull'andamento della nostra campagna e sulle attività dell'Associazione.

Nel frattempo vuoi ricevere un numero di "Ali" in omaggio? Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , ti invieremo una copia della rivista del Socio Lipu, 32 pagine a colori per saperne di più sulla natura che ci impegnano a difendere.
Per maggiori informazioni 0521 1910777

Giovedì, 12 Settembre 2013 15:32

NO ai Richiami Vivi

Scritto da

Firma e fai firmare la petizione Lipu “NO ai richiami vivi”.
Contro la cattura e la detenzione di uccelli come "esche" per l'attività venatoria.

Vengono catturati e tenuti in gabbia con un unico scopo: cantare, durante la stagione venatoria, per attirare i loro simili e permettere ai cacciatori di catturarli. E così, piccoli uccelli migratori come i merli, le allodole, le cesene, i tordi, sono tenuti una vita intera al buio, in luoghi spesso freddi e umidi, con poca aria, luce e igiene, in anguste gabbie dove è impossibile volare e un movimento di troppo può causare traumi o ferite. La percezione del cambiamento di stagione e i ritmi giorno/notte sono sconvolti. Gli uccelli che sopravvivono all'atrofizzarsi degli arti e allo sconvolgimento comportamentale rischiano di non tornare a volare liberi, mai più.

 Tordo (foto F. Cagliata) Tordo (foto F. Cagliata)Oggi detenere gli uccelli come richiami vivi è permesso. Aboliamo questa pratica cruenta. Salviamo gli uccelli da una simile tortura restituendo loro la libertà!

Sottoscrivi l’appello che consegneremo al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai presidenti di Senato e Camera. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante FIRMA LA PETIZIONE.

[No form id or name provided!]

 

Aiutaci a diffondere questa importante iniziativa.
Fai firmare la petizione. Grazie!

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