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Oasi Cesano Maderno

Oasi Cesano Maderno Averla piccola (foto: L.Sebastiani www.birds.it)
Località Cesano Maderno (MB) Via Don Orione, . L'Oasi si trova sul territorio di tre comuni, nella provincia di Monza-Brianza, Cesano Maderno, Limbiate e Bovisio Masciago - completamente all'interno del Parco delle Groane, sui primissimi terrazzi della Brianza.
Apertura al pubblico Aperta al pubblico tutto l'anno e l'ingresso è gratuito. Il Centro visite è aperto da mercoledì a domenica, tutto l'anno escluso le festività natalizie. Le visite guidate per gruppi e scolaresche vanno prenotate.
Come arrivare Da Milano o da Como prendere la vecchia strada statale n. 35 (dei Giovi-Comasina) o la superstrada per Meda, fino a Cesano Maderno, poi seguire le indicazioni per l'Oasi. In treno Cesano Maderno è collegata direttamente con Milano, Como e la Brianza, per mezzo delle Ferrovie Lombarde: la stazione è a un chilometro dall'Oasi. L'Oasi è collegata con una rete di piste ciclabili nel Parco Groane.
Superficie 100 ettari
sito web www.oasicesanomaderno.it
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono/Fax Tel 0362 546827
Responsabile Silvia Baldo

L'Oasi Cesano Maderno sorge su un territorio caratterizzato da un passato di pesante sfruttamento industriale, con conseguente, grave inquinamento. Nonostante il degrado l'area presentava ancora elementi naturali importanti. Oggi grazie al lavoro della Lipu sono stati realizzati molti lavori di recupero e l'Oasi Cesano Maderno ospita un Centro visite, un sentiero didattico di oltre 4 chilometri e un'area di 3 ettari con microhabitat didattici che riproducono gli ambienti tipici delle Groane.

L'Oasi Cesano Maderno è nata nel 1997 dalla collaborazione tra Lipu, Comune di Cesano Maderno e Parco delle Groane.

Habitat

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L'Oasi è caratterizzata dalla presenza di boschi degradati di Robinia, che conservano però porzioni di querceto acidofilo, betulleti e ampie radure occupate da arbusti, soprattutto Rosa canina e Biancospino. Una formazione tipica delle Groane è la brughiera, un tempo creata da pascolo e incendi, ora mantenuta con cura e dichiarata di "interesse comunitario" dall'Unione europea. Tipici della zona sono anche i cosiddetti "fossi di groana", impluvi in mezzo ai boschi, talvolta percorsi da poca acqua, spesso asciutti, ma inondati in occasione di abbondanti precipitazioni.

Gli uccelli più tipici dell'Oasi sono i Picchi (Picchio rosso maggiore, minore, verde, Torcicollo) e le altre specie di bosco (Cince, Rampichino, Picchio muratore), ma anche alcune specie di rapaci diurni, come Gheppio, Sparviere e Falco pecchiaiolo, che nelle Groane nidifica in pianura. L'Oasi ospita anche tutte e quattro le specie di rapaci notturni presenti in Pianura Padana: Allocco, Civetta, Gufo comune e Barbagianni. Gli arbusteti offrono un sito ideale per l'Averla piccola e la Sterpazzola, mentre presso i torrenti e gli stagni si possono osservare Tarabusino, Ballerina gialla, Migliarino di palude e Martin pescatore.

Uno scorcio dell'Oasi (foto: Andrea Mazza)Uno scorcio dell'Oasi (foto: Andrea Mazza)

Servizi e strutture

L'Oasi è dotata di un Centro visite, con annesso parcheggio, area picnic, servizi e magazzino, dove è possibile trovare materiale informativo e dove vengono allestite piccole esposizioni. Adiacente al Centro visite si trova un'area di 3 ettari totalmente ricreata, con microhabitat didattici, dove sono riproposti gli ambienti tipici delle Groane. Nell'Oasi si snoda un sentiero di 4 chilometri, attrezzato con pannelli didattici.

L'Oasi dispone di un ricco programma di proposte didattiche per le scuole, dalle materne alle superiori, oltre che di tantissimi Eventi natura durante l'arco dell'anno.

 

Da visitare in zona

L'Oasi è inserita nel Parco delle Groane, caratteristico e "miracoloso" esempio di area protetta metropolitana, nella quale è possibile visitare le riserve naturali di Ca' del Re, del Biulé, dei Boschi di S. Andrea e di Ceriano, della ex Polveriera. A nord delle Groane, in continuità, si trova il Parco regionale delle Brughiere.

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