Lipu Onlus, natura, uccellie animali selvatici in Italia
Campagne e Soci

Campagne e Soci (71)

Giovedì, 11 Febbraio 2016 11:09

Ma perché gli uccelli fanno il nido?

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Ovvero tutto quello che hai sempre voluto sapere sui nidi degli uccelli e non hai mai osato chiedere

Foglie, piume, erba, muschio, ogni specie ha il suo, dallo straordinario nido del pendolino, vero capolavoro di ingegneria ed equilibrismo, ai più classici nidi di rondine: tutti i segreti sui nidi degli uccelli.

Perchè gli uccelli fanno il nido?

La maggior parte delle persone pensa che il nido non sia nient'altro che la “casa” degli uccelli. In realtà la scienza ci insegna che i nidi non sono “tane” e servono esclusivamente a dare rifugio ai piccoli. Il nido di solito viene costruito durante il periodo riproduttivo, in previsione dell'imminente cova delle uova, affinché si possano schiudere al riparo sia dalle avversità climatiche sia dai predatori.

Vincent Van Gogh "Natura morta con nidi d'uccello", 1885, Van Gogh Museum AmsterdamVincent Van Gogh "Natura morta con nidi d'uccello", 1885, Van Gogh Museum AmsterdamTranne qualche rara eccezione, gli adulti non utilizzano il nido al di fuori del periodo riproduttivo né per dormire né per ripararsi dal freddo. Potrebbe sembrare una versione un po' meno romantica dell'idea classica di “nido d'amore”, ma in realtà costruire il nido insieme è davvero il gesto più importante che un genitore può regalare ai propri piccoli, anche nel regno animale.

 

Il nido: un riparo perfetto

Foglie, piume, paglia, erba, muschio ma non solo: gli uccelli costruiscono il nido con tutto ciò che trovano in natura, anche quando si tratta di materiale dimenticato dall’uomo. Ecco perché non è difficile trovare intrecciati ai piccoli rami anche strisce di tessuto, pezzetti di carta e avanzi di involucri di plastica. E poco importa se a noi fa sorridere vedere talvolta sbucare dal nido fili di stoffa appariscente, carta d’alluminio o addirittura stralci di cronaca del quotidiano locale ancora perfettamente leggibili che fanno assomigliare il nido a una piccola edicola fantasiosa. L’unica cosa che conta davvero è che il risultato finale sia il perfetto riparo dove far nascere i piccoli.

 

Nidi dappertutto, non solo sugli alberi

Non tutti gli uccelli costruiscono il nido sui rami degli alberi. Molte specie, ad esempio, lo fanno tra gli arbusti. Altre sfruttano le fronde riparate, altre ancora sono solite costruire i loro nidi negli anfratti e nelle cavità naturali dei tronchi, come, ad esempio, lo storno e il picchio rosso maggiore. La rondine preferisce costruire il suo nido nei pressi delle abitazioni umane, all’interno di case e stalle. Il martin pescatore, invece, utilizza buchi scavati nelle pareti sabbiose, mentre specie come la pavoncella e l’allodola, prediligono fare i nidi a terra.

 

Piccoli capolavori di ingegneria

Iscriviti alla Lipu per difendere gli animali e l'ambiente. Noi siamo natura.

Iscriviti e ricevi Ali, la rivista dei Soci LipuAli è la rivista di chi ha la passione per la natura. Sfogliare, leggere “Ali” è un piacere per la mente e per gli occhi.

“Ali” è un magazine trimestrale in cui scienza e amore per la natura si incontrano. Insieme al primo numero di Ali riceverai anche 4 stampe d'autore.

IscrivitiDIFENDI LA NATURA

Mentre gli esseri umani manifestano il proprio gusto arredando casa, gli uccelli, attraverso le forme dei loro nidi ci raccontano una particolarissima storia dell'evoluzione che cambia da specie a specie in modo spesso sorprendente. Non tutti gli uccelli costruiscono il nido nella classica versione a cui siamo abituati, quella a “cestello”. Chi pensa che i nidi siano tutti uguali, probabilmente non si è mai imbattuto, ad esempio, nei cosiddetti nidi “a sacco”, più chiusi e riparati dalle intemperie: è il caso, ad esempio, del pendolino, facilmente visibile tra le fronde dei salici lungo i nostri fiumi: il nido, vero miracolo di ingegneria, ha la forma di un fiasco pendente con l’apertura rivolta verso il basso e viene costruito in modo che resti sospeso a un ramo. Quando il lavoro è terminato il maschio scava una apertura laterale che immette in un corridoio a pareti elastiche, che si richiudono dopo il suo passaggio, impedendo in tal modo l’ingresso a eventuali predatori.

