Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia
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Petizioni

Petizioni (6)

Sabato, 13 Luglio 2019 11:51

Petizione STOP Bracconaggio

Scritto da

Firma la petizione contro il bracconaggio.
Fermiamo questa strage.

NO AL BRACCONGGIO L'allodola ci chiede solo di poter continuare a cantare. Firma l’appello per chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di cancellare l'allodola dalle specie cacciabili.

FIRMA LA PETIZIONE#LASCIATEMICANTARE

Le allodole rischiano di scomparire.
In Europa sono già diminuite del 50%. Ogni anno in Italia ne vengono uccise quasi 2 milioni, abbattute con cartucce più grandi di loro.

Una strage che aggrava la situazione, già drammatica, che l’allodola vive a causa di un'agricoltura intensiva e sempre più inquinata, che la sta privando degli ambienti riproduttivi e delle aree in cui svernare.

Il divieto di caccia all’allodola non può più aspettare! Per questo chiediamo al Governo un decreto che cancelli l’allodola dalla lista delle specie cacciabili previste dall’articolo 18 della legge 157/92.

Chiederemo anche alle regioni di escludere l’allodola dai calendari venatori. Infine chiederemo all’Ispra (l’autorità scientifica nazionale) di dare parere negativo per la cacciabilità della specie e alla Commissione europea di prendere a cuore il problema, intervenendo sull’Italia.

Sottoscrivi l’appello per chiedere al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di cancellare l'allodola dalle specie cacciabili. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante CONFERMA

La petizione

Al Presidente del Consiglio,
L’Italia è il Paese europeo con la più grave incidenza di atti di bracconaggio contro gli uccelli, con 5-7 milioni di uccelli selvatici uccisi illegalmente ogni anno. Il Governo Italiano ha reagito all’emergenza con il varo del Piano d’azione nazionale contro il bracconaggio nei confronti degli uccelli. Tuttavia, a due anni dall’insediamento della Cabina di Regia (21 Luglio 2017), il Piano contro il bracconaggio attende di essere messo pienamente in pratica, perché si possa passare dalla teoria ai fatti e finalmente agire in modo deciso e sistemico contro questa grave forma di illegalità.

Chiediamo
1. di prevedere un Disegno di legge del Governo che contenga: · l’inasprimento delle pene attraverso l’aggiornamento del quadro sanzionatorio come previsto dal punto 2.1.1 del Piano d’azione. La completa esclusione dell’applicazione dell’articolo 132 bis del Codice Penale (“Tenuità del fatto”) per le pene previste dall’articolo 30 della legge 157/1992; l’introduzione della previsione del ‘furto venatorio’, concetto già applicato da numerose Procure della Repubblica ma che necessita di una conferma attraverso una legge promulgata; · la previsione di una norma che applichi la responsabilità oggettiva agli istituti di caccia nei quali si verificano atti di bracconaggio, con conseguente sospensione dell’attività venatoria;
2. di risolvere la grave emergenza dovuta alla scarsissima presenza di controllo sul territorio, attraverso anzitutto il ripristino delle funzioni di vigilanza venatoria delle polizie provinciali e il rafforzamento della presenza attiva di altre forze di polizia.
Testo completo della petizione

I TUOI DATI
Domenica, 11 Novembre 2018 15:15

No Caccia

Scritto da

Firma la petizione per fermare la violenza della caccia illegale. 

FERMIAMO I CACCIATORI ILLEGALI La caccia sia vietata immediatamente e a lungo, dovunque si scopra che anche un solo animale protetto non cacciabile è stato colpito. Perché la violenza perda e la natura vinca. Salva la vita a questi animali con una firma

FIRMA LA PETIZIONEFerma la violenza ora

Rabbia, incredulità, sconforto: le specie protette continuano ad essere uccise nel periodo di caccia. Il danno alla natura è grande. Falchi, aquile, cicogne, diventano vittime di un vile colpo di fucile, di pura violenza su un animale inerme e indifeso!

È una violenza stupida e gratuita, è inaccettabile. Non possiamo più parlare di bracconaggio: non sono eventi straordinari ma un fenomeno diffuso, figlio di una caccia illegale dilagante, che non può più essere tollerata.

Firma la petizione per chiedere al Governo e al Parlamento che sia introdotto e immediatamente applicato il divieto di attività venatoria in seguito ad atti di caccia illegale. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante CONFERMA

[No form id or name provided!]

Le donazioni alla Lipu sono deducibili/detraibili!

