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Raccolte 10.000 firme per salvare la Salamandra di Aurora

Raccolte 10.000 firme per salvare la Salamandra di Aurora
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A soli due mesi dal lancio della petizione per la rarissima salamandra d'Aurora raccolte più di 10.000 adesioni

La sopravvivenza di questa specie endemica dell'Altopiano di Asiago è messa in pericolo dall'attuale modalità degli esboschi adottata nelle zone colpite dalla tempesta Vaia. La richiesta presente nella petizione, indirizzata alle amministrazioni locali e alla Regione Veneto, è di rispettare le norme comunitarie in materia di protezione ambientale e di adottare urgentemente un cambio di gestione del patrimonio boschivo.
Esprimiamo soddisfazione per i primi risultati raggiunti dalla petizione promossa poco più di due mesi fa che ha già registrato oltre 10.000 adesioni. Questo risultato testimonia quanto la protezione della Biodiversità sia un tema sentito dalla popolazione, oltre ad essere di grande attualità, qualcosa che non può più essere ignorato. Come abbiamo appreso nel corso di questo anno drammaticamente segnato dalla pandemia, siamo connessi in maniera inscindibile alla natura e distruggere gli ecosistemi vuol dire anche mettere in pericolo la nostra stessa esistenza.  Al contrario le amministrazioni locali continuano ad avere un approccio poco lungimirante che non tiene  conto delle conseguenze della gestione adottata nelle aree colpite dalla tempesta Vaia. La situazione è senza alcun dubbio estremamente complessa, ma proprio per questo è necessario affrontarla in modo sistemico e non è possibile limitarsi a guardare solo al momento contingente. Nonostante questo, continuano a non essere coinvolti esperti con specifiche conoscenze pregresse e che più conoscono le problematiche connesse alla conservazione della salamandra, come è accaduto recentemente in un incontro tra comuni, enti e regione Veneto sul post-emergenza Vaia, un'occasione mancata per un confronto serio e costruttivo.
I lavori di esbosco non tengono conto della presenza di questo raro endemismo e sono condotti con modalità e tempi sbagliati, persino ignorando le disposizioni del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha più volte specificato che devono essere effettuate le necessarie valtuazioni di incidenza. Purtroppo tutto questo sta mettendo in grave pericolo la sopravvivenza della specie, amplificando gli effetti  disastrosi prodotti dalla tempesta a carico dell'ecosistema già duramente colpito. Ribadiamo ancora una volta l'appello a considerare la presenza di questa rarissima salamandra non un vincolo, ma una risorsa, un tassello essenziale del patrimonio comune la cui protezione è un doveroso gesto di responsabilità verso noi stessi e le future generazioni.
WWF ITALIA / GUFI Gruppo Unitario Foreste Italiane  / SOS ANFIBI / AsFaVe – Associazione Faunisti Veneti / LIPU – BirdLife Italia / CIRF – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale / SHI – Societas Herpetologica Italica

Venerdì, 25 Settembre 2020 10:41

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