 

Non tutti gli uccelli fanno il nido

Mentre esistono specie specializzate nel costruire nidi eccezionali, ne esistono altre che proprio non fanno il nido. Come il falco pellegrino, che preferisce posare le uova su rupi scoscese, difficili da raggiungere per eventuali predatori, o il pinguino imperatore, che si occupa direttamente di accudire l'uovo appoggiandolo sulle proprie zampe per tutto il periodo della cova, nel rigidissimo inverno antartico. Esistono poi specie dal comportamento parassita come il cuculo, che trae vantaggio dal nido costruito da altri uccelli senza doverne preparare uno tutto per sé.
 

I "nidi" dell'uomo: quando l'architettura si ispira alla natura

Beijing national stadium - Fotografia Peter23

Fin dalle prime capanne costruite con paglia e fango, l’uomo si è sempre ispirato alla perfezione dell’architettura dei nidi per costruire il proprio riparo. Non fanno eccezione le più moderne costruzioni dotate di ogni tecnologia: è il caso, ad esempio, delle 70 casette a cupola donate nel 2006 dalla fondazione americana Domes for the World ai sopravvissuti dello tsunami del 2004 in Indonesia. Realizzate in cemento e acciaio, queste cupole monolitiche ricordano nidi rovesciati e sono state realizzate in modo da resistere a terremoti e calamità naturali. O ancora lo Stadio nazionale di Pechino, inaugurato durante le Olimpiadi del 2008 e diventato famoso proprio con il nome di “Nido d'uccello”.

Si tratta della più grande struttura in acciaio al mondo e l’intreccio esterno ricorda da vicino la complessità di un nido, costruito con “ramoscelli” di una nuova lega di acciaio, per un peso complessivo di 110.000 tonnellate. Il suo design, oltre ad essere sbalorditivo, rende la struttura in grado di sopportare la forza distruttiva di un terremoto, resistente proprio come i nidi degli uccelli, costruiti per proteggere le uova dagli attacchi dei predatori, oltre che dall’intensità del vento, dal freddo e dalle intemperie.

 

Osservare i nidi in primavera

La primavera è una stagione straordinaria per tutti i birdwatcher, il momento perfetto per osservare gli uccelli che costruiscono il loro nido e vi si “trasferiscono” per deporre le uova. Non a caso è chiamata anche stagione degli amori. I maschi iniziano i richiami d'accoppiamento e per molte specie costruire il nido fa proprio parte del rituale di corteggiamento. Imparare a riconoscere le diverse specie dal canto, dai piumaggi colorati e dalle diverse strategie di corteggiamento, è un'esperienza davvero emozionante.

Proteggi
il loro nido

Venerdì, 26 Giugno 2015 19:03

Contatto diretto, grazie! donazioni in memoria

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Grazie di essere entrato in contatto con la grande famiglia della Lipu.

Ti risponderemo il più presto possibile. Se vuoi, puoi chiamarci al telefono, ufficio soci: 0521 1910777

Martedì, 23 Giugno 2015 11:55

Il volo del nibbio e il ricordo

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Un altro volo in tondo e ancora un altro. Il nibbio guarito sembra non volersene andare, e...

«È una domenica di giugno nella Riserva. Nello spiazzo appena fuori dal bosco ci sono le famiglie, i bambini che osservano il cielo con i binocoli, una guida che punta il dito verso l'orizzonte mentre racconta una storia di natura. In un altro angolo della Riserva si trova una ragazza, ha una maglietta rossa e la fronte imperlata di sudore. Insieme a lei un piccolo gruppo di persone.

La ragazza apre una gabbia e prende tra le mani un nibbio. All'improvviso l'uccello spicca il volo, è libero, è in aria. Io so perché mi trovo qui proprio in questo momento, ho deciso di dare un senso a questo giorno d'estate.

Francesca e Alessia nel corso di una liberazioneFrancesca e Alessia nel corso di una liberazione

Voglio ricordare una persona straordinaria che per tutta la sua vita ha amato gli animali e la natura e che oggi non c'è più. Un amico, un fratello. Voglio ricordarlo liberando nel cielo un animale ferito dai bracconieri, curato dal Centro Recupero e adesso nuovamente libero. Ho chiamato gli amici, i fratelli, i parenti, sono tutti qui adesso insieme a me e guardano il cielo, commossi, senza parole.