PER LE PERSONE FISICHE Le erogazioni liberali in denaro per un importo non superiore a 30mila euro a favore della Lipu (Organizzazione di Volontariato e Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale) consentono una detrazione dell’imposta lorda pari al 35% della donazione effettuata (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 primo comma), oppure, inalternativa, sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma).

PER LE SOCIETÀ O GLI ENTI Le liberalità in denaro o in natura erogate da enti soggetti all’imposta sulle società (I.Re.S.) in favore della Lipu sono deducibili fino al 10% del reddito complessivo. La parte eccedente può essere dedotta negli esercizi successivi non oltre il quarto (rif. art. 83 D.Lgs. 117/2017 secondo comma).La detrazione/deduzione è consentita a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale.

Per usufruire delle detrazioni è necessario conservare:
- l'estratto conto per donazioni con carta di credito, assegno, bonifico o domiciliazione bancaria
- la ricevuta di versamento per donazioni con conto corrente postale.

Le quote associative non sono deducibili.

 

Lunedì, 06 Giugno 2016 21:51

Lasciatemi cantare! FERMIAMO LA CACCIA all'allodola

Scritto da

Firma la petizione per fermare la caccia all'allodola.
Fermiamo questa strage silenziosa.

NO ALLA CACCIA L'allodola ci chiede solo di poter continuare a cantare. Firma l’appello per chiedere al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di cancellare l'allodola dalle specie cacciabili.

FIRMA LA PETIZIONE#LASCIATEMICANTARE

Le allodole rischiano di scomparire.
In Europa sono già diminuite del 50%. Ogni anno in Italia ne vengono uccise quasi 2 milioni, abbattute con cartucce più grandi di loro.

Una strage che aggrava la situazione, già drammatica, che l’allodola vive a causa di un'agricoltura intensiva e sempre più inquinata, che la sta privando degli ambienti riproduttivi e delle aree in cui svernare.

Il divieto di caccia all’allodola non può più aspettare! Per questo chiediamo al Governo un decreto che cancelli l’allodola dalla lista delle specie cacciabili previste dall’articolo 18 della legge 157/92.

Chiederemo anche alle regioni di escludere l’allodola dai calendari venatori. Infine chiederemo all’Ispra (l’autorità scientifica nazionale) di dare parere negativo per la cacciabilità della specie e alla Commissione europea di prendere a cuore il problema, intervenendo sull’Italia.

Sottoscrivi l’appello per chiedere al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di cancellare l'allodola dalle specie cacciabili. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante CONFERMA

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Le donazioni alla Lipu sono deducibili/detraibili!

La Lipu è una Onlus, pertanto ogni donazione è deducibile per le persone fisiche, le imprese e le società nella misura non superiore al 10% del reddito dichiarato fino ad un massimo di € 70.000 (art. 14 DL 35/2005).
E' detraibile per le persone fisiche nella misura del 19% dell’importo fino a un massimo di € 2.065,83  (art. 15 i-bis DPR 917/86). Dall’anno 2013 la detrazione dell’imposta lorda è pari al 24% e, a decorrere dall’anno 2014, sarà pari al 26% della donazione effettuata.
E' deducibile per le imprese o società nella misura non superiore al 2% del reddito dichiarato oppure un importo massimo di € 2.065,83 del reddito d’impresa (art. 100 h DPR 917/86).
l'estratto conto per donazioni con carta di credito, assegno, bonifico o domiciliazione bancaria
la ricevuta di versamento per donazioni con conto corrente postale.

Le quote associative non sono deducibili.

 

Foto di campagna: E. Borghesan

Venerdì, 06 Febbraio 2015 18:19

Petizione Salviamo gli avvoltoi

Scritto da

Non permettere che gli avvoltoi siano avvelenati. Firma e fai firmare la petizione per vietare il Diclofenac ad uso veterinario. Salviamo il brutto anatroccolo!

Sottoscrivi l’appello della Lipu per chiedere all’Italia e all'Europa di proibire l’uso veterinario del Diclofenac che può causare la morte degli avvoltoi e di altri splendidi rapaci.

FIRMA LA PETIZIONE
#Salviamogliavvoltoi

In realtà non stiamo parlando di anatroccoli, ma di avvoltoi. Nonostante la cattiva fama, gli avvoltoi non sono né brutti né cattivi ma animali pieni di fascino e dalla grande utilità ecologica.

Il gigantesco e solitario gipeto, con i suoi nidi nella roccia. Il maestoso grifone, che ha ispirato leggende e racconti. Il “piccolo” capovaccaio, dalla livrea bianca e nera, di cui solo 9 coppie attualmente nidificano in Italia. Gli sforzi per salvare da tante minacce questi grandi eppure fragili animali, che hanno impegnato e impegnano la Lipu e hanno portato a risultati molto importanti, rischiano oggi di essere vanificati.

