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Il Progetto Berta maggiore

Il Progetto Berta maggiore Berta in volo (foto G. Rannisi)
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La Berta maggiore è una delle specie di uccelli marini presenti nei mari italiani. Dal 2008 la Lipu svolge studi per identificare le aree più importanti per la sua conservazione.

La Berta maggiore del Mediterraneo (Calonectris diomedea diomedea) è una specie pelagica, tipica del Mediterraneo, che trascorre gran parte della propria vita in mare aperto e torna sulla terraferma solo per nidificare. Questo è il motivo per cui, per lungo tempo, è stato molto difficile studiare la specie e conoscerne l’ecologia e il comportamento.

Di recente, tuttavia, lo sviluppo di nuove tecnologie ha permesso di indagare importanti aspetti di questi animali che un tempo erano difficilmente valutabili.

Dal 2008 la Lipu svolge studi di telemetria della Berta maggiore utilizzando mini GPS-logger, che applicati per un breve periodo sul dorso, permettono di registrare con elevata precisione gli spostamenti effettuati da questi uccelli durante il periodo riproduttivo: dalla colonia di nidificazione in mare aperto e di nuovo il ritorno alla colonia.

Le ricerche sono state condotte sull’isola di Linosa, che ospita una delle più grandi colonie di Berta maggiore del Mediterraneo, nell’Arcipelgo alle Tremiti, nell’Arcipelgo Toscano e nell’Arcipelago de La Maddalena, ottenendo un totale di 154 tracciati, ciascuno dei quali effettuato da un singolo individuo. Grazie a tali studi, è stato possibile individuare le aree maggiormente utilizzate dalle berte maggiori in mare aperto, un’informazione importante per una più efficace conservazione di questa specie.

La Berta maggiore costruisce il nido su isolette al largo, nelle quali nidifica in colonia su coste rocciose, scogliere, falesie, pietraie laviche (Linosa) o anche in anfratti, grotte e spaccature. Depone l'unico uovo tra metà e fine maggio, che viene covato da entrambi i sessi per 51 giorni. L'involo dei piccoli avviene tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Si nutre di pesci e crostacei. Lo sfruttamento umano delle risorse ittiche costituisce una minaccia per la specie, così come le numerose catture accidentali con reti da pesca (bycatch).

Scheda della specie
Riproduzione deposizione metà/fine maggio (un unico uovo covato da entrambi i sessi per 51 giorni); involo a fine settembre/ottobre.
Nido su isolette al largo, dove nidifica in colonia su coste rocciose, scogliere, falesie, pietraie laviche (Linosa), in anfratti, grotte e spaccature.
Alimentazione si nutre di pesci e crostacei.
Minacce sovrasfruttamento delle risorse ittiche da parte dell’uomo, cattura accidentale con reti da pesca (bycatch)
Curiosità si ipotizza che il canto lamentoso di questi uccelli abbia dato origine al mito delle sirene e del loro canto.

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