Adesso anche io alzo gli occhi, devo coprirli con il dorso della mano per non rimanere abbagliato. Il nibbio volteggia sopra di noi, lento e maestoso. Gira sulle nostre teste, ancora e ancora, sembra non volersene andare. Rimaniamo in silenzio ad osservarlo, trattenendo il respiro. Nella testa di ognuno di noi si accende un ricordo, una voce squillante, un'immagine, un sorriso. Il nibbio si abbassa verso di noi, un'ultima volta, poi in un secondo è solo un puntino che si allontana verso la montagna.»

Ricordare una persona con l'amore per la natura

Questo racconto è basato sulla storia vera della liberazione di un rapace organizzata per ricordare una persona che non c'è più. Anche tu puoi piantare un albero in una Riserva, puoi liberare un rapace guarito dai Centri recupero Lipu, puoi fare una libera donazione per sostenere un altro progetto.

È il modo più bello per ricordare una persona che hai nel cuore. Contattaci, ti spiegheremo come fare.
Puoi compilare il modulo qui sotto oppure parlare con noi chiamando l'ufficio soci: 0521 1910711

CONTATTA LA LIPU

 

 
 
Venerdì, 23 Maggio 2014 11:47

1978, il cielo in un garage

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Nel 1978 la Lipu si trasferisce a Parma. La nuova sede è un garage, i mezzi sono pochi, l'archivio dei Soci è ancora tutto scritto a mano, nome per nome, su semplici schede di carta, ma la passione e la voglia di fare sono tante.

Poco tempo dopo ci trasferiamo nella storica sede di vicolo San Tiburzio, nel cuore della città emiliana. Qui cominciamo a organizzarci: si forma il primo vero staff, nasce la redazione della rivista Uccelli, lavoriamo per dare forma ai nostri progetti e voce alla natura.

La Lipu sta diventando grande. La storia della Lipu è anche la storia di tutte le persone che da 50 anni lavorano ogni giorno per dare vita ai nostri progetti. I nostri archivi non sono più di carta, ma i Soci sono ancora e sempre più importanti. Entra nella storia, iscriviti alla Lipu.

Anche in questo momento c'è un animale ferito che ha bisogno di soccorso

Ogni giorno in Italia un gran numero di uccelli e altri animali selvatici (come volpi, ricci e scoiattoli) vengono feriti, avvelenati, investiti dalle auto o rimangono orfani a causa dell'uomo.
Da 50 anni la Lipu si prende cura degli animali in difficoltà soccorrendoli e offrendo loro rifugio e assistenza medica con un unico grande obiettivo: il ritorno alla natura.

 

I Centri Recupero Lipu sono veri ospedali per gli animali selvatici. Ogni anno oltre 15.000 animali vengono curati nei nostri Centri presenti su tutto il territorio italiano. Ma queste strutture hanno continuo bisogno di medicinali, attrezzature mediche e beni di prima necessità.
Diventando Socio Lipu sosterrai il lavoro dei nostri Centri, ma non solo: ci aiuterai a combattere i danni della caccia e del bracconaggio, a sensibilizzare le persone verso la tutela del loro habitat e a garantire un futuro più sicuro e sereno per tutti.

Iscriviti alla Lipu compilando il modulo qui sotto. Darai un aiuto concreto alla tutela della fauna e dell'ambiente del nostro Paese.

Guarda il volo degli uccelli, sono loro la nostra speranza di un mondo migliore.

 

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Modalità di iscrizione

  • direttamente online, con carta di credito.
  • con bonifico bancario sul c/c intestato a Lipu Onlus: IBAN IT06R0306909606100000101658
  • con versamento sul c/c postale numero 10299436 intestato a Lipu Onlus.
  • recandoti nella Sezione, Oasi, Centro o Ufficio Lipu più vicino.
  • tramite assegno bancario non trasferibile intestato a Lipu Onlus.

Ti servono informazioni? Parla con noi

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  • telefono: 0521 1910777

 

Ogni giorno il nostro patrimonio ambientale è minacciato dal consumo di suolo

L'industria e l'edilizia rubano ogni giorno metri preziosi di aree verdi e terreni fertili al nostro territorio, con un impatto devastante sull'agricoltura, sul patrimonio paesaggistico e sulla biodiversità.
Da 50 anni la Lipu lotta per salvare angoli di natura incontaminata dalla cementificazione e preservare l'habitat della nostra fauna. Oggi le Oasi e le Riserve Lipu presenti sul territorio ospitano più di 5.000 specie animali e vegetali, un vero patrimonio naturale che si estende per migliaia di ettari.

