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Eolico: da Alessandra Todde parole importanti sul bisogno di regole per la localizzazione degli impianti

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Lipu: la neo presidente renda la Sardegna la prima regione ad adottare la mappa di sensitività per l'avifauna elaborata da Lipu e BirdLife International. Sarebbe un esempio a livello europeo.

"Una posizione di grande saggezza sul bisogno di un sistema di regole per conciliare questione climatica e valori naturalistici. Parole quasi inedite per il nostro Paese, che sulle energie rinnovabili ha un serio bisogno di un nuovo modello. La Sardegna può fare da apripista".

Lo dichiara la Lipu all'indomani delle dichiarazioni della neo presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, alla trasmissione Otto e mezzo (La7) di Lilli Gruber.

Interpellata sulle prime iniziative che metterà in essere nella regione, Todde ha parlato di una moratoria dell'eolico "per bloccare l'invasione di pale eoliche e fotovoltaico in Sardegna" e per definire "una mappa delle aree idonee" che dica dove gli impianti si possono fare e dove vanno evitati. "Ambiente e paesaggio in Sardegna", ha aggiunto la presidente Todde, "sono beni non negoziabili".

"Le parole della neo presidente Todde - dichiara Claudio Celada, direttore Area Conservazione natura della Lipu - sono di grande rilievo perché centrano un problema ormai dilagante quale quello della deregulation sulla localizzazione degli impianti di energie rinnovabili. È una posizione quasi inedita per il nostro Paese, che non è riuscito a darsi un quadro normativo e regolamentare unico, serio ed efficace, il che ha generato solo problemi, su tutti i fronti: da un lato, speculazioni e danni a natura e paesaggio, dall'altro un freno al corretto sviluppo delle rinnovabili e persino una crescente cultura anticlimatica anche tra gli ambientalisti, come riflesso condizionato, ancorché sbagliato, della deregulation.

"Anche per dare soluzioni a questi problemi, la Lipu, con il progetto internazionale ‘Sensitivity mapping for Renewable Energy in Italy’, ha realizzato una mappatura delle aree sensibili all'avifauna per tutta Italia, su territorio sia terrestre che marino, che verrà messa a disposizione di regioni, ministeri, enti locali e stakeholders. È un lavoro minuzioso, effettuato su attente basi scientifiche, che, per quanto riguarda la tutela dell'avifauna, va esattamente nella direzione richiesta dalla presidente Todde.

"Ad Alessandra Todde - continua Claudio Celada - giunga dunque l'apprezzamento della Lipu e soprattutto l'invito a dare seguito concreto e sistemico a questo proposito, adottando la mappatura della Lipu e facendo della Sardegna la prima regione italiana che si muove in tale direzione.

"La crisi climatica è una questione spaventosa - conclude Celada - come lo è la perdita continua di biodiversità. Alla vigilia dell'attuazione del Fit for 55 e dell'apertura del nuovo delicato capitolo di eolico offshore, da Alessandra Todde e dalla Sardegna può arrivare un esempio illuminato a livello nazionale e persino europeo".


SCHEDA

Cos'è il Sensitivity mapping for Renewable Energy in Italy
E' uno studio che ha prodotto la mappatura del territorio terrestre e marino italiano, diviso in celle di 25 chilometri quadrati, per individuare le aree sensibili all'avifauna rispetto agli impianti eolici. Il progetto ha preso in esame una serie di specie di uccelli sensibili alla presenza di impianti eolici onshore (a terra) e offshore (a mare).

Obiettivo
Obiettivo primario dello studio è fornire indicazioni cruciali per lo sviluppo di impianti eolici che siano più sicuri e meno impattanti per l’avifauna.

Chi lo ha realizzato
Il "Sensitivity mapping" è stato realizzato dalla Lipu in collaborazione con BirdLIfe International, assieme ad esperti nazionali e internazionali.

Metodologia usata
Lo studio della Lipu si è avvalso di una metodologia messa a punto da BirdLife International a livello internazionale e, per quanto riguarda l’ambiente marino, anche in conformità con un lavoro di “sensitivity mapping” recentemente condotto dall’Ispra. L’analisi della distribuzione geografica delle specie considerate, resa possibile anche grazie alle decine di migliaia di dati contenuti nella piattaforma ornitho.it, unitamente alla disponibilità di dati inerenti i maggiori movimenti migratori gentilmente forniti da diversi ornitologi, ha consentito di analizzare la sensibilità del territorio italiano in ciascuna delle centinaia di celle individuate dalla metodologia.

Le specie considerate
Lo studio ha considerato 44 specie di uccelli sensibili alla presenza di impianti eolici onshore (a terra) e 26 specie di uccelli per gli impianti eolici offshore (a mare).

Le prime 10 specie più impattate dall’eolico on shore e le 10 specie per l'offshore
Onshore (in ordine di gravità): capovaccaio, gipeto, aquila di bonelli, nibbio reale, albanella minore, cicogna nera, gallina prataiola, falco di palude, aquila reale, falco cuculo
Off shore: moretta grigia, berta maggiore, mignattino comune, strolaga mezzana, strolaga minore, sterna zampenere, marangone dal ciuffo, uccello delle tempeste, gabbiano corso, gabbiano roseo

Aree protette
La mappa riporta anche le aree protette italiane, nazionali e regionali, che in gran parte rappresentano la porzione del Paese a maggiore integrità ecologica e con la necessità di piena preservazione.

A chi è rivolto
Lo studio è rivolto a regioni, ministeri, enti locali ma anche ad imprese, associazioni ambientaliste e in generale a tutti gli attori coinvolti nella materia.

Dove trovare le mappe
La mappa terrestre (onshore) del lavoro della Lipu è disponibile alla pagina

https://drive.google.com/drive/folders/1gnnkz5OfoWJqcxCSPPOu9K5HA_q0zr4Q?usp=sharing
La mappa marina (offshore) sarà disponibile a breve.
 

Mercoledì, 28 Febbraio 2024 12:15

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