Il pericolo è lui, il Diclofenac. Il Diclofenac è un farmaco usato sugli esseri umani come antinfiammatorio, che è stato da poco commercializzato in Italia anche ad uso veterinario. In India è già accaduto e il risultato è stato drammatico. Il 99% della popolazione di due specie di avvoltoi è stato spazzato via. Gli avvoltoi sono quasi tutti morti. Infatti, gli avvoltoi mangiano carcasse di animali, tra cui quelle degli animali domestici morti lasciati all’aperto, in natura. E quando questi sono trattati con il Diclofenac, il prodotto viene ingerito per via indiretta dagli avvoltoi, provocandone il blocco renale e la morte, tra grandi sofferenze. E’ un problema che non riguarda solo gli avvoltoi, di cui sono rimasti pochissimi esemplari in Italia, ma anche altri grandi rapaci come l’aquila delle steppe, l’aquila imperiale, il nibbio bruno o il nibbio reale.

L’India ha riconosciuto il problema e ha bandito l’utilizzo veterinario del Diclofenac. Invece, con una decisione clamorosa, il farmaco è stato autorizzato dalla Commissione europea, ad uso veterinario, in Italia e in Spagna. Le conseguenze di questa decisione potrebbero davvero essere molto gravi per gli avvoltoi che vivono in Europa, in Spagna, in Italia. Questo farmaco è facilmente sostituibile con altri equivalenti, non dannosi per gli avvoltoi ed i grandi rapaci.

Aiutaci a salvare gli avvoltoi e gli altri grandi rapaci da questa grave minaccia. Non sono brutti anatroccoli, non sono animali sgradevoli e cattivi, ma splendidi uccelli che seguono le vie dell’aria e partecipano, con un fascino tutto speciale, a questa grande casa comune che chiamiamo natura!

Sottoscrivi l’appello per chiedere all’Italia e all'Europa di proibire l’uso veterinario del Diclofenac. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante FIRMA LA PETIZIONE.

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Aiutaci a diffondere questa importante iniziativa. Insieme possiamo davvero salvare gli avvoltoi e gli altri grandi rapaci italiani.
Invita altre persone a firmare la petizione e condividi sui social #SalviamoGliAvvoltoi

Grazie!

FOTO: capovaccaio di Andrea Ferracin, primo grifone - L.Sebastiani www.birds.it, secondo grifone - L.Sebastiani www.birds.it 6

Lunedì, 04 Novembre 2013 15:37

Grazie (Petizione)

Scritto da

Grazie per aver firmato la petizione 'no ai richiami vivi'

Ti informeremo sull'andamento della nostra campagna e sulle attività dell'Associazione.

Nel frattempo vuoi ricevere un numero di "Ali" in omaggio? Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , ti invieremo una copia della rivista del Socio Lipu, 32 pagine a colori per saperne di più sulla natura che ci impegnano a difendere.
Per maggiori informazioni 0521 1910777

Giovedì, 12 Settembre 2013 15:32

NO ai Richiami Vivi

Scritto da

Firma e fai firmare la petizione Lipu “NO ai richiami vivi”.
Contro la cattura e la detenzione di uccelli come "esche" per l'attività venatoria.

Vengono catturati e tenuti in gabbia con un unico scopo: cantare, durante la stagione venatoria, per attirare i loro simili e permettere ai cacciatori di catturarli. E così, piccoli uccelli migratori come i merli, le allodole, le cesene, i tordi, sono tenuti una vita intera al buio, in luoghi spesso freddi e umidi, con poca aria, luce e igiene, in anguste gabbie dove è impossibile volare e un movimento di troppo può causare traumi o ferite. La percezione del cambiamento di stagione e i ritmi giorno/notte sono sconvolti. Gli uccelli che sopravvivono all'atrofizzarsi degli arti e allo sconvolgimento comportamentale rischiano di non tornare a volare liberi, mai più.

 Tordo (foto F. Cagliata) Tordo (foto F. Cagliata)Oggi detenere gli uccelli come richiami vivi è permesso. Aboliamo questa pratica cruenta. Salviamo gli uccelli da una simile tortura restituendo loro la libertà!

Sottoscrivi l’appello che consegneremo al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai presidenti di Senato e Camera. Inserisci i tuoi dati e clicca sul pulsante FIRMA LA PETIZIONE.

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Aiutaci a diffondere questa importante iniziativa.
Fai firmare la petizione. Grazie!

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