 

Le Oasi Lipu sono fondamentali per la salvaguardia di molte specie a rischio, come il falco della regina. Oasi e Riserve sono solo una delle tante vitali attività in difesa dell'ambiente che la Lipu porta avanti anche grazie al contributo dei suoi sostenitori.
Diventa Socio Lipu. Insieme a noi contribuirai a soccorrere e curare animali feriti, a combattere contro il bracconaggio e i danni della caccia, a sensibilizzare i media e le persone verso le tematiche ambientali e a progettare un futuro più verde.

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I nostri piccoli si meritano un futuro più sereno, più bello, più verde.

Conoscere e vivere la natura fin dall'infanzia è indispensabile per comprenderne l'inestimabile valore. Le nuove generazioni sono la chiave per fronteggiare la crisi ecologica.
Da 50 anni la Lipu si impegna a educare bambini e ragazzi al rispetto per l'ambiente. I nostri programmi di educazione ambientale, come Lipu Kids e Lipu Young, coinvolgono insegnanti, famiglie e ragazzi in attività partecipative a diretto contatto con gli animali e la natura..

 

L'educazione ambientale è una delle missioni della Lipu per costruire un futuro più verde e sostenibile. Ma le nostre sfide sono tante e nessuna può aspettare. Aiutaci a difendere la natura italiana diventando Socio Lipu.
Insieme a noi contribuirai a tutelare gli habitat e le specie a rischio, a combattere contro i danni di caccia e bracconaggio, a soccorrere e curare animali feriti e a costruire un futuro più verde.

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Mercoledì, 20 Maggio 2015 10:33

Iscriviti alla Lipu contro il bracconaggio

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Il bracconaggio è crudele.
È contro la legge e contro la natura

Ogni anno in Italia i fucili e le trappole dei bracconieri mettono a rischio la vita di migliaia di animali selvatici, molti dei quali specie protette o in via d'estinzione.
Da 50 anni la Lipu combatte il bracconaggio lavorando al fianco delle forze dell'ordine e nei nostri speciali campi antibracconaggio, in prima linea nelle zone più a rischio.

Quella contro il bracconaggio è una battaglia di giustizia e impegno concreto dalla parte della natura, ma ci sono anche altre sfide che ci attendono. Per difendere davvero la natura italiana e gli animali selvatici puoi iscriverti alla Lipu
Diventa Socio Lipu. Contribuirai ad educare i più giovani al rispetto dell'ambiente, tutelare gli habitat e curare gli animali feriti, sensibilizzare i media e le persone, immaginare un futuro più verde e più tranquillo per tutti,

diventare Socio Lipu è il gesto più importante che puoi fare per proteggere davvero gli animali e l'ambiente italiano.

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Lunedì, 18 Maggio 2015 03:48

Iscriviti alla Lipu contro la caccia

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Bracconaggio e caccia selvaggia: una situazione inaccettabile su cui dobbiamo agire insieme

Ogni anno in Italia la caccia mette a rischio la sopravvivenza di migliaia uccelli e altri animali selvatici, provocando gravi danni all'ambiente e spesso anche alle persone.

Da 50 anni la Lipu si batte contro la caccia selvaggia e il bracconaggio, con l'aiuto dei Soci e dei sostenitori ha raggiunto risultati importantissimi, tra cui la cancellazione della caccia in deroga ai piccoli uccelli migratori, il divieto di cattura dei richiami vivi, la riduzione della stagione venatoria, il divieto di caccia a varie specie tra cui il moriglione e la pavoncella (ottenuto poche settimane fa). Quella contro la caccia selvaggia è una battaglia civile importante che per proseguire ha bisogno dell'impegno di tante persone. Per fare sentire la tua voce e difendere la natura italiana puoi iscriverti alla Lipu.

Diventare Socio Lipu è il gesto più importante che puoi fare per proteggere gli animali e combattere la caccia selvaggia, abbiamo un progetto preciso:

✔ Presentare alla Commissione europea una maxi denuncia contro le regioni italiane per la grave situazione della caccia in Italia
✔ Vietare la caccia agli uccelli durante il viaggio verso i luoghi di riproduzione
✔ Sviluppare varie azioni di rafforzamento dell’antibracconaggio
✔ Curare gli uccelli feriti nei nostri centri

Combatti la caccia selvaggia, iscriviti alla Lipu compilando il modulo qui sotto.

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In alternativa, puoi iscriverti anche così

  • direttamente online, con carta di credito.
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Giovedì, 07 Maggio 2015 22:37

Oasi e Riserve Lipu

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Piccoli gioielli di biodiversità per proteggere il nostro patrimonio ambientale

L'industria e l'edilizia rubano ogni giorno metri preziosi di aree verdi e terreni fertili al nostro territorio, con un impatto devastante sull'agricoltura, sul patrimonio paesaggistico e sulla biodiversità.

Da 50 anni la Lipu lotta per salvare angoli di natura incontaminata dalla cementificazione e preservare l'habitat della nostra fauna. Oggi le Oasi e le Riserve Lipu presenti sul territorio ospitano più di 5.000 specie animali e vegetali, un vero patrimonio naturale che si estende per migliaia di ettari.

Oasi Lipu Palude BrabbiaOasi Lipu Palude BrabbiaLe Oasi Lipu sono fondamentali per la salvaguardia di specie di notevole importanza dal punto di vista della conservazione, perché minacciate di estinzione o presenti solo in pochissime aree. Le Oasi sono anche un luogo di riproduzione per alcune specie "simbolo"come la Cicogna bianca, il Capovaccaio, il Falco della regina e varie specie di anatre.

Un vero patrimonio di uccelli e fiori, rettili e pesci, alberi e mammiferi, insetti, anfibi e funghi, inseriti in un'ampia varietà di paesaggi ed ecosistemi; un piccolo, ma concreto ed efficace contributo alla tutela della biodiversità del nostro Paese. Ecco cosa sono le Oasi e le Riserve Lipu.

Con una donazione puoi contribuire a lavori di manutenzione quotidiana come ridipingere un capanno, aggiustare un camminamento in legno, ripulire un sentiero, piccoli gesti che permettono alle Oasi di sopravvivere consentendo alle persone di ritrovare il contatto con la natura.

Fai un bel gesto per le nostre Oasi e Riserve. Dona utilizzando il form qui sotto.

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Il pensiero di Danilo Mainardi

Danilo Mainardi, Presidente onorario della Lipu, all'Oasi di Torrile (foto: Archivio Lipu)Danilo Mainardi, Presidente onorario della Lipu, all'Oasi di Torrile (foto: Archivio Lipu)

“Immaginate un posto dove la natura è protetta, anzi di più, dove è padrona di dare la vita ai suoi processi vitali e di evolversi con la minima interferenza dell'Uomo. E immaginate questo posto pieno di piante e di fiori selvatici che crescono liberamente, di acque ancora limpide dove si possono osservare piccoli animali ormai sempre più rari, come i grigi gamberi di acqua dolce o i guizzanti temoli, e poi gli uccelli, centinaia di uccelli che vanno e vengono, costruiscono il loro nido, allevano i piccoli con la sola preoccupazione di sfamarli e di difenderli dai predatori naturali, anch'essi presenti in assoluta libertà. A un posto così non si poteva che dare un solo nome: "oasi"

Un nome che certo non abbiamo inventato noi e che forse ricorda un po' troppo l'assedio che la natura spesso deve subire. Ma anche un nome appropriato che offre subito l'idea di cosa il visitatore possa aspettarsi, in questi luoghi. E così, quando nel 1979 un gruppo di appassionati (in realtà ci definivano in un altro modo) si mise in testa di creare la prima oasi della Lipu in una bella zona umida del Cuneese, a Crava Morozzo, non immaginava certo che avrebbe innescato un incredibile meccanismo in grado di creare una vera e propria collana di "perle di natura", che ad oggi ammonta a quasi 30, tante sono le oasi ed i centri gestiti dalla nostra Associazione. Una "collana" o meglio una "rete" di aree protette che rappresenta uno dei risultati più tangibili della Lipu, chiamata ormai a gestire direttamente, spesso dalle pubbliche amministrazioni, migliaia di ettari di natura italiana.

Oggi, terminata la fase pionieristica nella quale si interveniva soprattutto sulla base delle opportunità che capitavano di volta in volta, la Lipu ha iniziato a muoversi sulla base di strategie mirate. Per questo cerchiamo di attivare nuove oasi in zone strategiche per la presenza di habitat o di uccelli (come nelle ormai famose IBA) oppure in siti che possono diventare ottimi esempi di tutela e gestione da "esportare" in zone analoghe. Insomma, le opportunità stanno diventando sempre più priorità, l'offerta di fruizione che la Lipu è in grado di offrire al suo pubblico di appassionati si è ampliata, ma si è anche esteso l'impegno per dare sempre più un risposta qualitativa di buona gestione di questi luoghi, per i quali i finanziamenti rimangono piuttosto scarsi ancora in molte situazioni.”

Danilo Mainardi (1933-2017),
Presidente Onorario Lipu

 
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